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LE COMETE, gli astri spettacolari. by Andreotti Roberto - INSA.

29 dicembre 2024

LA GRANDE COMETA VISCARA del 1901. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 29/12/2024

LA GRANDE COMETA 
del 1901
C/1901 G1 (VISCARA)

La Grande Cometa del 1901, a volte nota come Cometa Viscara , formalmente designata C/1901 G1 (e nella nomenclatura più antica 1901 I e 1901a ), era una cometa che divenne luminosa nella primavera del 1901. Visibile esclusivamente (o quasi esclusivamente) dal sud del mondo.
Per la sua straordinaria luminosità è annoverata tra le " Grandi Comete ".

Scoperta:
All'alba del 12 aprile 1901 ci fu una scoperta ad occhio nudo della cometa da parte del signor Viscara, il gestore di un'estancia nel Departamento de Paysandú, in Uruguay.


Osservazioni:
Prima dell'alba del 23 aprile la cometa è stata osservata a Queenstown da A. Hill, in Sud Africa e il 24 aprile da David Gill e Robert Innes al Royal Observatory, al Capo di Buona Speranza ; la coda era quindi lunga circa 10°. Il 24 aprile la cometa è stata osservata anche da Mr. Tattersall a Cape Leeuwin in Western Australia, mentre all'Osservatorio di Sydney il 25 aprile, H.C. Russell ha trovato la coda lunga circa 2°. Il giorno del passaggio al perielio, la testa della cometa fu segnalata come di colore giallo intenso, con una coda di 10 gradi. 


Quando la luminosità della cometa raggiunse il massimo il 5 maggio, la coda si era aperta a ventaglio con una debole coda di plasma lunga circa 45° e una coda di polvere ricurva lunga circa 15°. 
Il 5 maggio la luminosità della cometa ha raggiunto la magnitudine 1 o forse più brillante. 
Secondo alcuni osservatori (del nucleo osservato telescopicamente dopo l'alba) la luminosità potrebbe aver raggiunto la magnitudine -1,5. 
Dalle osservazioni ad occhio nudo del 5 maggio c'erano almeno due segnalazioni di ondulazioni simili ad aurore nella coda. I boeri, che all'epoca combattevano gli inglesi in Sud Africa, videro ampiamente la cometa e la considerarono una sorta di presagio. 
La cometa è stata prontamente visibile ad occhio nudo fino al 23 maggio circa e visibile al telescopio fino a ottobre.

Nella sezione delle sue Memorie astronomiche intitolata 1901 , John Tebbutt scrisse:
'' ... Durante le ore buie era un oggetto sorprendente e bellissimo. Oltre alla coda principale o chiara, una secondaria e molto più lunga ma più debole formava con essa un angolo verso sud di circa 35 o 40 gradi. Complessivamente la cometa è stata osservata a Windsor in trentadue sere. 
È stato visto solo nell'emisfero meridionale e gli unici altri osservatori che hanno preso parte al lavoro sono stati il ​​Royal Observatory, Città del Capo, l'Osservatorio nazionale argentino, Cordoba e l'Osservatorio governativo a Perth, in Australia. Secondo l'orbita definitiva calcolata dal Sig. Merfield, che ha anche contribuito con alcune osservazioni, la cometa è arrivata nel perielio il 24 aprile a una distanza di 23 milioni di miglia dal sole. Al momento della prima osservazione di Windsor, il 3 maggio, la cometa era distante 79 milioni di miglia da noi, ma entro il 13 giugno, quando la mia ultima osservazione fu ottenuta, si era ritirata a una distanza di 193 milioni di miglia. L'orbita è sensibilmente parabolica. ... ''.

La relazione originale in tedesco di Lorenzo Kropp ).

Orbita:
Utilizzando 160 osservazioni in 43 giorni, Charles J. Merfield (1866-1931) poté calcolare solo un'orbita parabolica, inclinata di circa 131° rispetto all'eclittica. 
La cometa ha quindi viaggiato su un'orbita retrograda rispetto alle orbite planetarie. La cometa il 10 aprile era a circa 0,56 UA da Venere e il 21 aprile a circa 0,19 UA da Mercurio . 
Il 24 aprile la cometa ha raggiunto il perielio a circa 0,245 UA dal Sole, passandolo ad una velocità di circa 85,1 km/s.
Il 30 aprile la cometa ha effettuato il suo passaggio più vicino al pianeta Terra a circa 0,83 UA.

Diagramma dell'orbita - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


15 dicembre 2024

LA COMETA C/2023 A3 (TSUCHINSHAN-ATLAS) del 2024. by Schemmari, Sartirano, Donati, Andreotti, Ligustri.

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Aggiornato il 10/12/2024

LA COMETA del 2024
C/2023 A3 (TSUCHINSHAN-ATLAS)

La C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), è una cometa proveniente dalla Nube di Oort, che ha raggiunto la visibilità ad occhio nudo nell'autunno del 2024.

Relazione ed osservazioni di Valter Schemmari:
Nella mia quasi veneranda età di anziano astrofilo ho avuto il piacere di osservare e riprendere fotografie a diverse decine di comete, e questa volta si tratta della C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), cometa che è stata scoperta nel 2023 dal telescopio sudafricano del progetto ATLAS e dall’Osservatorio Tsuchinshan in Cina, da cui prende il nome. 
Dopo aver superato il suo punto di massimo avvicinamento al Sole (perielio) lo scorso 27 settembre, si è trovata alla minima distanza dalla nostra Terra (perigeo) il 12 ottobre 2024, quando la cometa si trovava alla minima distanza dalla Terra (circa 70 milioni di km, un po’ meno di mezza UA) e aveva una magnitudine apparente di circa +0,1, quindi ben visibile ad occhio nudo.


la C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è un oggetto con un’orbita iperbolica, proveniente dalla Nube di Oort al suo primo passaggio nel Sistema Solare. È composta principalmente di polvere e ghiacci, che a causa dell’azione del calore del Sole sublimano formando una chioma brillante e, in condizioni ideali, una coda ben visibile. Questa caratteristica l’ha resa particolarmente spettacolare per alcuni mesi all’alba, ed a settembre, ottobre ed inizi novembre alla sera, alla nostra latitudine.
Il 16 ottobre alle 19:35 locali la cometa era a quasi 17° di altezza, mentre il Sole si trovava a 12° sotto
l’orizzonte, e quindi il cielo era abbastanza scuro per poterla scorgere senza difficoltà. Il 20 ottobre, circa alla stessa ora, la cometa C/2023 A3 era a 26° di altezza e con il passare dei giorni era sempre più alta, quindi visibile più a lungo). Il limite della visibilità a occhio nudo fu raggiunto verso il 27 ottobre. Le sere successive non era più visibile ad occhio nudo, e difficilmente anche con un binocolo, ma personalmente, avendo avuto sempre pioggia e nuvole fino al 22 ottobre, decisi che fosse la serata in cui recarmi in altura, ove si potesse vedere la zona di cielo ad ovest. Provai a spostarmi al villaggio
Montelago, sopra il comune di Bee, a 900 metri sul livello del mare, dal quale pensavo di poter osservare la plaga di cielo in cui era previsto il transito celeste della cometa. Mi ero portato la fida reflex digitale Canon Eos 650D assieme ad alcuni obiettivi, oltre ad un treppiede fotografico ed una seggiola, sulla quale mi sedetti in un punto strategico, e preparai l’attrezzatura per la ripresa fotografica. Purtroppo tutta la zona di cielo interessata, era nuvolosa, lasciando, a tratti molto brevi, piccole parti di cielo libere da nubi, ma comunque provai a scattare numerose fotografie con alta sensibilità ed obiettivo grandangolare 29/2,8, e dopo molti scatti effettuati, visto che il cielo si era ancora più incupito, smontai tutto e tornai a casa. Il giorno dopo, nonostante la sfiducia nelle riprese fatte la sera precedente, volli provare a collegare la reflex al mio grosso televisore, osservando foto dopo foto, molto ingrandite, tutte le immagini scattate, e mi accorsi che la cometa appariva in mezzo alle nubi ed alla foschia, ma ben visibile in 21 fotogrammi. Fu la prima volta e serata in cui ebbi il piacere di aver registrato uno dei più affascinanti fenomeni celesti, una cometa con nucleo e coda molto lunga, che da alcuni anni non avevo più potuto contemplare.
Da allora ho dovuto attendere cieli sereni fino al 29 ottobre, perché per un’altra settimana il cielo era
ancora sempre nuvoloso e con piogge. Quella sera effettuai riprese fotografiche con obiettivi 29/2,8 e 50/1,4. ed ottenni numerose immagini dove appariva la cometa sopra l’orizzonte.
Sembra quasi magico sapere che la cometa stava transitando prospetticamente nella costellazione di
Ofiuco, che mitologicamente per i greci rappresentava Asclepio, il dio della medicina, e come immagine era visto come un uomo avvolto in un grosso e lungo Serpente, e che costituisce l’omonima costellazione, con la quale condivide la stessa plaga di cielo.

I giorni successivi pubblicai su Facebook in numerosi gruppi astronomici, ottenendo moltissime
visualizzazioni e like da persone di tutto il mondo, confrontandomi con riprese effettuate alla cometa da altri astrofili. Inevitabilmente tornai nello stesso sito in altura nelle sere del 31 ottobre, 1° e 2 novembre con obiettivi 29/2,8 + 50/1,4 + 85/2 + 135/3,5 + 200/3,5, ottenendo immagini ogni volta con ingrandimenti diversi.

( Cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) 01-11-2024 / 19h59’38” Canon Eos 650D + Ob 200/3,5 – ISO 6400 – t= 4 sec - Valter Schemmari ).

Ogni sera fu inebriante, sia per rintracciare la cometa, che per poi godere il giorno successivo della vista sul televisore di quel meraviglioso fenomeno celeste.
Purtroppo ogni giorno seguente la cometa perdeva luminosità, allontanandosi sempre più dalla Terra, per cui decisi di tornare la sera del 5 novembre, approfittando di cielo ancora sereno, per terminare il percorso fotografico che avevo iniziato il 22 ottobre. Scattai per la sesta ed ultima sera così ancora numerose fotografie solo con l’obiettivo da 50mm/f1,4, perché era il più luminoso, e poteva offrire le ultime immagini come ricordo delle quasi mistiche immagini, non potendo poi dimenticare in futuro la magica impressione donatami dal transito celeste della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS).
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Osservazioni di Rolando Ligustri:
Il 15 aprile 2023, dopo che era stato lanciato un "allarme" coda sulla cometa C/2023 A3, subito, per cercare di confermare, ho cercato un telescopio in remoto libero, ne ho trovato uno nello Utah e ho lanciato delle esposizioni. Quello che allego è la misura di astrometrica, come potete vedere al momento è ancora una cometa "spoglia" (vedi sotto), ma dobbiamo avere fiducia, ho usato un DK 450/1940 e CCD FLI16803e L=5x180sec. [CCI-2023G03] .


(Spettacolare fotografia di Rolando Ligustri, ripresa nell'autunno 2024 (27 ottobre), dopo circa un mese dal passaggio al perielio, del solito periodo anche la foto di copertina (28 ottobre), dove si nota bene anche l'anti-coda).

( Ligustri - Cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), 22 novembre 2024 dall'Italia, NW 250/1140 CCD ASI2600MM L=20x60sec RGB field 45'x45' ).
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Osservazioni di Ambrogio Sartirano:
Personalmente la potrei definire come la super cometa tra le nuvole…
Un bellissimo spettacolo che non ha sicuramente disatteso le aspettative, ma che purtroppo dal mio luogo osservativo (Carmagnola, in Piemonte - 45°N 8°E) è risultato essere un’impresa ardua per via del meteo avverso.
Già la prima ripresa avvenuta il 10/05/24 mi fu possibile solo dopo vari giorni di maltempo. In quel momento la cometa aveva una magnitudine pari a +10,2 ed era già apprezzabile una discreta coda. 
A questa osservazione ne seguivano una seconda il 01/06 ed una terza il 16/06 senza cambiamenti apprezzabili. Dopo questa pausa felice iniziò un lungo periodo di maltempo che mi impedì di poterla osservare nuovamente .
Ritentai di osservarla alla fine di un’estate piovosa nella sua breve apparizione tra le luci dell’alba, a fine Settembre, ma l’impresa non mi riuscì a causa della bassa altezza sull’orizzonte e della luce ormai forte del giorno che stava per iniziare.
Rimandai quindi l’appuntamento alla visibilità nel cielo serale.
Purtroppo, mentre nell’Italia del Sud gli astrofili poterono ammirarla già a partire dal 13 Ottobre, qui in Piemonte il meteo non permise nessuna osservazione. Alcuni amici astrofili piemontesi definirono questa situazione “meteoincubo”…
Finalmente il 22/10 anche dal Piemonte fu possibile osservarla e lo spettacolo che mi si presentò fu sicuramente indimenticabile e fantasmagorico. Una lunga ed imponente coda originava dal luminoso falso nucleo a magnitudine +4.6…
Altrettanto fantasmagorico fu lo spettacolo di questa cometa ripresa tra le nuvole tre giorni dopo…
Fortunatamente il tempo si mise al bello e potei osservare l’ultima fase autunnale di questo indimenticabile spettacolo, con la cometa che pur indebolendosi in termini di magnitudine col passare dei giorni continuava a manifestare una meravigliosa coda.
Peccato per il maltempo che l’ha accompagnata nel momento di massimo splendore.
Sicuramente la ricorderò come uno spettacolo eccezionale, ma per me rimarrà la super cometa tra le nuvole.

( Dopo vari giorni di maltempo, finalmente anche dal Piemonte, questa cometa appare in tutto il suo splendore. Al momento possiede ancora una bassa magnitudine di +10.2 che è destinata ad aumentare tantissimo, fino ad arrivare in prossimità del perielio, quando sarà visibile ad occhio nudo ). [CCI-2024J02] .



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Osservazioni scientifiche riassunte da Andreotti Roberto:
 - Tassi di produzione di gas molecolare sulla C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS):
Sono stati ottenuti gli spettri ottici della C/2023 A3 (Tsuchinshan - ATLAS) il 31 maggio 2024 alle ore 16.834 UT utilizzando lo strumento Hanle Faint Object Spectrograph and Camera (HFOSC) montato sull'Himalayan Chandra Telescope da 2m (Hanle, India). Abbiamo utilizzato Grism 7, che copre la lunghezza d'onda effettiva di (3800 ‐ 6840 Å). La C/2023 A3 si trovava a 2,33 UA dal Sole al momento delle osservazioni. Lo spettro è stato estratto per un'apertura rettangolare di 15 × 1,92 secondi d'arco, che rappresenta circa 20000 km × 2483 km sulla chioma della cometa. Abbiamo rilevato una forte caratteristica CN, mentre per le altre molecole, come C2, C3 e NH2, abbiamo potuto ricavare solo il limite superiore del tasso di produzione.
La C/2023 A3 sembra essere impoverita di carbonio.


 - Osservazioni spettroscopiche della cometa C/2023 A3:
Dal 22 al 26 ottobre 2024, sono state effettuate osservazioni spettroscopiche della cometa C/2023 A3, con lo spettrografo Échelle FLECHAS, dell'Osservatorio universitario di Jena.
Nell'intervallo di lunghezza d'onda tra 5000 e 7000 Å abbiamo rilevato diverse linee di emissione negli spettri di C/2023 A3, con quelle di Na, [OI], NH2 e C2 che sono le più evidenti. A causa della velocità della cometa rispetto al sito di osservazione, le linee di emissione sono spostate verso il rosso (di circa 54 e 58 km/s rispettivamente per il 22 e il 26 ottobre 2024), il che concorda bene con la RV prevista della cometa in base alla sua attuale soluzione orbitale. Mentre le linee di emissione di [OI], NH2 e C2 rimangono stabili al livello 3σ, la larghezza equivalente delle linee Na diminuisce significativamente di circa 2/3 durante il periodo di osservazione. Oltre alle linee di emissione, gli spettri di C/2023 A3 mostrano anche linee di assorbimento dovute alla riflessione della luce solare da parte delle particelle di polvere nella chioma della cometa.


Osservazioni spettrografiche di conferma:
Il 3 novembre 2024, gli spettri di C/2023 A3 sono stati acquisiti con lo strumento nella sua modalità di binning 2x2 (potere di risoluzione di R~7400) con un tempo di integrazione totale di 2 ore. Per la calibrazione, sono stati acquisiti spettri flatfield e lampada ad arco prima di osservare la cometa. La fibra dello spettrografo, che ha un diametro di 3,9 secondi d'arco nel cielo, è stata guidata sul centro della chioma della cometa per correggere l'elevato moto proprio della stessa. 
Durante le osservazioni la cometa si trovava a una distanza eliocentrica di circa 0,98 UA. 
Le linee di emissione di [OI], NH 2 e C 2 sono state tutte rilevate di nuovo nello spettro di C/2023 A3, mentre non è stata trovata alcuna emissione di Na. 
Nello spettro erano presenti solo le linee di assorbimento di Na, che hanno origine dalla luce solare riflessa dalle particelle di polvere nella chioma della cometa.

Parametri orbitali redatti da Giovanni Donati:
La cometa ha un'orbita retrograda, con un'inclinazione di circa 139°. La cometa ha avuto il suo perielio il 27 settembre 2024, a una distanza di 0,391 UA, e potrebbe anche non ritornare mai più nei pressi del Sole, dato che risultano leggermente iperboliche pure le orbite baricentriche precedente e futura di quando la cometa è lontana dalla zona dei pianeti.

DATI da Syuichi Nakano, nota NK 5318:

Epoca = 2024 Ottobre 17.0 TT T(per)= 2024 Settembre 27.74138 +/- 0.00003 (m.e.) TT Peri. = 308.49303 +/- 0.00004 Nodo = 21.55936 +/- 0.00001 (2000.0) Incl. = 139.11067 +/- 0.00002 q = 0.3914171 +/- 0.0000004 UA e = 1.0000938 +/- 0.0000003 1/a = -0.0002397 +/- 0.0000008 1/UA originale = -0.000009 (Q= 9) futuro = -0.000051

da 5124 osservazioni dal 2022 Aprile 9 al 2024 Ottobre 2. il residuo medio è di +/- 0.44".


( Diagramma orbitale - JPL ).
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A cura di Valter Schemmari & Ambrogio Sartirano.
Compilato e redatto da Andreotti Roberto e Giovanni Donati.
Foto di copertina e altre osservazioni di Rolando Ligustri.


17 novembre 2024

LA GRANDE COMETA di APIAN del 1532. by Andreotti & Donati - INSA.

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Aggiornato il 17/11/2024

LA GRANDE COMETA 
del 1532

La C/1532 R1 era una cometa che poteva essere vista ad occhio nudo nel 1532 . 
Per la sua straordinaria luminosità e spettacolarità, è annoverata tra le " Grandi Comete ".


Osservazioni:
Due testi cinesi riportano che questa cometa fu vista per la prima volta la mattina del 2 settembre 1532 (ora locale) con una coda lunga 1° . La cometa rimase nel cielo mattutino per il resto della sua apparizione. La cometa è stata vista per la prima volta in Corea due settimane dopo, il 13 settembre, e in Giappone il giorno dopo. Intorno al 1° ottobre, i coreani riportano una lunghezza della coda di 10° e un colore bianco.

( Rilevazioni di P. Apian ).

Gli osservatori europei hanno registrato le posizioni esatte della cometa in modo da poter derivare elementi orbitali molto precisi . Il matematico e astronomo Peter Apian ha raffigurato le posizioni della cometa e la direzione della coda in una xilografia ; ha potuto osservarla dal 25 settembre al 20 novembre a Lipsia e Dresda . Informazioni dettagliate sulle osservazioni dal 22 settembre al 3 dicembre arrivano anche da Girolamo Fracastoro nel veronese , ma le sue informazioni non si adattano bene a quelle di Apian. Un altro astronomo dell'epoca, Johannes Vögelin da Vienna ha cercato di determinare la distanza della cometa tramite la sua parallasse . 
Anche Paracelso osservò la cometa e descrisse la sua coda come una frusta o una scopa.

Le ultime osservazioni della cometa sono state effettuate nella seconda metà di dicembre.
La cometa ha raggiunto una magnitudine di -1 magnitudine il 13 ottobre .

Orbita:
Per la cometa, a causa delle poche osservazioni fatte, è stato possibile determinare solo un'orbita parabolica con precisione limitata , risulta che è inclinata di circa 33° rispetto all'eclittica . 
Nel punto dell'orbita più vicino al sole ( perielio ), che fu passato dalla cometa il 18 ottobre 1532, si trovava a circa 77,7 milioni di km dal sole tra le orbite di Mercurio e Venere .
Periodo:  28 ottobre 1532 
JD 2.280.912.332)
Tipo di orbitaparabolica
Eccentricità
orbitale
1.0
Distanza del
Perielio
0,519 UA
Inclinazione del piano dell'orbita32,6°
Data del
Perielio
18 ottobre 1532
Velocità orbitale 
nel perielio
78 km / s
Entro il 21 settembre, si era avvicinata alla Terra a circa 0,67 UA / 100 milioni di km. Intorno al 2 ottobre ha superato Venere a circa 89 milioni di km e due mesi dopo il suo perielio ha superato Marte a una distanza di circa 104 milioni di km il 25 dicembre .
Nell'agosto / settembre 1533 ci fu un passaggio relativamente vicino (1,6 UA) di Giove .

Ipotizziamo che la cometa possa ritornare nel sistema solare interno entro la fine del XXI secolo e si ritiene che sia il corpo principale da cui si è staccato un frammento che poi ha formato la cometa 153P/Ikeya-Zhang passata anche nel 1661, nel 1273 e nel 877 (vedi comma qui sotto).

Grafico dell'orbita - JPL )

Ipotesi associative con altre comete:
La cometa C / 1532 R1 fu associata alla cometa C / 1661 C1 da Edmond Halley e quindi la cometa sarebbe dovuta ricomparire intorno al 1788 o 1789, ma ciò non accadde. 
Quando la cometa 153P / Ikeya-Zhang è apparsa nel 2002 , la possibilità che potesse essere un ritorno della cometa dal 1532 è stata discussa dopo le determinazioni iniziali dei suoi elementi orbitali. Tuttavia, dopo aver determinato elementi orbitali più precisi, il collegamento diretto con C / 1532 R1 si è rivelato insostenibile.
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A cura di Andreotti & Donati.


07 novembre 2024

LA PRIMA GRANDE COMETA del 1957, C/1956 R1 (AREND-ROLAND). by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 08/11/2024

LA PRIMA GRANDE COMETA 
del 1957
C/1956 R1 (AREND-ROLAND)

Introduzione:
La cometa Arend-Roland (designata C/1956 R1 - 1956h - 1957 III), è stata una cometa visibile ad occhio nudo nel corso dell'anno 1957, essa non tornerà più nel sistema solare, in quanto si trova su una traiettoria iperbolica di espulsione.
L'abbiamo annoverata tra le ''Grandi Comete'' per la sua luminosità e per l'estensione della sua coda.


Scoperta:
Sylvain Arend e Georges Roland (Royal Observatory, Uccle, Belgio) hanno scoperto questa cometa durante un'esposizione di 50 minuti di rilevamento di pianeti minori ottenuta con il doppio astrografo da 40 cm f / 5 il 1956 novembre 8.93. Arend e Roland hanno stimato la magnitudine come 10 e hanno detto che la cometa era diffusa, con una condensazione centrale. La cometa è stata trovata anche su un'esposizione di 61 minuti e 30 secondi ottenuta con lo stesso telescopio l'8,94 novembre. 
Il movimento giornaliero è stato dato come -2m 18s in AR e -0° 18' in DEC. 
Queste immagini non sono state trovate fino a oltre una settimana dopo che le fotografie erano state esposte e non è stato possibile ottenere la conferma fino al 20.83 novembre, quando Arend ha ottenuto un'esposizione di 10 minuti con il doppio astrografo. Arend ha stimato la magnitudo come 12,0.
In seguito, S. Kaho (Osservatorio di Tokyo, stazione Konko) ha trovato un'immagine precedente alla scoperta della cometa su una lastra che aveva esposto per le stelle variabili il 7 novembre.
In Belgio, il 28 maggio 1966, fu emesso un francobollo speciale da 6 franchi per celebrare il decimo anniversario della scoperta della cometa.

Osservazioni:
Dopo l'annuncio della scoperta della cometa, le osservazioni sono iniziate altrove il 21 novembre. 
Le stime di magnitudo per il resto dell'anno sono cambiate lentamente, con stime intorno a 11 durante il resto di novembre e intorno a 10 entro la fine di dicembre. La coda sembra essere stata rilevata per la prima volta il 27 novembre, quando Max Beyer (Amburgo-Bergedorf, Germania) l'ha rilevata visivamente e ha detto che era lunga 4 minuti d'arco, mentre K.Wenske (Amburgo-Rahlstedt, Germania) ha fotografato la cometa con un Schmidt da 190 mm e ha detto che la coda era lunga 2 minuti d'arco. Alla fine di dicembre la coda si estendeva per almeno 8 minuti d'arco. Il 28 novembre, Potter (Goethe Link Observatory, Indiana University, Indiana, USA) ha descritto la cometa come diffusa, con una condensa. Durante il mese di dicembre sono state effettuate numerose determinazioni di magnitudo del nucleo.

In foto l'evidente Anti-Coda ).

La cometa era di circa magnitudine 10 all'inizio del gennaio 1957. Ha continuato a brillare lentamente con il progredire di questo mese ed era leggermente più luminoso di 9 alla fine del mese. 
La maggior parte degli osservatori ha indicato che la lunghezza della coda è rimasta vicino a 10 minuti d'arco per l'intero mese. Il coma è rimasto diffuso e ha un diametro di circa 1 minuto d'arco. 
Conteneva un nucleo stellare che si è lentamente illuminato alla magnitudine 12,3 entro la fine del mese. Il 26 gennaio, RL Waterfield ha commentato: "La coda può essere tracciata per almeno mezzo grado in PA 50° ed è leggermente a forma di ventaglio". Ha aggiunto che il coma era fortemente condensato in modo che un coma interno fosse di 30 secondi d'arco e un coma esterno fosse di 1 minuto d'arco.


La cometa si era costantemente allontanata dalla Terra sin dalla sua scoperta e aveva raggiunto la sua massima distanza il 4 febbraio (1,9432 UA). La cometa era ancora di magnitudine 9 quando il mese è iniziato, ma con le distanze dal sole e dalla Terra in diminuzione dopo il 4°, ha iniziato a schiarirsi rapidamente ed era effettivamente di magnitudine 7,5 circa l'ultima volta che è stata vista a bassa quota il 28 febbraio. il diametro della chioma è stato apparentemente realizzato durante il mese, ma il nucleo stellare si è schiarito a 11,5. La lunghezza della coda fotografica era costantemente prossima a 30 minuti d'arco, mentre gli osservatori visivi vedevano ancora una lunghezza di soli 5-10 minuti d'arco.
L'ultima osservazione di febbraio, quando la cometa era a soli 25 gradi dal sole, è stata anche l'ultima osservazione della cometa prima della sua prima congiunzione con il sole. La cometa è passata a soli 13,7 gradi dal sole il 20 marzo. All'inizio di aprile il moto della cometa è passato da un forte movimento verso sud a un forte movimento verso nord in circa 3 giorni. È stato finalmente recuperato il 2,7 aprile, quando John Graham Gow (Nuova Zelanda) ha descritto la cometa come "poco, se non nessuna, più luminosa di Beta Ceti", che secondo Karl August Thernoe indicava una magnitudine di circa 2,0. La cometa era quindi a 18 gradi dal sole.

Gli astronomi dell'emisfero meridionale si affrettarono a osservare la cometa a questo punto, poiché esisteva una finestra molto piccola con cui vedere la cometa prima che si perdesse di nuovo nel bagliore del sole prima della sua seconda congiunzione con il sole. 
Una spedizione antartica francese ad Adelie Land ha visto la cometa il 6 aprile e ha detto che la coda si estendeva di 3-5 gradi. È interessante notare che K. Gottlieb e Antoni Przybylski (Osservatorio del Monte Stromlo, Canberra, Australia) hanno ottenuto una fotografia su larga scala il 10 aprile, che suggeriva che il nucleo fosse doppio con una separazione di circa 9 secondi d'arco. 
La cometa è stata rilevata l'ultima volta prima della sua seconda congiunzione con il sole il 13 aprile, quando Gottlieb e Przybylski hanno stimato la magnitudine come non più luminosa di 1. 
La cometa si trovava quindi a circa 10 gradi dal sole ed è passata a soli 5,2 gradi di distanza il 16 aprile. 
La cometa è passata più vicina alla Terra (0,5691 UA) il 20 aprile ed è stata recuperata uscendo dal crepuscolo il 21 aprile, quando era a 21 gradi dal sole. Josef Hopmann e A. Purgathofer (University Observatory, Vienna) hanno quindi stimato la magnitudo come 2, mentre Beyer l'ha determinata come 1.00. Gli osservatori di Vienna hanno aggiunto che il nucleo aveva un diametro di 8 secondi d'arco, mentre il coma era di oltre 3 minuti d'arco. Beyer ha detto che la coda si estendeva di 2,5 gradi.


La cometa è stata ben osservata mentre usciva dal crepuscolo serale e si è spostata verso nord. Le stime di magnitudo sono scese da circa 1,5 il 22 aprile a 2,7 entro il 30. Il nucleo era brillante con stime di magnitudo comprese tra 4,5 e 6. Gli osservatori hanno riferito che la cometa e il nucleo erano nettamente giallastri. Il più notevole era l'aspetto di una brillante anti-coda (coda che punta verso il sole) oltre alla sua coda normale. 
Il 22 aprile, R. Fogelquist (Osservatorio di Uppsala, Svezia) ha fotografato una coda principale che si estende per circa 25 gradi e una coda verso il sole che si estende per 13 gradi. Il 23 aprile Beyer ha detto che la coda principale era lunga 15 gradi, mentre l'anti-coda si estendeva di 8 gradi. 
Dal 25 Fogelquist disse che la coda verso il sole aveva un aspetto simile a una lancia, ma "era circondata in modo asimmetrico da un involucro ellissoidale di una larghezza massima di quasi 3 gradi". Ad occhio nudo la coda verso il sole era lunga circa 15 gradi, mentre la coda principale era lunga circa 30 gradi. Entro il 26, diversi osservatori hanno osservato lo sbiadimento o addirittura la totale scomparsa dell'anti-coda. Beyer ha detto che l'anti-coda è diventata più debole, mentre Fogelquist ha osservato senza ausilio ottico e ha detto che l'anti-coda non era più visibile. 

Alla fine del mese, coloro che ancora osservavano l'anti-coda l'hanno vista estendersi per meno di mezzo grado. È interessante notare che il 27 Dommanget ha detto che il nucleo sembrava una doppia stella molto vicina, allungata verso PA 110 gradi e la "distanza di separazione" di 2,2 secondi d'arco. Beyer ha detto che l'anti-coda è diventata più debole, mentre Fogelquist ha osservato senza ausilio ottico e ha detto che l'anti-coda non era più visibile. Alla fine del mese, coloro che ancora osservavano l'anti-coda l'hanno vista estendersi per meno di mezzo grado. 

Foto del 5 maggio 1957 ).

La cometa è partita vicino alla terza magnitudine all'inizio di maggio, ma è scesa a 7,2 entro la fine del mese. Questa rapida dissolvenza è stata provocata da un movimento costante lontano sia dal sole che dalla Terra. Tracce dell'anti-coda sono state segnalate ancora da Caprioli e Gialanella il 2 maggio, ma a quanto pare non sono state rilevate in seguito. Il nucleo è sbiadito dalla magnitudine 7 a quasi 11 con il progredire del mese. La coda principale si era ridotta a soli 7 gradi dal 3° e ha continuato a diminuire in seguito. A metà mese numerosi osservatori ne stimavano la lunghezza da 2 a 3 gradi, mentre le stime alla fine del mese erano di circa un grado. Inoltre, il 15 maggio il movimento verso nord della cometa ha raggiunto il picco di + 64°, e poi ha iniziato un leggerissimo movimento verso sud.

Partendo vicino alla magnitudine 7.2 all'inizio di giugno, la cometa è svanita a 12 a metà agosto. 
La lunghezza della coda era ancora di un grado circa all'inizio di giugno, ma alla fine di agosto era scesa a 4 minuti d'arco. Il nucleo era leggermente più debole dell'11 all'inizio di giugno ed è stato rilevato visivamente l'ultima volta il 20 giugno da Beyer quando era sceso alla magnitudine 12,7. Fotograficamente, il nucleo è stato rilevato a magnitudine 14 da Elizabeth Roemer (US Naval Observatory, stazione di Flagstaff) il 2 luglio. Il lento movimento verso sud della cometa si è concluso il 19 agosto, quando la declinazione ha raggiunto + 57°.

Durante l'ultima metà di settembre, le magnitudini totale e nucleare della cometa sono state stimate rispettivamente in 13 e 18, mentre la coda era inferiore a due minuti d'arco. Il 30 novembre Roemer ha ottenuto due esposizioni di 60 minuti della cometa con il riflettore Ritchey Chrétien da 40 pollici f / 6.8 e ha notato un nucleo fortemente condensato di magnitudine 18,8 situato all'interno di una debole coma circolare di 0,2 minuti d'arco di diametro.

All'inizio del 1958, le stime di magnitudo erano comprese tra 18,5 e 19. 
Il coma diffuso era stimato in 8 secondi d'arco e non c'era più traccia di una coda. 
La cometa ha raggiunto la sua declinazione più settentrionale di + 89,5° il 12 febbraio. 
Roemer ha ottenuto un'esposizione di 70 minuti il ​​10 marzo. 
Ha commentato che in condizioni di scarsa visibilità "l'immagine sospetta della cometa [era] molto debole".
La cometa è stata rilevata l'ultima volta l'11 aprile 20 e l'11 aprile 27, quando Roemer ha ottenuto esposizioni di 90 e 85 minuti, rispettivamente, con il riflettore da 40 pollici. 
A quel tempo si trovava a 5,51 UA dalla Terra e 5,36 AU dal sole. Roemer ha detto che le "immagini abbastanza ben condensate ma deboli" erano di magnitudine 21,0 circa.

Curiosità:
In Belgio, a Pasqua 1957, H. de Thier ha utilizzato un Fairchild C-119 della Air Force per osservare la cometa. Solo al di sopra dei 3000 m la copertura nuvolosa poteva essere sfondata e la cometa poteva quindi essere osservata. Nella stessa sera è stato effettuato un secondo volo di 90 minuti, al quale ha preso parte , oltre al re belga Baldovino , anche il co-scopritore Georges Roland.
Max Frisch ha rivisto la versione originale del suo romanzo Homo faber prima che fosse pubblicato nel 1957 per includere l'aspetto della cometa nella trama.
L'astronomo Carl Sagan riporta un aneddoto a pagina 80 del suo libro del 1980 Cosmos, di quando era in servizio in un osservatorio vicino a Chicago nel 1957, dove ricevette una telefonata a tarda notte da un uomo ubriaco che ha chiesto quale fosse la "cosa sfocata" che stavano vedendo nel cielo . Sagan ha detto all'uomo che si trattava di una cometa (Arend-Roland). L'uomo ha chiesto che cosa fosse una cometa, e Sagan ha risposto che era "una palla di neve, larga un miglio". Dopo una lunga pausa, l'uomo ha detto, citando Sagan: "Fammi parlare con un vero 'shtronomer!' ".
La cometa è stata segnalata in molti giornali e riviste in tutto il mondo. Il 4 aprile 1957 il settimanale tedesco “Die Zeit” pubblicò un articolo dettagliato sulla cometa Arend-Roland e sullo stato della ricerca sulle comete in generale. Anche programmi televisivi come la nuova serie della BBC " The Sky at Night " di Patrick Moore, hanno contribuito notevolmente alla popolarità della cometa.

Dati fisici:
Al perielio, la cometa emetteva circa 7,5 × 10E4 kg/s (75 tonnellate/s) di polvere e rilasciava circa 1,5×10E30 molecole di gas al secondo. 
Si ritiene che un'esplosione di polvere sia avvenuta il 2 aprile, sei giorni prima del perielio. 
L'anticoda è stata formata da particelle rilasciate tra il 6 febbraio e il 1 marzo 1957. 
Le stime della quantità totale di polvere che è stata rilasciata nella nuvola zodiacale variano da 3×10E8 a 5x10E10 kg .
Numerosi spettrogrammi sono stati ottenuti dalla cometa ed hanno mostrato un'estrema variabilità dello spettro e un'intensità anormalmente elevata e variabile della doppia linea del sodio. 
Dalla forza del continuo diffuso dalla coda, è stato possibile stimare una dimensione media delle particelle di polvere da 0,5 a 4 µm e una massa della coda visibile dell'ordine di 10E11 kg. 
Per la prima volta sono stati effettuati tentativi per rilevare la cometa alle frequenze radio, tuttavia, questi sforzi non hanno avuto successo.

Orbita:
Stava viaggiando su un'orbita iperbolica in modo retrogrado , cioè viaggiava abbastanza velocemente da fuggire completamente dal Sistema Solare, quindi implica che non sarà mai più visto dagli osservatori terrestri. Le osservazioni della cometa per un periodo di 520 giorni hanno permesso di calcolare precisi elementi orbitali. Tuttavia, la distribuzione degli elementi orbitali mostrava un andamento ondulato che suggeriva un'influenza non gravitazionale. In alternativa, la cometa potrebbe aver avuto origine dallo spazio interstellare piuttosto che dalla nube di Oort . 
Quando viene calcolata una soluzione orbitale che include forze non gravitazionali che variano come il quadrato inverso della distanza eliocentrica, vengono derivati ​​valori leggermente diversi.
(vedere la colonna di Marsden (1970) nella tabella seguente).
Elemento orbitaleSekanina (1968) Marsden (1970) 
Epoca del 
perielio
 (T)
1957 aprile 8.03232 ET1957 aprile 8.03201 ET
Distanza del 
perielio ( 
q )
0,3160540 ± 0,0000008 AU0,3160361 ± 0,0000024 UA
Semiasse maggiore 
inverso 
(1 / 
a )
−0.0007886 ± 0.0000045 AU−1−0.0006377 ± 0.0000213 AU−1
Eccentricità ( e )1.0002492 ± 0.00000141.0002015 ± 0.0000067
Inclinazione ( i )119,94936 ° ± 0,00005 °119,94930 ° ± 0,00006 °
Argomento del
perielio (ω)
307,78084 ° ± 0,00004 °308,77725 ° ± 0,00048 °
Longitudine del nodo
ascendente (Ω)
215,15900 ° ± 0,00006 °215,15968 ° ± 0,00008 °

Diagramma dell'orbita iperbolica - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


11 ottobre 2024

LA GRANDE COMETA di MANU o MATSYA AVATARA del 2807 aC . by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 11/10/2024

LA COMETA di MANU 
o MATSYA AVATARA
del 2807 a.C.
 
La X/-2806 J1 è una ipotetica grande cometa osservata in India, che potrebbe poi aver impattato nell'oceano indiano, secondo alcune interpretazione dei testi antichi dell'India, confrontati poi con quelli di altre culture.

Resoconti osservativi:
Bruce Masse (2007) ha dato un'interessante interpretazione dell'episodio di Vishnu Matsya Avatara (incarnazione del pesce) narrato in Shatapatha Brahmana, Mahabharata e Puranas. 


In questa mitologia (molto simile al racconto biblico dell'Arca di Noè), Manu ( Sanscrito: मनु ), che era il progenitore della razza umana, salvò un pesce minuscolo ma luminoso da uno stagno e lo mise in un barattolo. Il pesce ha iniziato a crescere velocemente, quindi ha dovuto essere trasferito prima in un fiume e poi nel mare. Crebbe fino a diventare un gigantesco pesce cornuto nell'oceano e avvertì Manu di un'inondazione imminente, salvandolo, ed infine scortando Manu su una terra più sicura e ad alta quota.


Secondo Bruce Masse, Matsya Avatara rappresenterebbe l'allegoria di un'antica cometa che era piccola all'inizio, ma crebbe man mano che si avvicinava al Sole e, alla fine, si schiantò nell'Oceano Indiano con conseguenti inondazioni e tsunami intorno al 10 maggio 2807 a.C

( Mappa del Cratere Burckle ).

Masse ha collegato questo evento all'impatto cometario che ha creato il cratere Burckle sul fondo dell'oceano Indiano a sud-est del Madagascar, che presumibilmente ha creato uno Tsunami con onde alte fino a 200 metri.
Tra i 175 miti sul diluvio, Masse ne ha trovati due di particolare interesse: 
Un mito indù descrive un allineamento dei cinque pianeti luminosi (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), che si è verificato solo una volta negli ultimi 5.000 anni, secondo le simulazioni fatte al computer, ed una storia cinese che menziona il grande diluvio, che si è verificato alla fine del regno dell'imperatrice Nu Wa. 
C'è pure una tavoletta cuneiforme assira, che riportando eventi databili intorno al 2800 aC, riporta:
'' Oggi la nostra terra è degenerata. Ci sono segni che stia rapidamente avvicinandosi alla fine ”.
Quindi incrociando i registri storici con i dati astronomici, Masse ha trovato una data per il suo evento, che sarebbe avvenuto il 10 maggio 2807 a.C.

LINK:

NOTA: Bruce Masse, è un archeologo ambientale del Los Alamos National Laboratory, New Mexico, e fa parte dell’Holocene Impact Working Group, un gruppo di scienziati statunitensi, russi, australiani ed europei che si dedica specificamente allo studio dell’effetto di impatti extraterrestri sul nostro pianeta.


Altre ipotesi:
Nel 2020, un sito di astronomia indiano ha pubblicato un articolo del dott. Manish Pandit a sostegno dell'idea dell'impatto del cratere Burckle, datando l'evento tra il 2800 e il 3050 a.C. (Ed il periodo è comunque compatibile con la data di Masse), e ipotizzando che l'impatto sia stato causato da una cometa di tipo Soho (Cioè una cometa radente al Sole - Sungrazer), avvistata nel febbraio del 3030 a.C., che potrebbe aver portato alla distruzione della città di Dwarka. 
Altri datano l'impatto del cratere Burckle al 3700 a.C.

Orbita:
Non determinabile.
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A cura di Andreotti Roberto.
Con la consulenza di Ambrogio Sartirano & Giovanni Donati.


21 settembre 2024

LA GRANDE COMETA del 2193 aC, che causò un impatto con la Terra. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 24/09/2024

LA COMETA di MUL-APIN
del 2193 a.C.

La X/-2192 S1 è una ipotetica grande cometa che riteniamo sia stata vista ad occhio nudo dai Sumeri, nell'anno 2193 a.C. con l'impatto registrato il 22 settembre alle 10:56, quindi all'inizio del XXII secolo prima di Cristo.

Resoconti osservativi:
DAI SUMERI
Nel 2014 Joachim Seifert e Franco Lemke, hanno scritto:
Sulla tavoletta babilonese n° K8538 si trova la prima documentazione scientifica al mondo sull'avvicinamento e l'impatto di una grande cometa sulla Terra. Le osservazioni sono state effettuate in cima a una torre astronomica, situata a 100 km dal sito dell'impatto. Il rapporto è presentato sotto forma di una sequenza di otto immagini, che spiegano il primo avvistamento astronomico della cometa, la comparsa della coda e della chioma, la crescita delle dimensioni della cometa, il volo della cometa attraverso il cielo e, infine, il suo impatto visibile oltre l'orizzonte, ovvero l'impatto che ha illuminato il cielo con un lampo e la successiva elevazione di pennacchi di cenere, che brillavano oltre l'orizzonte, diffondendosi verso nord e ovest. 

Avvistamento della cometa per i primi 8 giorni ).

L'impatto in sé non è descritto come un'onda di pressione dell'esplosione, ma piuttosto come una tempesta di cenere e polvere, che si solleva dai sedimenti di fango del delta dei fiumi Tigri ed Eufrate, dove la cometa calda ha trovato la sua sepoltura. L'osservatore astronomico ha poi eseguito misurazioni trigonometriche per registrare la traiettoria di volo nel cielo, le distanze di volo e i tempi di volo. 

Osservazioni diurne dello schianto della cometa ).

L'osservatore iniziò le sue misurazioni non appena la cometa mostrò le sue dimensioni spettacolari, chioma e coda, che convinsero l'osservatore che stava per verificarsi uno straordinario evento celeste. La K8538 è un'analisi completa dell'evento cometario, e la sua sequenza di otto immagini è coerente.

Osservazioni notturne dopo l'impatto della cometa ).

La tavoletta è un'opera magistrale, che spiega con il minimo testo la massima quantità di caratteristiche dell'evento di impatto. La tavoletta è una copia tardo babilonese del primo antico originale sumero. I segni cuneiformi scritti di due costellazioni zodiacali, Orione e Triangolo, sono state aggiunte successive dai copisti babilonesi e non facevano parte dell'originale sumero. La tavoletta K8538 aveva un'alta priorità in epoca babilonese, perché forniva la prova documentata che la cometa emerse dalla costellazione del Triangolo, Mul-Apin, su cui poggiavano l'astronomia e la religione tardo babilonesi. 

Tre posizioni di Mul-Apin in relazione alle Pleiadi ).

Il resoconto del testimone oculare della tavoletta mostra Mul-Apin come sede celeste degli dei e fonte celeste di meteore distruttive sulla Terra. Per questo motivo, il K8538 è stato custodito, copiato e aggiornato per oltre 1.500 anni, fino al tardo periodo babilonese, dopo l'impatto del meteorite osservato nel 2.193 a.C. 
La tavoletta non tratta di alcuna astrologia zodiacale babilonese. L'impatto cosmico descritto sulla Terra è il cosiddetto evento 4,2 kyr, così denominato in altri studi sui cambiamenti climatici dell'Olocene. L'impatto della cometa è responsabile di un calo delle temperature globali di circa 300 anni, combinato con mega-siccità durature, che hanno portato al crollo di varie civiltà antiche in tutto il mondo.


Gli stessi autori nel 2019 hanno precisato:
Il documento aggiunge nuove conoscenze sulla traduzione rispetto al nostro documento del 2014: 
"La tavoletta sumera K8538, il grande impatto di meteora che ha devastato la Mesopotamia". Presentiamo una correzione migliorata e dettagliata del giorno e dell'ora dell'impatto della meteora, in base ai dati forniti sulla tavoletta. Una mappa del cielo per le piogge di meteore delle Tauridi settentrionali mostra la traiettoria di volo della cometa nel cielo. Vengono fornite altre informazioni utili riguardanti il ​​cambiamento climatico, in seguito all'impatto della meteora, le conseguenze dell'impatto della meteora e nuovi dettagli per la relazione dell'impatto cosmico con la Bibbia cristiana, in particolare con la Genesi e l'Apocalisse. L'impatto della meteora si è verificato alle 10:56 del mattino, del 22 settembre 2193 aC., dopo che la meteora è emersa alle 5:34 del mattino all'alba e dopo un tempo di volo di 5 ore e 22 minuti. Questi numeri possono essere chiaramente dedotti dalle voci dei dati di osservazione nei registri pittografici della tavoletta e in confronto alle LOD (tabelle di lunghezza del giorno) per la corrispondente latitudine mesopotamica.

Orbita:
Non determinabile.
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A cura di Andreotti Roberto.