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LE COMETE, gli astri spettacolari. by Andreotti Roberto - INSA.

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11 ottobre 2024

LA GRANDE COMETA di MANU o MATSYA AVATARA del 2807 aC . by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 11/10/2024

LA COMETA di MANU 
o MATSYA AVATARA
del 2807 a.C.
 
La X/-2806 J1 è una ipotetica grande cometa osservata in India, che potrebbe poi aver impattato nell'oceano indiano, secondo alcune interpretazione dei testi antichi dell'India, confrontati poi con quelli di altre culture.

Resoconti osservativi:
Bruce Masse (2007) ha dato un'interessante interpretazione dell'episodio di Vishnu Matsya Avatara (incarnazione del pesce) narrato in Shatapatha Brahmana, Mahabharata e Puranas. 


In questa mitologia (molto simile al racconto biblico dell'Arca di Noè), Manu ( Sanscrito: मनु ), che era il progenitore della razza umana, salvò un pesce minuscolo ma luminoso da uno stagno e lo mise in un barattolo. Il pesce ha iniziato a crescere velocemente, quindi ha dovuto essere trasferito prima in un fiume e poi nel mare. Crebbe fino a diventare un gigantesco pesce cornuto nell'oceano e avvertì Manu di un'inondazione imminente, salvandolo, ed infine scortando Manu su una terra più sicura e ad alta quota.


Secondo Bruce Masse, Matsya Avatara rappresenterebbe l'allegoria di un'antica cometa che era piccola all'inizio, ma crebbe man mano che si avvicinava al Sole e, alla fine, si schiantò nell'Oceano Indiano con conseguenti inondazioni e tsunami intorno al 10 maggio 2807 a.C

( Mappa del Cratere Burckle ).

Masse ha collegato questo evento all'impatto cometario che ha creato il cratere Burckle sul fondo dell'oceano Indiano a sud-est del Madagascar, che presumibilmente ha creato uno Tsunami con onde alte fino a 200 metri.
Tra i 175 miti sul diluvio, Masse ne ha trovati due di particolare interesse: 
Un mito indù descrive un allineamento dei cinque pianeti luminosi (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), che si è verificato solo una volta negli ultimi 5.000 anni, secondo le simulazioni fatte al computer, ed una storia cinese che menziona il grande diluvio, che si è verificato alla fine del regno dell'imperatrice Nu Wa. 
C'è pure una tavoletta cuneiforme assira, che riportando eventi databili intorno al 2800 aC, riporta:
'' Oggi la nostra terra è degenerata. Ci sono segni che stia rapidamente avvicinandosi alla fine ”.
Quindi incrociando i registri storici con i dati astronomici, Masse ha trovato una data per il suo evento, che sarebbe avvenuto il 10 maggio 2807 a.C.

LINK:

NOTA: Bruce Masse, è un archeologo ambientale del Los Alamos National Laboratory, New Mexico, e fa parte dell’Holocene Impact Working Group, un gruppo di scienziati statunitensi, russi, australiani ed europei che si dedica specificamente allo studio dell’effetto di impatti extraterrestri sul nostro pianeta.


Altre ipotesi:
Nel 2020, un sito di astronomia indiano ha pubblicato un articolo del dott. Manish Pandit a sostegno dell'idea dell'impatto del cratere Burckle, datando l'evento tra il 2800 e il 3050 a.C. (Ed il periodo è comunque compatibile con la data di Masse), e ipotizzando che l'impatto sia stato causato da una cometa di tipo Soho (Cioè una cometa radente al Sole - Sungrazer), avvistata nel febbraio del 3030 a.C., che potrebbe aver portato alla distruzione della città di Dwarka. 
Altri datano l'impatto del cratere Burckle al 3700 a.C.

Orbita:
Non determinabile.
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A cura di Andreotti Roberto.
Con la consulenza di Ambrogio Sartirano & Giovanni Donati.


21 settembre 2024

LA GRANDE COMETA del 2193 aC, che causò un impatto con la Terra. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 24/09/2024

LA COMETA di MUL-APIN
del 2193 a.C.

La X/-2192 S1 è una ipotetica grande cometa che riteniamo sia stata vista ad occhio nudo dai Sumeri, nell'anno 2193 a.C. con l'impatto registrato il 22 settembre alle 10:56, quindi all'inizio del XXII secolo prima di Cristo.

Resoconti osservativi:
DAI SUMERI
Nel 2014 Joachim Seifert e Franco Lemke, hanno scritto:
Sulla tavoletta babilonese n° K8538 si trova la prima documentazione scientifica al mondo sull'avvicinamento e l'impatto di una grande cometa sulla Terra. Le osservazioni sono state effettuate in cima a una torre astronomica, situata a 100 km dal sito dell'impatto. Il rapporto è presentato sotto forma di una sequenza di otto immagini, che spiegano il primo avvistamento astronomico della cometa, la comparsa della coda e della chioma, la crescita delle dimensioni della cometa, il volo della cometa attraverso il cielo e, infine, il suo impatto visibile oltre l'orizzonte, ovvero l'impatto che ha illuminato il cielo con un lampo e la successiva elevazione di pennacchi di cenere, che brillavano oltre l'orizzonte, diffondendosi verso nord e ovest. 

Avvistamento della cometa per i primi 8 giorni ).

L'impatto in sé non è descritto come un'onda di pressione dell'esplosione, ma piuttosto come una tempesta di cenere e polvere, che si solleva dai sedimenti di fango del delta dei fiumi Tigri ed Eufrate, dove la cometa calda ha trovato la sua sepoltura. L'osservatore astronomico ha poi eseguito misurazioni trigonometriche per registrare la traiettoria di volo nel cielo, le distanze di volo e i tempi di volo. 

Osservazioni diurne dello schianto della cometa ).

L'osservatore iniziò le sue misurazioni non appena la cometa mostrò le sue dimensioni spettacolari, chioma e coda, che convinsero l'osservatore che stava per verificarsi uno straordinario evento celeste. La K8538 è un'analisi completa dell'evento cometario, e la sua sequenza di otto immagini è coerente.

Osservazioni notturne dopo l'impatto della cometa ).

La tavoletta è un'opera magistrale, che spiega con il minimo testo la massima quantità di caratteristiche dell'evento di impatto. La tavoletta è una copia tardo babilonese del primo antico originale sumero. I segni cuneiformi scritti di due costellazioni zodiacali, Orione e Triangolo, sono state aggiunte successive dai copisti babilonesi e non facevano parte dell'originale sumero. La tavoletta K8538 aveva un'alta priorità in epoca babilonese, perché forniva la prova documentata che la cometa emerse dalla costellazione del Triangolo, Mul-Apin, su cui poggiavano l'astronomia e la religione tardo babilonesi. 

Tre posizioni di Mul-Apin in relazione alle Pleiadi ).

Il resoconto del testimone oculare della tavoletta mostra Mul-Apin come sede celeste degli dei e fonte celeste di meteore distruttive sulla Terra. Per questo motivo, il K8538 è stato custodito, copiato e aggiornato per oltre 1.500 anni, fino al tardo periodo babilonese, dopo l'impatto del meteorite osservato nel 2.193 a.C. 
La tavoletta non tratta di alcuna astrologia zodiacale babilonese. L'impatto cosmico descritto sulla Terra è il cosiddetto evento 4,2 kyr, così denominato in altri studi sui cambiamenti climatici dell'Olocene. L'impatto della cometa è responsabile di un calo delle temperature globali di circa 300 anni, combinato con mega-siccità durature, che hanno portato al crollo di varie civiltà antiche in tutto il mondo.


Gli stessi autori nel 2019 hanno precisato:
Il documento aggiunge nuove conoscenze sulla traduzione rispetto al nostro documento del 2014: 
"La tavoletta sumera K8538, il grande impatto di meteora che ha devastato la Mesopotamia". Presentiamo una correzione migliorata e dettagliata del giorno e dell'ora dell'impatto della meteora, in base ai dati forniti sulla tavoletta. Una mappa del cielo per le piogge di meteore delle Tauridi settentrionali mostra la traiettoria di volo della cometa nel cielo. Vengono fornite altre informazioni utili riguardanti il ​​cambiamento climatico, in seguito all'impatto della meteora, le conseguenze dell'impatto della meteora e nuovi dettagli per la relazione dell'impatto cosmico con la Bibbia cristiana, in particolare con la Genesi e l'Apocalisse. L'impatto della meteora si è verificato alle 10:56 del mattino, del 22 settembre 2193 aC., dopo che la meteora è emersa alle 5:34 del mattino all'alba e dopo un tempo di volo di 5 ore e 22 minuti. Questi numeri possono essere chiaramente dedotti dalle voci dei dati di osservazione nei registri pittografici della tavoletta e in confronto alle LOD (tabelle di lunghezza del giorno) per la corrispondente latitudine mesopotamica.

Orbita:
Non determinabile.
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A cura di Andreotti Roberto.


24 dicembre 2022

LE COMETE PERIODICHE PERDUTE, (comete periodiche disgregate, non recuperate o impattate). by INSA.

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Aggiornato il 16/10/2024

LE COMETE PERIODICHE PERDUTE

Una cometa perduta è una cometa scoperta che non può più essere osservata. Nella nomenclatura astronomica le comete perdute sono indicate con la lettera "D".
Generalmente una cometa non può essere più osservata perché non ci sono dati ed osservazioni abbastanza precisi per calcolarne l'orbita e quindi prevederne la futura posizione.
A differenza degli asteroidi perduti, le orbite delle comete perdute possono essere influenzate anche da effetti non gravitazionali come l'emissione di getti di gas dal nucleo cometario.
Alcune di esse si ritiene che possano corrispondere ad asteroidi o comete recentemente scoperti, come potrebbe essere tra la P/Barnard 1 e la P/ATLAS 8, altre sono state immesse in orbite che le portano lontano dal sistema solare interno, dopo un passaggio ravvicinato con Giove.
Alle volte capita che un asteroide produca una chioma ed una coda di polvere, o a seguito di un impatto con un altro oggetto più piccolo e poi torni ad essere un inerte cumulo di roccia, oppure per effetto YORP la sua rotazione accelera fino a disgregarlo come successo alla P/2013 R3 (Catalina-PanSTARRS).

Altre possibili cause sono:
 - 1) la cometa è estinta. Quando la maggior parte del materiale volatile del nucleo evapora, la cometa diventa un piccolo, scuro e inerte pezzo di roccia che assomiglia ad un asteroide, come si ritiene probabile per la cometa Helfenzrieder.
 - 2) la cometa si è disintegrata, ad esempio la cometa 73P/Schwassmann-Wachmann si è spezzata in numerosi frammenti e in futuro potrebbe disintegrarsi completamente, caso successo anche alla 3D/Biela, alla 5D/Brorsen ed alla 20D/Westphal.
 - 3) la cometa è entrata in collisione con un altro oggetto, ad esempio la Cometa Shoemaker-Levy 9 si è scontrata con Giove nel 1994.
 - 4) La cometa, dopo un incontro con Giove, è stata immessa in un'orbita che la porta verso il sistema solare esterno, come nel caso della cometa Lexell.

( La cometa frammentata 73P/Schwassmann-Wachmann 3 ).

Recentemente almeno altre 40 comete di breve periodo non sono state recuperate al secondo passaggio, e se non dovessero essere recuperate anche ai successivi, verranno inserite in questo elenco.
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ELENCO UFFICIALE DELLE 21 COMETE PERDUTE:
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|Denominazione| Periodo  |   Data ultimo  |  Nome della         |Wiki|
|ufficiale    | orbitale |    Perielio    |  cometa             |Link|
| (Link JPL) | (anni) | (A-m-g) | (Link INSA) | |

D/1884 O1 5.38 1884 Aug 16.9680 Barnard 1 [W] 3D/1826 D1 6.72 1826 Mar 18.9498 Biela 1 [W] 85D/1975 A1 11.0 1975 Jan 5.6148 Boethin 1
[W] D/1886 K1 5.44 1886 Jun 7.2122 Brooks 1 [W] 5D/1846 D2 5.57 1846 Feb 25.8685 Brorsen 1 [W] 34D/1927 L1 11.3 1927 Jun 14.5551 Gale 1 [W] D/1978 R1 5.97 1978 Oct 9.4965 Haneda-Campos 1 [W] D/1952 B1 6.36 1951 Oct 30.4145 Harrington-Wilson 1 [W] D/1766 G1 4.35 1766 Apr 27.909 Helfenzrieder 1 [i] 75D/1975 C1 6.23 1975 Jan 18.1826 Kohoutek 1 [W] D/1770 L1 5.60 1770 Aug 14.0409 Lexell 1 [W] 25D/1916 D1 5.43 1916 Mar 11.8097 Neujmin 2 [W] 18D/1896 X1 6.42 1896 Nov 25.120 Perrine-Mrkos 1 [W] 83D/1979 M2 6.10 1979 May 26.9760 Russell 1 [W] D/1918 W1 6.67 1918 Sep 30.2461 Schorr 1 [W] D/1993 F2 17.8 1994 Mar 28.0038 Shoemaker-Levy 9 [W] D/1977 C1 7.54 1976 Aug 4.0625 Skiff-Kosai 1 [W] D/1895 Q1 7.20 1895 Aug 21.3156 Swift 1 [W] 20D/1852 O1 61.2 1852 Oct 13.2187 Westphal 1 [W] C/1337 M1-C/1468 S1 131.5 1468 Oct 7.03 "Cometa Rosa"

( I nomi evidenziati in verde sono trattati nei vari capitoli delle varie raccolte INSA, per la cometa Helfenzrieder abbiamo usato il link più completo del  post di Caglieris ).
Le comete senza link e senza essere evidenziate in verde, le trovate elencate qui di seguito, dopo la tabella di quelle non-recuperate.
( Quelle con il quadratino  ROSA  sono recuperate in attesa di essere spostate in altro capitolo ).
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COMETE NON-RECUPERATE:
(Queste 40 comete non sono state recuperate al primo dei ritorni previsti e se non lo saranno anche ai successivi, come quelle evidenziate in GIALLO, saranno considerate ufficialmente Comete Perdute, e verranno inserite nella tabella sopra, le schede delle comete che erano attese al ritorno dal 2023 in poi che non sono state recuperate sono riportate qua sotto dietro alle comete perdute).
[Tutte le comete di questa tabelle hanno le schede pubblicate di seguito in questo capitolo].
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|Denominazione| Periodo  |     Epoca      |   Nome                |    Ritorni   |
|  ufficiale  | orbitale |     ultimo     |   cometa              |   previsti   |
|   codice    |   anni   |    Perielio    |   scopritore          |     anno     |
  P/2011 V1      7.54     2011 May 11.8600   Boattini 7            2018-2026
  P/1999 XN120   8.54     2000 May  1.5442   Catalina 2            2008-2017-2025
  P/2009 WX51    5.41     2010 Jan 31.0741   Catalina 10           2015-2020-2026
  P/2013 R3      5.26     2013 Jul 21.4827   Catalina-PanSTARRS 1  DISTRUTTA 
  C/1921 H1     62.3      1921 May  5.3468   Dubiago 1             1983-2041
  P/2012 K3      6.47     2012 Sep  3.5654   Gibbs 15              2019-2025
  P/2007 Q2     13.23     2007 Aug 23.8774   Gilmore 1             2020-2034
  P/2007 T2      5.43     2007 Sep 19.0218   Kowalski 3            2013-2018-2023
  P/1996 R2      7.36     1997 Jan 19.3034   Lagerkvist 1          2004-ecc. 
  P/1998 VS24    9.56     1998 Nov  2.6568   LINEAR 2              2008-ecc. 
  P/2000 R2      6.10     2000 Sep 12.6574   LINEAR 15             2006-ecc. 
  P/2002 EJ57   16.5      2001 Dec 19.1541   LINEAR 24             2018-2034
  P/2004 FY140  11.0      2005 Aug  6.5428   LINEAR 48             2016-2027
  P/2004 R3      7.52     2004 May 24.4862   LINEAR-NEAT 6         2011-2019-2026
  P/1999 RO28    6.62     1999 Oct  2.3460   LONEOS 1              2006-ecc. 
  P/2005 J1      6.74     2005 Apr 17.3074   McNaught 3            2012-2018-2025
  P/2005 L1      7.92     2005 Dec 12.9354   McNaught 5            2013-2021-2029
  P/2012 O1      6.72     2012 Jul 23.9049   McNaught 24           2019-2025
  P/2012 O2      6.89     2012 Jun 25.0979   McNaught 25           2019-2026
  P/2001 H5     14.7      2001 Jan 28.6949   NEAT 2                2015-2030
  P/2003 F2     16.1      2003 Apr 25.477    NEAT 14               2019-2035
  P/2011 W1     10.06     2012 Jan 22.5633   PanSTARRS 5           2022-2032
  P/2012 G1      8.52     2012 Jun  1.4325   PanSTARRS 9           2020-2029
  P/2013 G4      9.32     2013 Feb 10.4015   PanSTARRS 16          2022-2031
  P/2013 W1      6.47     2014 Mar  7.9781   PanSTARRS 26          2020-2027
  P/2014 U4      6.51     2014 Aug  3.9170   PanSTARRS 31          2021-2027
  P/2015 X6      4.57     2016 Mar 18.7280   PanSTARRS 52          2020-2025
  P/2016 G1      4.15     2017 Jan 26.5727   PanSTARRS 55          DISTRUTTA 
  P/2016 P1      5.79     2015 Sep  9.6161   PanSTARRS 57          2021-2026
  P/2017 S8      4.63     2018 Jan 28.6442   PanSTARRS 70          2022-2027
  P/2019 A4      4.22     2018 Dec  5.0157   PanSTARRS 89          2023-2027
  P/2013 T2      6.25     2013 Jun 20.6584   Schwartz 1            2019-2025
  P/2002 S7      5.78     2008 Jul  4.3868   SOHO 4 1996-2002-2008-2014-2020-2026
  P/2000 C4      5.44     2011 Jul 17.----   SOHO 5 2000-2005-2011-2015-2021-2026
  P/2003 T12     4.14     2003 Oct 16.2835   SOHO 6      2007-2012-2016-2020-2025
  P/2002 R1      5.5      2013 May 26.----   SOHO 7           2008-2013-ecc. 
  P/2008 Y12     5.40     2008 Dec 22.4732   SOHO 8      2008-2014-2019-2025
  P/2014 C1      5.38     2013 Dec 19.3884   TOTAS 1               2020-2028
  P/2005 E1     19.42     2005 Mar 14.3163   Tubbiolo 1            2023-2042
  P/2010 H2      7.55     2010 Mar  6.5986   Vales 1               2017-2025
  P/2007 S1      7.40     2007 Dec  6.7033   Zhao 1                2015-2023-2030
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SCHEDE DELLE COMETE PERDUTE NON-NUMERATE:

(Qui sotto sono riportate le 9 comete non numerate e considerate ufficialmente perdute, mentre quelle che erano state ufficialmente numerate, e di cui non c'è stata più nessuna osservazione, sono trattate nei relativi capitoli sulle comete periodiche).
[La cometa D/1894 F1 (Denning) è stata recuperata ed è stata spostata in un altro capitolo].
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LA COMETA ROSA

La Cometa Rosa è una cometa periodica storica di cui si conoscono 2 passaggi al perielio, il primo nell'anno 1337 ed il secondo nel 1468, non è stata osservata negli ipotizzati ritorni successivi.
Il nome deriva da una cronaca fiorentina redatta da Giovanni Villani, dove si riporta: 
''E poi apresso, inanzi che quella venisse meno, n'aparve un'altra nella regione del segno del Cancro chiamata Rosa, e duro' da due mesi''.

Periodicità:
Dai parametri orbitali parabolici delle 2 comete è stato visto che, al di la degli errori delle posizioni osservate, le 2 orbite erano pressoché molto simili, e quindi fu ipotizzato che si trattasse del solito oggetto con un periodo di rivoluzione di circa 131 anni.
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Passaggi storici osservati:
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1337 ''COMETA ROSA''
C/1337 M1 , non è classificata come una grande cometa in quanto non ha raggiunto mai la soglia di +1,5 mag , ma il suo passaggio è ritenuto importante nella storia dell'astronomia in quanto si sono registrati dei dati abbastanza precisi per la posizione in ben 7 osservazioni.

Osservazioni:
La prima osservazione di questa cometa è avvenuta il 26 giugno 1337, difatti la sigla (M1) indica che è la prima cometa della seconda metà di quel mese, quindi la prima osservazione è avvenuta dopo che la cometa aveva effettuato il suo passaggio al perielio pochi giorni prima, il 14 giugno alle ore 20:24.
La cometa è stata osservata per 54 giorni, fino al 19 agosto 1337 che è la data che riportano le cronache dell'epoca come ultima osservazione.
I maggiori dati osservativi sono riportati nelle cronache imperiali cinesi, con osservazioni anche in Corea e Giappone, oltre ad alcuni accenni in Europa.

Dalle cronache cinesi ''M.T.L.'':
'' Durante il regno di Shun Te, nel terzo anno dell'epoca Che Yuen, durante la quinta luna, fu vista una cometa a nord-est. Somigliava alla grande stella di Teen Chuen. Il suo colore era bianco. Era lunga circa 1 cubito. La coda puntava a sud-ovest. La sua posizione è stata stimata nel 5° grado di Maou. 
Il giorno di Woo Shin ha corso verso sud-ovest. Nei giorni successivi aumentò gradualmente di velocità. Il giorno Sin Wei, della sesta luna, l'involucro luminoso si era allungato a circa 2 cubiti. 
Il giorno di Ting Chow ha travolto Shang Ching. Il giorno Ke Maou l'involucro luminoso era aumentato ancora di più in lunghezza, arrivando a circa 3 cubiti. È entrato in Yuen Wei. Il giorno di Jin Woo ha travolto Hwa Kae e la stella Keang. Il giorno Yih Yew ha travolto la grande stella Kow Ching e si è esteso a Teen Hwang Ta Te. Il giorno Ping Seuh ha attraversato Sze Foo e ha attraversato Keu Sin. Il giorno di Kea Woo ha lasciato Yuen Wei. Il giorno di Ting Yew è venuto da Tsze Wei Yuen. Il giorno Woo Seuh è entrato in Kwan So e ha spazzato via Teen Ke. Nella settima luna, il giorno Kang Tsze, ha spazzato Ho Keen. Il giorno di Kwei Maou ha superato le stelle Ching e Tsin è entrato in Teen She Yuen. Il giorno di Ping Woo ha travolto Lee Sze. Il giorno Ke Yew la luna era così luminosa che l'involucro luminoso non si poteva quasi distinguere. La cometa lasciò Teen She Yuen e spazzò via la stella Leang. Il giorno di Sin Yew l'involucro luminoso era notevolmente diminuito di lunghezza. 
Fu allora in S. D. Fang, sopra la stella Keen Pe, e direttamente a ovest della stella centrale dell'asterismo Fa ''. 

Analisi delle osservazioni:
Nell'epoca Che Yuen, il 3° anno, è il 1337: 
5a luna, giorno Ting Maou, 26 giugno.
6a luna, giorno Sin Wei, 30 giugno; Ting Chow, 6 luglio; Ke Maou, 8 luglio; Jin Woo, 11 luglio; Yih Yew, 14 luglio; Ping Seuh, 15 luglio; Kea Woo, 23 luglio; Ting Yew, 26 luglio; Woo Seuh, 27 luglio. Settima luna, Kang Tsze, 29 luglio; Kwei Maou, 1 agosto; Ping Woo, 4 agosto; Ke Yew, 7 agosto; Sin Yew, 19 agosto.
L'asterismo Maou, è determinato dalle Pleiadi. 
L'asterismo Fang, è determinato da Beta, Delta, Pi, ecc. in Scorpione. 
Teen She Yuen, è lo spazio delimitato dal Serpente. 
Teen Chuen, sono le stelle Alfa, Beta, Delta, & c. Persei. La grande stella, è Alfa Persei. 
Shang Ching, A 579 Camelopardalis (Reeves). 
Yuen Wei, una stella del Drago. 
Hwa Kae, una stella in Camelopardalis. 
Keang, non accertato. 
Kow Ching, stella Alfa dell'Orsa Maggiore. 
Teen Hwang Ta Te, è Polaris. 
Sze Foo, quattro piccole stelle vicino al Polo nord celeste. 
Keu Sin, non accertato. 
Kwan So, è la Corona Borealis. 
Teen Ke, Phi e altre piccole stelle di Hercules. 
Ho Keen, y Herculis. Ching, y Serpentis. Tsin, Chi Herculis. 
Lee Sze, è Lambda Ophiuchi e altre stelle vicine. 
Leang, è Delta Ophiuchi. 
Keen Pe, è v in Scorpione. 
Fa, Epsilon, Psi, Omicron Libræ (Reeves), oppure altre stelle in Scorpione (Noel).

Valutazione scientifica:
Non è stato facile accertare esattamente la posizione della cometa dopo che si era gradualmente spostata verso sud. È stato visibile complessivamente per 63 giorni. Il suo corso è andato da Maou a Fang, passando complessivamente 15 asterismi cinesi e poi è scomparso.
Il racconto precedente è tratto dal Supplemento a "Ma Twan Lin" e si deve osservare che nell'originale, per come l'ho scritto, si verifica un errore, l'epoca indicata è Che Ching invece di Che Yuen. 
Che questo sia davvero un errore è dimostrato dal seguente racconto della stessa cometa, come è dato in She Ke
'' Nel terzo anno dell'epoca Che Yuen, la quinta luna, giorno Ting Maou, una cometa era visto nel nord - est. Era come la grande stella di Teen Chuen. Il suo colore era bianco. Era lungo circa 1 cubito. La coda puntava a sud-ovest. È stato complessivamente visibile per 63 giorni. (Il suo corso era) da Maou a Fang. Ha attraversato 15 asterismi e poi scomparve ''.
L'errore è di conseguenza corretto nel testo riportato. Il giorno della prima apparizione della cometa (Ting Maou), che non compare in ‘M. T. L. , è riportato anche in questo estratto dallo She Ke. 
La cometa sembra essere stata osservata con molta attenzione e il suo corso registrato, quasi giorno dopo giorno, fino a quando non si è spostata così a sud da rendere le osservazioni difficili e, di conseguenza, incerte. Va anche notato che la cometa è descritta come passante per 15 asterismi ; vale a dire da Maou (le Pleiadi) a Fang (stelle in Scorpione). Ora, poiché il maggior numero di osservazioni è stato fatto mentre la cometa si trovava nel cerchio dell'apparizione perpetua, dove i gradi sono notevolmente contratti, una tale circostanza potrebbe facilmente verificarsi.

Testimonianze europee:
'' Come in questo anno aparirono in cielo due stelle comete. Nel detto anno, all'entrata di giugno, aparve in cielo la stella comata chiamata Ascone, con grande chioma, cominciandosi quasi a vista sotto la tramontana quasi nella regione del segno del Tauro, durando piu' di IIII mesi atraversando l'emisperio insino al mezzogiorno, e lla' ebbe fine. E poi apresso, inanzi che quella venisse meno, n'aparve un'altra nella regione del segno del Cancro chiamata Rosa, e duro' da due mesi. Queste stelle comate non sono stelle fisse, benche' stelle paiano co' raggi, o chiome, o nubolose; ma dicono i filosofi e astrolagi che ccio' sono vapori secchi, e talori misti, chessi criano entro l'aria del fuoco sotto il cielo della luna per grandi congiunzioni de' corpi celesti, cio' sono le pianete; e sonne di nove maniere, quale per la potenza di Saturno, e quale di Giove o di Marte, e cosi' degli altri, e tali miste di due pianete o piu'. Ma quale si sieno, ciascuna e' segno di futura novita' al secolo, il piu' in male, e talora segno di morte di grandi re e signori, o tramutagioni di regni e di genti, e massimamente nel crimato del pianeto chell'ha criata, dove stende sua signoria; malle piu' significano male, cio' fame e mortalita', e altri grandi accidenti e mutazioni di secoli; e queste pure significarono grandi cose e novita', come leggendo poco apresso si potra' vedere per buono intenditore e discreto ''.
( G. Villani, Nuova Cronica . Firenze, 1348 ).

'' Della cometa la quale apparze nelle parte de Lommardia e della abassazione. Currevano anni Domini MCCCXXXVII, dello mese de agosto, apparze nelle parte de Lommardia una cometa moito splennente e bella e durao die tre. In airo puoi desparze. Questa cometa pareva che fussi una stella lucentissima piu' delle aitre, e estenneva dereto a se' una coma destinta, pezzuta a muodo de una spada, e penneva la ponta sopra de Verona. Questa coma stava da uno delli lati. Non iva ne' su ne' io', ma ritta se stenneva como fossi una fiamma de fuoco. Moito commosse la iente ad ammirazione, que voleva dicere questa novitate. Dice Aristotile, nella Metaora, ca questa non e' verace stella; anche ene una [...] fatta nella sovrana parte de l'airo, e faose de materia umida e calla, la quale salle su e accennese e dura tanto quanto la materia donne se fao. Anche dice ca questa mai non appare, che non significhi novitati granni, spezialmente sopra li principi della terra, e commozioni de reami e morte e caduta de potienti. In bona fe', ca cosi' fu; ca, como questa desparze, cosi' per Lommardia se destese la novella che Padova fu perduta. E si'lla abbero Veneziani e presero drento missore Alberto della Scala de Verona; e fu mannato in Venezia, in presone. Anco sequitao la destruzzione ella ruvina de missore Mastino della Scala, lo quale fu tanto potente e tiranno che se voize fare rege de corona. E puoi perdio onne cosa e venne a convenevile stato. La quale novitate fu per questa via. Po' la morte de missore Cane della Scala remase un sio nepote: missore Mastino abbe nome. Questo missore Mastino della Scala fu delli maiuri tiranni de Lommardia: quello che piu' citate abbe, piu' potenzia, piu' castella, piu' communanze, piu' grannia. Abbe Verona, Vicenza, Trevisi, Padova, Civitale, Crema, Brescia, Reggio, Parma. In Toscana abbe Lucca, la Lunisciana. De XV grosse citate fu signore. Parma venze a forza de guerra ''.
(Anonimo Romano, Cronica - Vita di Cola di Rienzo, 1357-58).

'' Aristotele tiene per impossibile che in un istesso tempo si possa fare et vedere piu di una cometa, et si bene molti credono l'istesso, et si sforzano di provarlo con infinite ragioni nondimeno l'historie affermano il contrario perche' l'anno 1337 per quattro mesi consecutivi fu veduta una grandissima cometa, et finiti che furono li primi due mesi, ne fu veduta un'altra piu' grande in compagnia della prima ''.
( Pisanelli Baldassarre, Della natura, delle cause e de' portenti delle comete, 1572).

Orbita:
La sua orbita è stata calcolata come parabolica, ma le incertezze sui calcoli effettuati secoli dopo da Ichiro Hasegawa hanno minori errori rispetto alle comete osservate precedentemente.
Il passaggio al perielio del 14 giugno è avvenuto a 0,749 UA nei pressi dell'orbita di Venere e solo dopo ha incominciato ad avvicinarsi alla Terra in modo che potesse essere osservata ad occhio nudo sebbene non fosse molto luminosa e spettacolare come altre comete citate in quest'opera.
L'inclinazione dell'orbita risulta di 143.60° ed è quindi retrograda rispetto al moto dei pianeti, l'argomento del perielio è 79,61° , mentre la longitudine del nodo ascendente è 97,61°.
(I parametri orbitali sono stati calcolati da Hasegawa sull'equinozio 1950.0).
I parametri calcolati sono identici alla cometa del 1468, quindi si ritiene che sia il solito oggetto con un periodo di 131 anni.


Grafici dell'orbita - JPL ).
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1468
La C/1468 S1 era una cometa che poteva essere vista ad occhio nudo nel 1468 . 
È annoverata tra le " Grandi Comete " per la sua straordinaria luminosità .

Osservazioni:
La cometa è stata scoperta dagli astronomi cinesi la mattina del 18 settembre 1468 (ora locale). Quattro giorni dopo, la cometa si era spostata a nord-est, era di colore bianco-blu e la sua coda puntava a sud-ovest ed era lunga 30 gradi . In ottobre la cometa è stata osservata nel cielo serale. All'inizio di novembre le dimensioni della cometa sono diminuite leggermente e il 18 novembre è stata osservata per l'ultima volta:
'' Nel 4° anno dell'epoca di Ching-Hwa, durante la nona luna, il giorno di Ke Wei, si vedeva una stella vicino a Sing. Per 5 giorni è andata a nord-est. Il suo involucro luminoso era lungo circa 30 cubiti, e la coda puntava a sud-ovest. Si è trasformato in una cometa. Successivamente è stato visto al mattino, a est. In serata è stato visto nel sud di Shih. È passato attraverso San Kang, Pih Tow, Yaou Kwang e Tseih Kung. Si voltò ed entrò in Teen She Yuen. Ha lasciato Yuen e gradualmente è diminuita. È passata sopra la prima stella a ovest di Teen Ping. Durante l'undicesima luna, il giorno di Kang Shin, è scomparsa ''.
ASTERISMI:
Sing, è determinato da Alfa Hydrae e dintorni. - Shih, è determinato da Alfa, Beta Pegasi, ecc. - Yaou Kwang, è Eta Ursæ Majoris. - Tseih Kung, è Delta, Mu Boötis. - Teen She Yueu, è lospazio delimitato dal Serpente. - Teen Ping, non accertato.

In Giappone la cometa è stata avvistata a est il 21 settembre alle 2 del mattino, con la sua lunga coda di 10° puntata a sud-ovest. Le osservazioni potrebbero essere proseguite fino al 20 ottobre.

In Europa la cometa è stata riportata in un trattato contemporaneo: è apparsa a settembre, ottobre e novembre. Il suo colore era un azzurro pallido, aveva una lunga coda che si alzava costantemente mentre la sua testa era bassa. Da metà a fine settembre era circumpolare , spostandosi attraverso l'Orsa Maggiore . In Inghilterra , la cometa è stata osservata dalla fine di settembre all'inizio di novembre. 
La cometa ha raggiunto una luminosità da 1 a 2 mag il 2 ottobre .

In India è citata nel Rājatarangiṇī, la prima cometa di cui si riferisce appartiene al regno del re Zain-ul-Ᾱbidīn che governò il Kashmir durante il 1420-70 d.C. È considerato uno dei musulmani più illuminati
che ha governato in India. L'apparizione della cometa con una lunga coda, è stato visto come un presagio che preannunciava tempi turbolenti per il re e per il popolo, è descritto da Srīvara nelle ''stanze'' 1.7.10-18 (Kaul 1966, p. 78-79). Nelle prime due strofe si legge così:
'' Ityātankāgamé seturhetuh sarvajanakshayé, athottaradishā rātrau dhūmaketurdrshyata (1.7.10)
dīrghapuchchhochchhalatkantitatketukapatād kālen drughaṇam kshiptam kshayāyev mahīkshitām (1.7.11) ''. 
Dutt (1986, p. 153) condensa la descrizione elaborata in:
 '' Una cometa è stata vista di notte nel nord. La sua lunga coda era di una bellezza splendente. Per un periodo di due mesi la cometa era visibile nel cielo limpido ... La gente ha visto segni di una grave calamità alla nazione… ''. 
Srīvara vede in esso l'ira di Dio che nella forma della coda luminosa ha affondato la sua scimitarra per distruggere i re. Menziona anche le eclissi di Luna e Sole avvenute entro quindici giorni. 
Per aumentare ulteriormente la gravità, il Sole è transitato nel segno successivo su un
giorno infausto (1.7.16). Questo ha spaventato le persone a credere alle circostanze come portenti
di sventura. Il sultano Zain-ul-Ᾱbidīn che affrontò lunghe tribolazioni in vita morì nel 1470.
Secondo Kak (2008), il Rājatarangiṇī identifica questo evento come la cometa C / 1468 S1, l'unica tra le possibili appartenente al regno di Zain-ul-Ᾱbidīn. 
Altrove, la cometa è stata notato il 17,8 settembre nell'Orsa Maggiore da astronomi cinesi e osservato indipendentemente da giapponesi ed europei. 
Entro il 21 settembre, si presentava come un oggetto bianco-blu con una coda di 30°. La cometa è passata vicina alla Terra il 1° ottobre a 0,6691 UA e si è illuminata fino al suo massimo il 2 ottobre quando ha raggiunto una magnitudine visiva mV ~ 1-2. Ha passato il suo perielio il 7 ottobre ed è stata avvistata l'ultima volta il 18 novembre (Kronk 1999). Riguardo alle eclissi sono avvenute anni dopo, ma probabilmente il ricordo e l'apprensione per l'evento hanno portato ad enfatizzare questo racconto, ma possiamo dire con sicurezza che la cometa citata era proprio la C/1468 S1.

Orbita:
Per la cometa è stato possibile determinare solo un'orbita parabolica incerta a causa delle poche osservazioni fatte , risulta  che è inclinata di circa 138° rispetto all'eclittica .  Quindi gira in senso opposto (retrogrado), rispetto al moto dei pianeti, attraverso la sua orbita. 
Il punto dell'orbita più vicino al sole ( perielio ), è stato passato dalla cometa intorno al 7 ottobre 1468, e si trovava a una distanza di circa 127 milioni di km dal Sole, tra l'orbita di Venere e la Terra . 
Il 1° ottobre si era avvicinata alla terra a circa 0,69 UA / 100 milioni di km. 
Intorno al 7 ottobre, si avvicinava a Venere entro circa 92 milioni di km.
Sebbene si sia associata la cometa ad un'altra cometa storica (C / 1337 M1), con un periodo orbitale di circa 131 anni, potrebbe essere che non possa ritornare nel sistema solare interno se non dopo decine o centinaia di migliaia Anni .
Epoca:  16 ottobre 1468 
JD 2.257.524,8)
Tipo di orbitaparabolica
Eccentricità
orbitale
1.0
Distanza del
Perielio
0,850 UA
Inclinazione del piano dell'orbita138°
Data del
Perielio
7 ottobre 1468
Velocità orbitale 
nel perielio
46 km / s
Grafico dell'orbita - JPL ).
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Passaggi successivi e futuri:
Purtroppo non ci sono state osservazioni successive, va detto che le incertezze sui parametri orbitali non permettono di effettuare calcoli precisi atti a prevedere il suo percorso che può essere influenzata sia dai passaggi ravvicinati ai pianeti giganti, e sia da parametri non-gravitazionali dovuti agli effetti dei getti di gas e polveri causati dall'attività cometaria.
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LA COMETA PERDUTA
D/1884 O1 (BARNARD 1) 

La D/1884 O1 (Barnard) era una cometa periodica che non è più stata osservata, e faceva parte della famiglia dinamica delle comete gioviane, più recentemente è stato ipotizzato che possa essere identificata con una recente cometa scoperta, la P/ATLAS 8 di cui si attende il recupero per poter meglio definire i suoi parametri orbitali.

Scoperta:
Edward Emerson Barnard (Nashville, Tennessee) scoprì questa cometa il 16 luglio 1884. Si stava allora muovendo lentamente attraverso la costellazione del Lupo e si trovava a 0,42 UA dalla Terra. 
La cometa è stata descritta come diffusa, con una chioma di 2' di diametro. La magnitudine della scoperta non è stata data, ma probabilmente era di circa +9 o +10.

Osservazioni:
La cometa si è illuminata mentre si dirigeva verso il suo perielio di metà agosto, ma ha anche mostrato una caratteristica particolare, difatti durante le prime due settimane dopo la sua scoperta, gli osservatori hanno notato una completa mancanza di nucleo e condensazione. Alla fine di luglio è stata segnalata per la prima volta una condensazione e, poco dopo, alcuni osservatori hanno notato un debole nucleo simile a una stella. 
A metà agosto la cometa era al suo massimo splendore, con probabili magnitudini da +8 a +8,5. Successivamente, ha iniziato a sbiadire lentamente. Ernst W.L. Tempel (Arcetri, Italia) ha osservato la cometa il 10 agosto e ha riportato qualcosa di nuovo, infatti proprio quando gli osservatori stavano iniziando a vedere un nucleo, Tempel ha descritto la condensazione come doppia, e durante le due settimane successive gli osservatori hanno riferito che la condensazione è diventata più diffusa e alla fine è scomparsa.
La cometa ha dato una nuova svolta agli osservatori intorno a metà settembre, quando W.H. Finlay (Royal Observatory, Città del Capo, Sud Africa) ha riferito che la cometa si è improvvisamente illuminata. La cometa ha continuato a illuminarsi fino alla fine del mese, momento in cui la magnitudine potrebbe aver superato +8.
J.A. Perrotin (Nizza, Francia) ha affermato che un nucleo appuntito era visibile alla fine di settembre e che alti ingrandimenti hanno rivelato uno stretto getto luminoso che si estendeva da esso. Nessun altro evento insolito si è verificato per il resto dell'apparizione della cometa. La sua luminosità è costantemente diminuita nel mese di ottobre e quando è stata vista l'ultima volta il 20 novembre 1884, la magnitudine era probabilmente scesa sotto i +11.

Parametri orbitali:
La prima orbita parabolica è stata calcolata da E. Weiss utilizzando le posizioni del 17, 23 e 26 luglio del 1884, e la data del perielio è stata determinata per il 15,71 agosto 1884. 
La prima orbita ellittica è stata calcolata da A. Berberich utilizzando posizioni che coprono il periodo dal 23 luglio al 12 settembre 1884, e la data del perielio risultante era il 16,98 agosto 1884 e il periodo era di 5,50 anni. Ulteriori orbite sono state calcolate da J. Morrison, Finlay, E. Frisby, H.V. Egbert e A. Berberich durante le settimane, i mesi e gli anni successivi, che hanno stabilito un periodo vicino a 5,4 anni. Berberich ha fornito previsioni per le prossime due apparizioni di questa cometa, prendendo la sua orbita per il 1884, aggiunse semplicemente il periodo di 5,40 anni e determinò le date del perielio del 10,33 gennaio 1890 e inizio maggio del 1895. Berberich notò che il ritorno del 1890 non era favorevole, dato che la cometa era opposta al Sole rispetto alla Terra quando era al perielio, ma che il ritorno del 1895 poteva essere migliore. Durante il 1894, Berberich revisionò la sua ultima previsione e indicò una data del perielio del 3,96 giugno 1895, ma nessuna osservazione è stata ottenuta a nessuno dei due ritorni. Durante il 1979, R.J. Buckley ha utilizzato 179 posizioni ottenute tra il 24 luglio e l'8 novembre, ha applicato le perturbazioni da Venere a Nettuno e ha calcolato una data del perielio per il 16,97 agosto 1884, e un periodo di 5,38 anni. Ha suggerito che il periodo era incerto di 2 o 3 giorni e ha notato che la cometa era stata ben osservata e "inspiegabilmente non vista da allora".

Diagramma orbitale al perielio del 1884 - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1886 K1 (BROOKS 1)

La D/1886 K1 Brooks o cometa Brooks 1, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. ed attualmente è considerata una cometa perduta, a causa della sua orbita che è risultata parecchio incerta.

Scoperta:
L'astronomo William Robert Brooks (Phelps, New York, USA) scoprì questa cometa nel cielo serale il 23,2 maggio 1886, al Red House Observatory, e la descrisse come un punto grande, quasi rotondo e debolmente luminoso con una leggera condensa occasionalmente visibile. Sebbene abbia immediatamente telegrafato un annuncio, ha annotato che la cometa era "sospetta". Brooks ha confermato la sua scoperta il 24,13 maggio 1886.

Osservazioni:
La cometa, al momento della scoperta, era già passata nel punto più vicino alla Terra, ma si stava ancora avvicinando al Sole. Ci sono state numerose osservazioni il 25 maggio:
 - Elia Millosevich (Roma, Italia) ha detto che la cometa era debole e difficile da osservare. 
 - Ernst W.L. Tempel (Arcetri, Italia) ha detto che la cometa assomigliava a una nebulosità rotonda e aveva un diametro di 2 minuti d'arco, con una condensazione maculata.
 - Edward Emerson Barnard (Nashville, Tennessee, USA) ha detto che la cometa era "debole" e piuttosto grande in un rifrattore di 15 cm. 
 - H.A. Kobold (Strasburgo, Francia) ha detto che la cometa era una nebulosità debole e rotonda di circa 1 minuto d'arco di diametro, ed aggiunse che occasionalmente era visibile una condensa puntiforme. 
Il 26 maggio, J. Palisa (Vienna, Austria) l'ha osservata con un rifrattore di 30 cm e ha affermato che la cometa era debole e larga 2 minuti d'arco, ha anche annotato che era molto debole e difficile da vedere nello stesso telescopio il 28 maggio e difficilmente visibile nel rifrattore da 76 cm il 30. Il 31 maggio, F. Gonnessiat (Lione, Francia) l'ha osservata con un rifrattore di 15 cm e ha descritto la cometa come un debole punto luminoso di circa 1 minuto d'arco di diametro, con una condensazione centrale. 
C. Trépied (Algeri, Algeria) vide la cometa con un rifrattore di 50 cm il 2 e 3 giugno 1886 e la descrisse come una nebulosità mal definita, con appena una traccia di condensazione centrale. 
Palisa ha osservato la cometa con il rifrattore da 69 cm e l'ha descritta come estremamente debole il 3 giugno. È interessante notare che Barnard ha continuato le sue osservazioni con telescopi più piccoli di Palisa, e l'ha osservata con un rifrattore da 15 cm il 25 giugno e ha scritto: "Non molto debole". Il 29 giugno, Barnard la osservò con un rifrattore da 13 cm e disse che la cometa era ''piuttosto debole''.
La cometa è stata rilevata l'ultima volta durante i primi giorni di luglio. Barnard la descrisse come non molto debole e ancora grande in un rifrattore da 13 cm il 2 luglio. Le ultime osservazioni di questa cometa sono state ottenute da H.C. Russell (Sydney Observatory, Australia) il 3,46 luglio, da Tempel il 3,89 luglio e da astronomi a Nizza il 3,90 luglio 1886, Russell ha semplicemente descritto la cometa come "molto debole".

Parametri orbitali:
L'attuale orbita reale non è conosciuta in quanto l'ultima osservazione di questa cometa risale alla fine del XIX secolo, inoltre l'intero arco osservativo di questa cometa, dalla scoperta all'ultima osservazione, si estende a poco più di un mese, un arco temporale troppo breve per ricavare un'orbita veramente accurata.
La prima orbita parabolica fu calcolata da S. Oppenheim utilizzando le posizioni del 25, 28 e 30 maggio 1886, e la data del perielio risultante fu il 3,37 giugno 1886. Mentre H. Oppenheim ha preso le posizioni dal 26, 28 e 31 maggio e ha dato una data di perielio del 2,27 giugno 1886. La prima orbita ellittica fu calcolata da S. Oppenheim, usando le posizioni ottenute fino al 1 luglio, ed ha rivelato una data del perielio del 7,28 giugno 1886 e un periodo di 9,05 anni. J.R. Hind ha usato un insieme simile di posizioni poco tempo dopo e ha determinato una data di perielio del 7,07 giugno 1886 e un periodo di 6.30 anni. L'orbita più recente è stata calcolata da R.J. Buckley (1979), che utilizzando 39 posizioni che coprono l'intero periodo di visibilità, ha trovato un periodo di 5,44 anni, ma ha notato che le posizioni erano mal distribuite lungo l'arco di osservazione relativamente breve, creando così una probabile incertezza di 1-2 mesi.

Diagramma orbitale molto incerto - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1895 Q1 (SWIFT 1)

La D/1895 Q1 (Swift) era una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, ma la cometa non è stata riosservata a nessuno dei successivi passaggi al perielio ed è pertanto considerata una cometa perduta, anche a causa delle elevate incertezze dei suoi parametri orbitali, che non hanno permesso di prevedere il suo percorso futuro.

Scoperta:
Lewis Swift (Lowe Observatory, California, USA) scoprì questa cometa nei Pesci il 21,42 agosto 1895, la descrisse come debole e rotonda, con una condensazione centrale in un ansa ellittica. È interessante notare che Swift ha trovato la cometa mentre cercava di assicurarsi una posizione più precisa per l'ultima nebulosa che aveva scoperto all'Osservatorio Warner (Rochester, New York, USA). Dopo aver posizionato il rifrattore da 41 cm sulla posizione della nebulosa, Swift ha guardato attraverso e ha immediatamente notato "una bella cometa invece della nebulosa prevista". Edward Emerson Barnard (Lick Observatory, California, USA) ha confermato la scoperta il 22,31 agosto 1895.

Osservazioni:
Questa cometa è stata scoperta il giorno in cui ha superato il perielio e si avvicinavala punto più vicino alla Terra (0,35 UA) il 31 agosto. Pertanto, non molto tempo dopo che gli astronomi hanno iniziato a osservare questa cometa, aveva iniziato a svanire, tuttavia, gli astronomi riuscirono comunque a tenere sotto osservazione la cometa per oltre cinque mesi, fino al 6 febbraio. Le stime di magnitudo non erano molto comuni, con solo J. Holetschek (Vienna, Austria) e P. Chofardet (Besançon, Francia) che fornivano stime per questa cometa Holetschek ha indicato la magnitudine di +11 il 24 e 27 agosto e +12 il 30 agosto. Chofardet ha indicato la magnitudine +13 durante il periodo dal 24 al 29 settembre. Dopo settembre, tutte le ulteriori indicazioni della luminosità della cometa erano semplicemente descrittive e furono realizzate con rifrattori i cui obiettivi andavano da 25 cm a 51 cm. Quest'ultima informazione del telescopio è importante perché vi è un'indicazione che la cometa era più luminosa di quanto indicato dalle stime di cui sopra. Durante il periodo compreso tra agosto e novembre, gli osservatori riportavano un diametro della chioma di 1-2 minuti d'arco, tranne in due occasioni, il 25 agosto G. Le Cadet (Lyon, Francia) ha dichiarato che la chioma era larga 5' nel rifrattore da 32 cm e il 15 novembre H.A. Howe (Osservatorio di Chamberlin, Colorado, USA) ha notato una chioma "molto tenue" di 9 minuti d'arco di diametro nel rifrattore da 51 cm, e ciò che questo indica è che c'era di più in questa cometa di quello che la maggior parte delle persone vedeva, quindi la cometa era apparentemente un oggetto molto diffuso, e tali oggetti non sono adatti per grandi rifrattori. Un'altra indicazione che la cometa era più luminosa e non adatta ai grandi telescopi è arrivata poco dopo la metà di settembre, quando Le Cadet ha visto la cometa con visione distolta in un rifrattore da 32 cm il 19 settembre, mentre W.H. Robinson (Radcliffe Observatory, Oxford, Inghilterra) ha notato che era estremamente debole in un rifrattore da 25 cm il 20 settembre. È interessante notare che durante il periodo dal 18 al 20 settembre Vincenzo Cerulli (Teramo, Italia) ha notato che era visibile in un cercatore di 6 cm. Howe è stato l'unico osservatore a fornire descrizioni fisiche nel mese di dicembre, usando ancora il rifrattore da 51 cm, ha detto che la cometa è stata quasi oscurata dalla luce della luna il 5 dicembre, era molto difficile da vedere nei cieli bui il 10, e "non eccessivamente difficile" da vedere il 20. Sebbene Howe abbia affermato che la cometa dovrebbe essere facilmente seguita nel mese di gennaio, il maltempo o le cattive condizioni del cielo gli hanno impedito di continuare le osservazioni. 
La cometa è stata vista l'ultima volta al Lick Observatory, quando la posizione è stata misurata da W.J. Hussey il 6,14 febbraio, e da W.W. Campbell il 6.19 febbraio del 1896.

Parametri orbitali:
La prima orbita parabolica è stata calcolata da W.J. Hussey utilizzando le posizioni ottenute dal 22 al 24 agosto 1895, e la data del perielio risultante era il 5,70 ottobre 1895. L'orbita è stata poi affinata all'aumentare dell'arco di osservazione, con A. Berberich e L. Boss che hanno utilizzato indipendentemente tre posizioni ottenute tra il 22 e il 25 agosto e hanno determinato le date del perielio rispettivamente per il 3,83 settembre e per il 25,04 agosto del 1895. 
La prima orbita ellittica è stata calcolata da Berberich utilizzando le posizioni ottenute durante il periodo dal 22 al 28 agosto, ed ha determinato la data del perielio per il 25,96 agosto con il periodo di 3,22 anni, ma ha poi affermato che gli elementi sono ancora alquanto incerti e che il periodo probabile sarebbe probabilmente di 5 o 6 anni. Berberich ha rivisto i suoi calcoli quasi 10 giorni dopo, ed in tale occasione ha aggiunto posizioni del periodo dal 22 agosto al 16 settembre, e ha determinato la data del perielio per il 21,35 agosto 1895, e il periodo in 7,06 anni. Ulteriori orbite furono calcolate da L. Schulhof, durante il 1895, e H.R. Morgan, durante il 1898, che modificarono leggermente la data del perielio al 21,3 agosto 1895 e il periodo a 7,2 anni, ma nonostante diverse previsioni successive, la cometa non è mai stata recuperata. L'ultima rideterminazione dell'orbita del 1895 è stata calcolata da N.A. Belyaev e O.J. Stal'bovskij nel 1972.

Diagramma orbitale - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1918 W1 (SCHORR) 

La cometa Schorr, formalmente denominata D/1918 W1 Schorr era una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Dopo la sua scoperta fu osservata per soli 39 giorni e con un arco osservativo così limitato è probabile che l'orbita calcolata non sia esatta, questo fatto spiegherebbe il perché non sia stata più osservata da allora tanto da farla considerare una cometa perduta.

Scoperta:
Nel tentativo di fotografare il pianeta minore 232 Russia, Richard Reinhard Emil Schorr (Osservatorio di Amburgo, Bergedorf, Germania) scoprì questa cometa su una lastra esposta con un riflettore da 100 cm il 23,82 novembre 1918. La cometa è stata confermata su un'altra lastra fotografica esposta con lo stesso telescopio il 24,81 novembre. È stata descritta di magnitudine +14,0, con una chioma di 30 secondi d'arco in entrambe le date.

Osservazioni:
La cometa aveva superato il perielio quasi due mesi prima ed era passata nel punto più vicino alla Terra una settimana prima della scoperta. M.F.J.C. Wolf (Osservatorio di Königstuhl, Heidelberg, Germania) ha stimato la magnitudine in +14,0 il 30 novembre 1918. Il 1° dicembre, E.E. Barnard (Osservatorio di Yerkes, Wisconsin, USA) ha stimato la magnitudine in +15 e ha affermato che la chioma era larga 1 minuto d'arco. Barnard ha anche indicato la magnitudine in +15 / +15,5 il 4 e in +16 il 6 dicembre. Nella prima data, ha notato che la chioma era larga 1 minuto d'arco e mostrava pochissima condensa. Il 7 dicembre, H.C. Wilson (Goodsell Observatory, Carleton College, Minnesota, USA) ha affermato che la cometa inizialmente non era visibile nel rifrattore di 41 cm, ma alla fine l'ha intravista "dopo un'osservazione prolungata e una visione distolta", ed ha detto che era larga 30 secondi d'arco, ma non ha visto alcun nucleo. Per l'8 dicembre, Barnard ha scritto, "Eccessivamente debole in cielo cattivo". Il 21, 24 e 26 dicembre Schorr ha stimato la magnitudine a +15,0. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 31,97 dicembre 1918, quando Schorr ha fornito una stima di +15,0 mag.

Bibliografia:
 - New Comet (Schorr), Popular Astronomy, vol. 27, n. 1, pag. 56, gennaio 1919.
 - Elis Strömgren, Schorr's Comet, Harvard College Observatory Bulletin n. 673, pag, 1, novembre 1918.
 - Edward Emerson Barnard, Observations of comet 1918d, Astronomical Journal, vol. 32, n. 752, pag. 58-59, giugno 1919.

Parametri orbitali:
La prima orbita è stata calcolata da S.E. Strömgren utilizzando le posizioni fino al 30 novembre, era un'orbita parabolica con una data del perielio all'8,41 agosto 1918. Un paio di giorni dopo, H.M. Jeffers calcolò la prima orbita ellittica utilizzando le posizioni fino al 1° dicembre, ed il risultato fu una data del perielio dell'8,79 ottobre 1918 con un periodo di 6,71 anni. Durante le due settimane successive, Jeffers determinò la data del perielio per il 16,94 ottobre e il periodo di 5.86 anni, mentre J. Braae e J. Fischer-Petersen determinarono la data del perielio il 28,08 settembre e il periodo in 6.73 anni.
Le orbite che utilizzavano posizioni che coprivano l'intero periodo di visibilità sono state calcolate da Jeffers (1919), J. Larink (1925, 1926), C. de Vegt, L. Kohoutek e Brian G. Marsden (1982), S. Nakano (2001), e K. Kinoshita (2003). Jeffers ha determinato la data del perielio per il 30,67 settembre e il periodo di 6,68 anni. Larink ha determinato la data del perielio per il 29,10 settembre e il periodo in 6,71 anni. De Vegt, Kohoutek e Marsden hanno rimisurato le lastre fotografiche ottenute nel 1918, ed hanno determinato la data del perielio al 30,25 settembre e il periodo in 6,67 anni. Usando le posizioni rimisurate, Nakano ha dato la data del perielio al 30,14 settembre e il periodo in 6,67 anni, mentre Kinoshita ha dato la data al perielio al 30,24 settembre e il periodo in 6,67 anni. NK 1055 .

Diagramma orbitale - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1952 B1 (HARRINGTON-WILSON)

La cometa Harrington-Wilson, formalmente D/1952 B1 (Harrington-Wilson), è una cometa periodica, che attualmente è considerata una cometa perduta in quanto è stata osservata solo durante un mese dopo la sua scoperta, e poi non si è riusciti ad osservarla ai seguenti passaggi al perielio alcuni dei quali si ipotizzava che presentassero condizioni favorevoli alla sua riscoperta.

Scoperta:
Robert George Harrington e Albert George Wilson (Palomar Observatory, California, USA) hanno scoperto questa cometa utilizzando il telescopio Schmidt da 122 cm durante il corso della National Geographic Society-Palomar Observatory Sky Survey. Apparve per la prima volta su una lastra esposta il 30,45 gennaio 1952, e ne hanno stimato la magnitudine in +15, descrivendo la cometa come diffusa, con una coda lunga meno di un grado. Gli scopritori hanno confermato la cometa su una lastra esposta il 4,43 febbraio.

Osservazioni:
Il 16 e 17 febbraio, Harrington e Wilson hanno fotografato la cometa usando lo Schmidt da 122 cm, e la cometa è stata descritta come ben definita, con una magnitudine di circa +15. Il 17-19 febbraio, D.J. Martinoff (Osservatorio Engelhardt, Kazan, Russia) ha fotografato la cometa usando lo Schmidt da 38 cm e ha indicato la magnitudine come "un po' più debole di " +15. Il 19 febbraio, L.E. Cunningham (Mount Wilson, California, USA) ha ottenuto un'esposizione di 6 minuti della posizione prevista della cometa utilizzando il riflettore da 152 cm e ha trovato "immagini molto deboli e diffuse vicino a una stella luminosa". Il 21 febbraio, Cunningham ha ottenuto un paio di esposizioni di 9 minuti della cometa utilizzando il riflettore da 254 cm e l'ha osservata visivamente con lo stesso strumento. Visivamente, ha detto che la cometa era vicina al limite di visibilità e ha dato una magnitudine di +15,8. L'esposizione fotografica finale per consentire la misurazione di una posizione precisa è stata effettuata da Cunningham il 25,39 febbraio. George van Biesbroeck (Yerkes Observatory, Wisconsin, USA) ha ottenuto fotografie della posizione della cometa utilizzando il riflettore di 61 cm il 25 marzo, ma non è stata trovata alcuna traccia della cometa, anche se sono state registrate stelle fino alla magnitudine di +18. Sfortunatamente, Cunningham non è stato in grado di raggiungere il Monte Wilson a causa della neve alta. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 16 e 19 aprile, quando Harrington e Wilson l'hanno fotografata usando il telescopio Schmidt da 122 cm, ed hanno stimato la magnitudine come +19 / +20. Secondo Cunningham, la nebulosità era allora così diffusa "che le posizioni precise saranno difficili o impossibili da misurare".

Parametri orbitali:
La prima orbita ellittica è stata calcolata da Leland E. Cunningham e rappresentava sei posizioni nell'arco di 22 giorni, e ha fornito la data del perielio per il 30,37 ottobre 1951 e il periodo come 6,38 anni. Le orbite successive hanno utilizzato sette posizioni che coprono il periodo dal 30 gennaio al 25 febbraio del 1952, così come le perturbazioni planetarie. Brian Geoffrey Marsden (1979) ha indicato la data del perielio per il 30,41 ottobre e il periodo come 6,36 anni. Syuichi Nakano (2002) ha indicato la data del perielio per il 30,36 ottobre e il periodo come 6.35 anni. Kazuo Kinoshita (2003) ha indicato la data del perielio al 30,37 ottobre e il periodo come 6.35 anni. P. Rocher (1995) ha indicato la data del perielio al 30,37 ottobre e il periodo come 6.35 anni. Le incertezze sui parametri sono abbastanza importanti, tanto che qualsiasi influenza gravitazionale subita dalla cometa, può aver prodotto risultati completamente diversi tra loro.

Diagramma orbitale - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1977 C1 (SKIFF-KOSAI)

La D/1977 C1 (Skiff-Kosai), anche indicata semplicemente come cometa Skiff-Kosai, è una cometa periodica, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC) e fa pure parte della famiglia di comete quasi-Hilda (QHC). La cometa viene considerata perduta in quanto non si è più riusciti a riosservarla ai passaggi al perielio successivi alla sua scoperta.

Scoperta & Osservazioni:
E. Bowell (Lowell Observatory), riportò la scoperta nel 1986, da parte di Brian A. Skiff di una cometa nel corso della UK-Caltech Asteroid Survey extension, su una lastra fotografica ripresa da Chales Thomas Kowal con il telescopio Schmidt da 1,2m a Mt. Palomar il 13 febbraio 1977. La cometa è stata collegata da Brian Geoffrey Marsden come identica a un oggetto scoperto da Hiroki Kosai con il telescopio Schmidt da 1,0m a Kiso, e per il quali le posizioni sono state pubblicate da Kosai e K. Hurukawa sulla MPC 5587 con la denominazione 1977 DV3. Kosai nel 1986 confermò la natura cometaria dell'oggetto trovando un'immagine su un'altra esposizione fatta sempre a Kiso, circa un mese dopo. La cometa era fortemente condensata, ma aveva una leggera chioma. 
È sicuramente di breve periodo e fu quindi designata 1976 XVI, ma l'incertezza nel suo periodo, va da una a 2 settimane circa. È stata osservata per un solo 27 giorni tra il 13 febbraio e il 12 marzo del 1977, e da allora non è più stata vista. IAUC 4250 .

Parametri orbitali:
Vi forniamo i parametri calcolati da Kinoshita, che sul suo sito prevede ben tre evoluzioni orbitali che a lungo andare forniscono errori di anni, in quelli del JPL, per il periodo di rivoluzione, si da un errore di circa +/- 13 giorni.

DATI dai calcoli di Kazuo Kinoshita:

D/1977 C1 (Skiff-Kosai)
Epoca 1976 Agosto 10.0 TT = JDT 2443000.5
T 1976 Agosto 3.86812 TT                        da Kinoshita
q   2.8496144 UA           (2000.0)           P               Q
n   0.1306422      Peri.   26.52013     -0.29651213     -0.95343693
a   3.8466304 UA   Nodo    80.76937     +0.86600431     -0.29275810  
e   0.2591920      Incl.    3.20143     +0.40263767     -0.07246177
P   7.54 anni 
da 8 osservazioni nel 1977 dal 13 Febbraio al 12 Marzo, residuo medio 0".30.
Residui in secondi d'arco: 
770213 675  0.1-  0.2-    770218 381  0.7+  0.3+    770312 381  0.2-  0.5+    
770213 675  0.0   0.2+    770219 381  0.5-  0.0     770312 381  0.2+  0.5-    
770218 381  0.1-  0.0     770219 381  0.0   0.3-
Diagramma orbitale al passaggio al perielio del 1976 - JPL ).
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LA COMETA PERDUTA
D/1978 R1 (HANEDA-CAMPOS) 

La cometa Haneda-Campos, formalmente D/1978 R1 (Haneda-Campos), era una piccola e debole cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), e ad oggi è una cometa perduta dato che non è stata riosservata negli ultimi passaggi al perielio.
Alcuni astronomi ritengono che la cometa possa essere il corpo progenitore dello sciame meteorico delle Capricornidi di ottobre.

Scoperta:
Toshio Haneda (Haranomachi, Fukushima, Giappone) ha scoperto questa cometa con un rifrattore da 8,5 cm l'1,52 settembre 1978, e la descrisse come diffusa, con una condensazione, e di circa magnitudine +10. José da Silva Campos (Durban, Sud Africa) scoprì indipendentemente questa cometa l'1,88 settembre 1978, e descrisse la cometa come diffusa, con una condensazione, e di magnitudine circa +9. IAUC 3259 .

Osservazioni:
La prima immagine di pre-scoperta è stata riportata da Arie J.B. Verveer (Osservatorio di Perth), che ha trovato la cometa su una lastra esposta l'11,70 agosto, stimandone la magnitudine come +11 e ha descritto la cometa come diffusa, con condensazione, ma senza coda. Ulteriori immagini sono state trovate da Eleonor Helin e S.J. Bus (Palomar Mountain Observatory su una lastra esposta il 10,33 agosto, e da G. Pizarro (European Southern Observatory) su una lastra esposta il 9,15 agosto. Helin e Bus hanno stimato la magnitudine come +13 / +14 , mentre Pizarro l'ha stimata in +11. [Link-PDF] .


La cometa era al massimo della sua luminosità nel periodo della sua scoperta visiva, con diversi osservatori che hanno riportato una magnitudine totale nell'intervallo tra +9 e +10, durante la prima settimana di settembre. Con la cometa che è passata nel punto più vicino alla Terra a 0,1540 UA, il 9 settembre 1978, questa apparizione è stata eccezionale e ha indicato che la cometa era un oggetto intrinsecamente debole. Gli osservatori hanno continuato a descrivere la cometa come diffusa, con una condensazione per gran parte di settembre, anche se le descrizioni sono cambiate verso la fine del mese. Il 24 settembre, gli astronomi della stazione astronomica Cerro El Roble dell'Università del Cile hanno fotografato la cometa, e l'hanno descritta come un'immagine nebulosa di circa 4 secondi d'arco con un'ampia coda che si estendeva per 20 secondi d'arco verso nord-nordest.
La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 29,22 novembre 1978, quando gli astronomi della stazione Agassiz dell'Osservatorio dell'Harvard College l'hanno fotografata, e la sua magnitudine nucleare è stata stimata in +18.
Sono state fatte previsioni per i ritorni del 1984-1985 e del 1991, ma non è stata trovata alcuna traccia della cometa. Altre previsioni da Syuichi NakanoNK 779 (per il 2004) - NK 4292 (per il 17 aprile 2023). Dal sito di Seiichi Yoshida[Index Link] .

Ipotesi di recupero:
La curva di luce degli anni '70 del XX secolo sembra suggerire che abbia subito un fenomeno esplosivo-eruttivo quando è stata scoperta, il che probabilmente significa che la cometa non è andata perduta, ma è sempre stata troppo debole per essere recuperata nei successivi ritorni da allora. Con queste considerazioni, si può dire che la possibilità migliore sarà nel 2029 quando dovrebbe passare piuttosto vicino alla Terra come aveva fatto nel 1978.

Parametri orbitali:
Le primissime orbite calcolate per questa cometa erano ellittiche, e apparvero sulla IAUC 3260 (del 6 settembre 1978, vedi sopra). Sono state calcolate indipendentemente da M.P. Candy e Brian Geoffrey Marsden. Candy ha utilizzato 6 posizioni ottenute tra il 2 e il 4 settembre e ha determinato la data del perielio per il 9,43 ottobre 1978, la distanza del perielio come 1,100 UA e il periodo orbitale come 4,95 anni. Marsden ha utilizzato 9 posizioni ottenute tra il 2 e il 5 settembre. La data del perielio è stata determinata come 9,48 ottobre 1978, la distanza del perielio era 1,103 UA e il periodo orbitale era di 5,84 anni. Marsden ha affermato che questa orbita suggeriva che la cometa si fosse avvicinata a Giove nel 1969. L'annuncio delle immagini precedenti alla scoperta ha consentito a Marsden di calcolare un'orbita rivista il 19 settembre, utilizzando 14 posizioni ottenute tra il 10 agosto e il 12 settembre, Marsden ha determinato la data del perielio per il 9,49 ottobre 1978, la distanza del perielio come 1,102 UA, e il periodo orbitale era di 5,99 anni. Marsden commentò che questa orbita indicava che la cometa era passata a 0,3-0,4 UA da Giove nel 1957 e nel 1969.
Marsden ha rivisto i suoi calcoli orbitali durante il gennaio del 1979, utilizzando 24 posizioni ottenute dal 9 agosto 1978 all'8 novembre 1978, e la data del perielio risultante era il 9,50 ottobre 1978, la distanza del perielio era 1,101 UA e il periodo orbitale era di 5,97 anni.

Diagramma orbitale - JPL ).
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LA COMETA DISGREGATA
P/2013 R3 (Catalina-PANSTARRS)

P/2013 R3 Catalina-PANSTARRS è attualmente catalogata come una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete della fascia principale (MBC). 
Questo oggetto celeste è stato scoperto il 15 settembre 2013.

Parametri orbitali:
Semiasse maggiore3,032963 UA
Perielio2,2002419 UA
Afelio3,866 UA
Periodo orbitale5,28 anni
Inclinazione orbitale0,86536°
Eccentricità0,2745570
Longitudine del
nodo ascendente
342,02406°
Argomento del perielio11,10834°

Il primo osservato:
Questo oggetto della fascia principale degli asteroidi, ha cominciato a disgregarsi tra il febbraio e il settembre 2013, ossia prima della sua scoperta, e sono stati scoperti 13 frammenti, il più grande dei quali di circa 200 metri di diametro. 
Probabilmente esistono parecchi altri frammenti la cui scoperta non è avvenuta a causa della grandezza limitata degli strumenti usati per studiarlo. Il nucleo dovrebbe essere stato costituito da un asteroide di tipo C. 
Studi più recenti indicano che il nucleo era costituito di un riaggregato di materiali che ha cominciato a disgregarsi nell'agosto 2013, circa un mese prima della scoperta.

Origine:
L'orbita di P / 2013 R3 mostra che è un cosiddetto asteroide della cintura principale, il che significa che orbita insieme a milioni di altri asteroidi in un anello tra Marte e Giove. L'asteroide ha la designazione di una cometa - P / 2013 R3 - perché è stato scoperto che espelleva polvere come una cometa. Jewitt e i suoi collaboratori hanno usato i telescopi Keck da 10 m nelle Hawaii per ottenere immagini di follow-up di P / 2013 R3. Il team è stato sorpreso di scoprire che l'asteroide era composto da più pezzi. Gli astronomi ad oggi hanno visto altri asteroidi della cintura principale rompersi o subire impatti, come SCHEILA o GAULT, e alcune ricerche suggeriscono che altri asteroidi potrebbero essersi frammentati milioni o miliardi di anni fa, dando vita ad alcune famiglie asteroidali oggi note.

Dalle osservazioni di questo oggetto, abbiamo trovato solo frammenti di dimensioni superiori da 100 a 200 m di raggio (albedo geometrico 0,05 assunto). Combinati assieme, i vari componenti di P/2013 R3 formerebbero un singolo corpo sferico con diametro di 800 m, che è la nostra migliore stima della dimensione del oggetto progenitore. (vedi schema sotto).


Dispersioni dei vari componenti, in nero sulle frecce le velocità di separazione, in rosso dentro i cerchi il giorno da inizio anno in cui è avvenuta la disgregazione dei vari frammenti ).

Cause:
Gli astronomi ipotizzano che P / 2013 R3 potrebbe essersi frammentato non a causa di una collisione con un altro asteroide - gli asteroidi sono in realtà ampiamente separati l'uno dall'altro, contrariamente a quanto mostrato nei famosi film di Hollywood - ma piuttosto a causa degli effetti della luce solare. 

La pressione della luce solare è straordinariamente debole, quindi è sorprendente pensare che possa rompere un asteroide ma la luce del sole esercita comunque una forza sulla superficie dell'asteroide. 
Se la risultante di questa forza non passa attraverso il centro di massa dell'asteroide, l'asteroide può iniziare a girare. Nel corso di milioni di anni, la velocità di rotazione dell'asteroide aumenta fino a quando l'accelerazione centripeta sulla superficie dell'asteroide supera l'accelerazione gravitazionale che tiene insieme l'asteroide.


Le osservazioni sulla disintegrazione di P / 2013 R3 sono importanti per rivelare come la luce solare può influenzare la dinamica degli asteroidi. I teorici hanno predetto la rottura degli asteroidi a causa della forza indotta dalla luce, ma la effettiva disintegrazione non era mai stata vista prima. 
La frammentazione di P / 2013 R3 è un test su come l'effetto cumulativo della luce solare, nel corso di milioni di anni, possa distruggere un asteroide roccioso, in specialmodo i riaggregati da precedenti eventi distruttivi.

Evoluzione osservativa:
 ( Il distacco dei primi frammenti, SOPRA e SOTTO ).

 ( Quadro di insieme di tutti i vari frammenti nella loro evoluzione dispersiva ).

 ( Evoluzione dispersiva e successiva disgregazione del frammento A ).

 ( SOPRA - Evoluzione dispersiva e successiva disgregazione del frammento B e SOTTO evoluzione della luminosità ).

Evoluzione dispersiva e successiva disgregazione del frammento C ).

LINK-(PDF) : https://arxiv.org/pdf/1703.09668.pdf
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SCHEDE DELLE COMETE NON-RECUPERATE:
(in ordine cronologico di scoperta, 37 comete non-recuperate fino al 2022).
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C/1921 H1 (DUBIAGO)

La cometa Dubiago, formalmente C/1921 H1 (Dubiago), era conosciuta all'epoca come 1921c oppure 1921 I, è una cometa periodica, che ha avuto vicende alquanto ingarbugliate a cominciare dal nome, riportato generalmente in italiano come Dubiago, mentre secondo altre translitterazioni è scritto anche come Dubjago o Dubyago. Inizialmente la scoperta della cometa, effettuata dall'osservatorio di Kazan, fu attribuita a Dmitrij Ivanovič Dubjago, in seguito fu chiarito che lo scopritore era in realtà suo figlio Aleksandr Dmitrievič Dubjago.
La sua scoperta è avvenuta il 24 aprile 1921 ma l'annuncio è stato dato solo il 14 maggio seguente, questo fatto di per sé non avrebbe importanza se non fosse che la cometa è diminuita rapidamente di luminosità, impedendo così di essere osservata per un più ampio arco temporale, che sarebbe stato necessario per determinare senza ambiguità la sua orbita.
A causa delle poche posizioni ricavate dall'esiguo numero di osservazioni che poterono essere fatte, l'orbita di questa cometa certamente ellittica, è mal conosciuta: 
Secondo il CBAT il suo periodo è di 62,3 anni, secondo Syuichi Nakano, sulla nota NK 348 è di 61,1 anni, di 70,73 anni per il JPL, e secondo la NASA è di 22,0 anni.
Essendo trascorso ognuno di questi periodi senza che la cometa sia stata riosservata la si può considerare attualmente una cometa perduta.
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P/1996 R2 (LAGERKVIST 1)

La cometa P/1996 R2 (Lagerkvist), è una piccola e debole cometa periodica che al suo primo ritorno non era stata recuperata, e nemmeno ai successivi, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 7,36 anni.
Questa cometa di 17a magnitudine, è stata scoperta su una fotografia da Claes Ingvar Lagerkvist
I calcoli di Kazuo Kinoshita hanno rivelato che è passata estremamente vicina a Giove nel 1987, fino a 0,0057 UA, e ciò ha ridotto drasticamente la distanza del perielio da circa 5,5 UA fino a circa 2,6 UA. 
Quando si è avvicinata al Sole per la prima volta nel 1996, si è temporaneamente illuminata. fino a +16,5 mag in una insolita esplosione che le ha permesso di essere scoperta, tuttavia, ritornò rapidamente allo stato originale estremamente debole, più debole di +20 mag.
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P/1998 VS24 (LINEAR 2)

La cometa P/1998 VS24 (LINEAR), è una cometa periodica che non è stata recuperata nei successivi ritorni, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 9,56 anni.
Inizialmente fu ritenuto un asteroide apparentemente insignificante scoperto dal programma LINEAR il 10 novembre 1998, che Gareth V. Williams ha identificato con serie di osservazioni isolate da Visnjan il 24, 28 ottobre, e il 26 novembre 1998, e quindi l'orbita risultante aveva una forma cometaria, con un periodo di circa 9,6 anni, inoltre, riconobbe che l'oggetto aveva effettuato un passaggio estremamente ravvicinato a meno di 0,01 UA da Giove nell'ottobre 1971, con ulteriori avvicinamenti a 0,5-0,7 UA sia nel 1983 che nel 1995.
Dopo il posizionamento dell'oggetto nella pagina di conferma NEO, le osservazioni durante il 18,9 e il 19,3 dicembre 1998 UT sono state riportate da J. Ticha e M. Tichy (Klet), P. Pravec (Ondrejov), W.B. Offutt (Cloudcroft) e G.C.L. Aikman (Victoria), la maggior parte dei quali sottolineava che l'oggetto sembra effettivamente avere l'aspetto di una cometa. Offutt, utilizzando un Ritchey-Chretien da 0,6m-f/7, nota specificamente: 
  • "Chioma debole, alquanto asimmetrica che si estende circa 6" a nord, 9" a est, 14" a sud e 9" a ovest della condensazione centrale, che è essa stessa priva di caratteristiche, avendo un 'diametro' di circa 5" (da due a tre volte l'estensione delle immagini di stelle vicine aventi un picco di intensità simile) e un notevole allungamento nella direzione nord-sud".
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P/1999 RO28 (LONEOS 1)

La cometa P/1999 RO28 (LONEOS), è una cometa periodica che non è stata recuperata negli attesi successivi ritorni, e che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 6,62 anni.
Questa cometa fu scoperta dalla squadra del programma di ricerca LONEOS il 7,33 settembre 1999 UT, in seguito C. Hergenrother (Lunar and Planetary Laboratory), ha riferito che un'immagine CCD ripresa dal riflettore da 2,3m dell'Osservatorio Steward il 13 settembre 1999, mostrava una condensazione stellare con una debole coda di 20" in PA 310 gradi. M. Tichy e J. Ticha (Klet Observatory), successivamente riferirono una debole chioma di diametro 8" e 7" sulle immagini scattate l'8.93 e 10.02 settembre 1999 UT, rispettivamente. Le osservazioni di James Vernon Scotti con il telescopio Spacewatch a Kitt Peak il 15,4 settembre 1999, hanno mostrato un diametro della chioma di 9" (m_1 = 18.6-18.7, m_2 = 20.6-21.0) e una coda di 0'.72 in PA 308 gradi.
La P/1999 RO28 è intrinsecamente molto debole, quindi, anche se non è stata vista per un po', si potrebbe sostenere che ciò sia dovuto al fatto che era troppo debole per essere recuperata. Con la crescente sensibilità delle indagini, è meno probabile che questo sia un fattore determinante, ma tuttavia l'orbita poco conosciuta diventa sempre più un problema.
Le sue ultime 3 opposizioni sono state orribili:
  •  - 2006 - La cometa non si è mai avvicinata alla Terra a meno di 2 UA, ed è rimasta con un'elongazione di soli 20-30 gradi per tutta l'apparizione utile, con un picco ipotizzato intorno alla magnitudine +23;
  •  - 2012 - La cometa è scesa sotto i 90 gradi di elongazione nel settembre 2012, a quel punto era ancora più debole della magnitudine +23. Anche se "avrebbe dovuto" raggiungere il picco intorno alla magnitudine +22, ma ciò avvenne quando si trovava a soli 50 gradi dal Sole;
  •  - 2019 - Un'altra apparizione a bassa elongazione, in cui la cometa è rimasta a circa 50 gradi dal Sole per tutta la durata della sua visita. Un altro picco ipotizzato di circa +22 mag.
Quella del 2025 sarebbe la prossima apparizione “buona”, in cui potrebbe raggiungere il picco intorno alla magnitudine +20, vicina ai 90 gradi di elongazione dal Sole. Ma a questo punto, un quarto di secolo di mancati recuperi significa che è andata quasi perduta, e l’incertezza è di quasi 1 grado per tutto il tempo. Il fatto che non sia stata trovata per 3 perieli consecutivi, dimostra solo quanto sia assolutamente debole questa cometa, non necessariamente che sia irrecuperabile o probabilmente distrutta.
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P/1999 XN120 (CATALINA 2)

La cometa P/1999 XN120 (Catalina), è una cometa periodica che non è stata recuperata nei 2 successivi ritorni previsti, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita a bassa inclinazione, con un periodo orbitale di 8,54 anni.
Questo oggetto che era ritenuto inizialmente di natura asteroidale, di 17a magnitudine, è stato scoperto il 5,19 dicembre 1999 dalla Catalina Sky Survey, con un'orbita simile a quella di una cometa, difatti, successivamente è stata osservata da Hergenrother, l'attività cometaria il 27 febbraio 2000 con il riflettore da 1,54m, mostrava una chioma di 12'' ma senza la presenza di una coda. 
La cometa aveva una distanza del perielio di circa 3,29 UA, il 1° maggio 2000.
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P/2000 C4 (SOHO 5)

La cometa P/2000 C4 (SOHO), è una cometa periodica radente al Sole, che non è stata recuperata negli ultimi 2 ritorni previsti, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 5,44 anni.
Il 17 luglio 2011 Alan Watson ha segnalato la scoperta di una cometa del gruppo Marsden nelle immagini C3 in tempo reale. Rainer Kracht calcolò un'orbita e poi collegò l'oggetto a 2000 C4 = 2005 W1, anche se era necessario utilizzare dei parametri non gravitazionali per far corrispondere le varie date del perielio.
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P/2000 R2 (LINEAR 15)

La cometa P/2000 R2 (LINEAR), è una debole cometa periodica che non è stata recuperata nei successivi 3 passaggi al perielio previsti, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 6,1 anni.
Questo oggetto, mentre era di 19a magnitudine, è stato scoperto come asteroide dalla squadra LINEAR il 3,15 settembre 2000, e successivamente è stato pubblicato sulla pagina di conferma NEO, in seguito è stato segnalato come una cometa in varie esposizioni CCD: 
  •  - 7.2 settembre 2000 UT, chioma condensata di 9'' (D. Balam, Victoria, riflettore da 1,82 m); 
  •  -  7 settembre, l'oggetto sembrava diffuso con una debole coda da est a ovest lunga circa 10" (M. Tichy, Klet, riflettore da 0,57 m); 
  •  - 18.51 settembre, condensazione quasi stellare con una coda piuttosto stretta di 40" in PA 90 gradi (Robert H. McNaught, Siding Spring, riflettore da 1,0 m). 
Le osservazioni astrometriche disponibili sono fornite sulla MPEC 2000-S04, dove gli elementi orbitali mostrano che si tratta di una cometa di breve periodo con una distanza del perielio di circa 1,39 UA. Ha una magnitudine assoluta (H) molto debole di +18,0 IAUC 7492 .
Un incontro con Giove nel novembre 2003 ha causato cambiamenti significativi agli elementi angolari e ha aumentato la distanza perielica a circa 1,46 UA sicuramente diminuendone l'attività, gli incontri successivi aumenteranno ulteriormente il perielio, e adesso potrebbe essere troppo debole per essere recuperata.
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P/2001 H5 (NEAT 2)

La cometa P/2001 H5 (NEAT), è una cometa periodica che non è stata recuperata nel previsto passaggio del 2015, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 14,7 anni.
Eleonor F. Helin, S. Pravdo e K. Lawrence, del Jet Propulsion Laboratory, riportano la scoperta di una cometa di 17a magnitudine, il 24,35 aprile 2001, su immagini CCD scattate con il telescopio Oschin Schmidt da 1,2m a Mt. Palomar nel corso del programma NEAT. Le immagini CCD scattate il 25 aprile 2001 UT da M. Tichy e M. Kocer all'osservatorio di Klet con il riflettore da 0,57m-f/5,2, mostrano che l'oggetto diffuso ha un diametro della chioma di 9". C.E. Lopez riporta che le osservazioni CCD che sono state ottenute il 25 aprile UT. a El Leoncito con il doppio astrografo da 0,5m-f/7,5, mostravano che l'oggetto era diffuso. Ulteriori astrometrie (comprese le osservazioni LINEAR di pre-scoperta del 20 marzo identificate da Brian Geoffrey Marsden) e gli elementi orbitali (T(per) = 27.0 gennaio 2001 TT, q = 2.390 UA, i = 8,4 gradi) sono stati pubblicati su: 
MPEC 2001-H37 - IAUC 7613 . 
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P/2002 EJ57 (LINEAR 24)

La cometa P/2002 EJ57 (LINEAR), è una cometa periodica che non è stata recuperata nell'atteso passaggio del 2018, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 16,5 anni.
Questo oggetto inizialmente ritenuto di natura asteroidale, fu scoperto dalla squadra del progetto LINEAR, il 13,20 marzo 2002 UT. Ulteriori osservazioni dell'oggetto furono individuate durante l'elaborazione di routine presso il Minor Planet Center, e queste indicarono che l'orbita era insolita. L'oggetto è stato quindi posizionato sulla Pagina di Conferma NEO, e nelle seguenti osservazioni CCD da parte di J. Ticha e M. Tichy all'osservatorio di Klet, mostrava una chioma diffusa con diametro di circa 10" l'1.8 maggio 2002 UT, come in quelle di Robert H. McNaught a Siding Spring, dove si notava una chioma circolare con un diametro di circa 7" il 2.5 maggio, confermando la sua natura cometaria.
IAUC 7890 . 
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P/2002 R1 (SOHO 7)

La cometa P/2002 R1 (SOHO), è una debole cometa periodica riosservata alcuni seguenti passaggi indicati come P/2008 A3 e P/2013 Rx, ma dopo questi non è stata successivamente recuperata, appartiene al gruppo dinamico delle comete gioviane (JFC) a causa del fatto che aveva parametri angolari che corrispondevano a quelli di altre comete radenti che fanno parte della solita famiglia di Marsden, per questo passaggio di scoperta la sua orbita è stata calcolata come parabolica con un periodo orbitale sconosciuto.
Successivamente al primo passaggio osservato Peiyuan Sun e Rainer Kracht hanno scoperto una cometa del gruppo Marsden il 26 maggio 2013, che entrambi hanno collegato questo ai precedenti ritorni di una cometa SOHO che si prevedeva sarebbe tornata intorno al 1 giugno di quell'anno.
Ad ora non si sono poi avute altre osservazioni.
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P/2002 S7 (SOHO 4)

La cometa P/2002 S7 (SOHO), denominata anche P/2008 N4, è una cometa periodica che dopo i primi passaggi osservati non è stata recuperata nei successivi, appartiene al gruppo dinamico delle comete gioviane (JFC) nella famiglia delle comete radenti di Kracht, con un periodo orbitale di 5,78 anni.
Brian Geoffrey Marsden ha annotato sulla MPEC 2008-P60 [12 agosto 2008]:
  • Rainer Kracht suggerì che la cometa del gruppo Kracht C/2008 N4 fosse un ritorno della C/2002 S7, principalmente presupponendo che C/2002 S7 fosse essa stessa un ritorno di una tra C/1996 X5, C/1996 X4 o C /1996 X3 (vedi MPEC 2006-C49). L'orbita derivata collega C/2002 S7 e C/2008 N4. Questo collegamento gravitazionale porta ad un tempo del perielio precedente di T = 6 dicembre 1996, anticipato di poche ore rispetto ai valori delle summenzionate comete del 1996.
Ciò potrebbe suggerire la presenza di effetti non gravitazionali, che confermerebbero la natura cometaria di questi oggetti, difatti ulteriori lavori di Brian Geoffrey Marsden hanno confermato questo suggerimento e nella MPEC 2009-J14 [2009 maggio 4] ha osservato:
Facendo seguito a MPEC 2008-P60, Rainer Kracht ha suggerito che il collegamento corretto per C/2002 S7 = C/2008 N4 è con C/1996 X3, presupponendo che la cometa fosse influenzata da piccole forze non gravitazionali (vedi anche MPEC 2009-H56). Il collegamento non gravitazionale si otteneva con parametri A1= 0,0000, e A2= +0,0027, grazie al lavoro di Kracht.
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P/2003 F2 (NEAT 14)

La cometa P/2003 F2 (NEAT), è una cometa periodica che non è stata recuperata che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 16,1 anni.
Un oggetto apparentemente ritenuto di natura asteroidale, mentre era di 20a magnitudine fu scoperto dal progetto NEAT del JPL il 27 marzo 2003, e quindi dopo che è stato pubblicato sulla pagina di conferma NEO, è stato segnalato come debolmente cometario da alcuni osservatori (IAUC 8104): 
  •  - Gianluca Masi riferì che le osservazioni CCD in buone condizioni (seeing 0".9) con il telescopio danese da 1,54m presso l'ESO del 28,3 e 29,1 marzo 2003 UT mostravano che l'oggetto non era stellare, ed aveva un leggero allungamento verso PA 315°, tale che appariva una condensazione nucleare sul lato sud-est di una chioma che ha dimensioni 5,5" lungo l'asse sudest-nordovest e 4" lungo l'asse nordest-sudovest. 
  •  - Inoltre le immagini riprese con il telescopio KLENOT da 1,06m a Klet il 31.9 marzo 2003 di M. Tichy e M. Kocer mostravano che l'oggetto era leggermente diffuso con un diametro della chioma di 6". 
Ha una distanza del perielio di 2,9 UA, e Syiuchi Nakano fa notare che l'orbita preliminare era molto simile a quella di P/2001 BB50 (LINEAR-NEAT) e che entrambi gli oggetti erano stati per l'ultima volta al perielio alla fine di marzo 1987. Maik Meyer disse che, in base alle orbite attuali, la loro separazione era di soli 0,016 UA nel luglio 1989, ma ulteriori osservazioni purtroppo eliminarono la possibilità di scissione all'ultimo ritorno, pur conservando la somiglianza delle orbite. Nakano disse inoltre che gli elementi angolari dell'orbita sono simili a quelli di C/1931 AN, anche se ha un'orbita poco definita sulla base delle limitate osservazioni effettuate nell'arco di pochi giorni.
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P/2003 T12 (SOHO 6)

La cometa P/2003 T12 (SOHO), è una cometa periodica che non è stata recuperata che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 4,14 anni.
Il 19 gennaio 2012 Alan Watson ha scoperto un oggetto sfocato con una coda nelle immagini STEREO H1b del 17 gennaio. William Thompson ha poi trovato le immagini in COR2B, dove ha mostrato un forte schiarimento della diffusione in avanti. Man-To Hui ha calcolato un'orbita parabolica preliminare e ha aggiunto misurazioni astrometriche delle immagini COR2B. Rainer Kracht aggiunse i vettori STEREO e calcolò un'orbita di breve periodo, che poi collegò a 2003 T12 (SOHO), che Brian Marsden aveva notato potesse essere una cometa di breve periodo. Ha suggerito che dovrebbe essere visibile anche nelle immagini STEREO del 2007, e Alan Watson lo ha trovato nelle immagini del novembre di quell'anno. Rainer Kracht ha annotato che la cometa si è avvicinata alla Terra a 0,18 UA il 26 gennaio 2008. Al momento dell'avvicinamento massimo era a circa -50° di declinazione e vicino alla quadratura. La cometa ha un perielio a 0,6 UA.
La cometa è stata ripresa da Worachate Boonplod nelle immagini STEREO-A del 20 febbraio 2016. Un'orbita collegata è stata pubblicata il 12 marzo 2016 [MPEC 2016-E131].
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P/2004 FY140 (LINEAR 48)

La cometa P/2004 FY140 (LINEAR), è una cometa periodica che non è stata recuperata che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un perielio a 4,11 UA, un'eccentricità di 0,171, inclinata di 2,13°, e con periodo orbitale di 11 anni.
Inizialmente ritenuto un oggetto di natura asteroidale, fu scoperto dalla squadra del programma LINEAR il 27,33 marzo 2004 UT, in seguito alla sua pubblicazione, è stato osservato che aveva un aspetto non-stellare nelle immagini scattate da Carl Hergenrother il 19 e 20 maggio 2004, confermando quindi la sua natura cometaria. NK 1230 .
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P/2004 R3 (LINEAR-NEAT 6)

La cometa P/2004 R3 (LINEAR-NEAT), è una cometa periodica che non è stata recuperata che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un perielio a 3,84 UA, un'eccentricità di 0,442, inclinata di 7,97°, e con un periodo orbitale di 7,52 anni.
Il 15 settembre 2004 il team del progetto NEAT del Jet Propulsion Laboratory ha riferito al Minor Planet Center le osservazioni del 13 settembre 2004 di un oggetto cometario osservato a Mt. Palomar in collaborazione con Michael Brown, del California Institute of Technology. Le osservazioni con il telescopio Schmidt da 1,2m hanno mostrato che l'oggetto era diffuso con una chioma di circa 5'' di diametro e una condensazione di 2'' ma senza una coda evidente. Il Minor Planet Center ha quindi stabilito che l'oggetto era identico ad un presunto asteroide della fascia principale, scoperto grazie alle osservazioni del 10 e 13 settembre riportate dalla squadra del programma LINEAR. 
Le due osservazioni di "scoperta" sono le seguenti:
   2004 UT RA (2000)   DEC         AR           Mag  Osservatore
     sett.10.29965 - 0 37 23,60 / +14 18 11,9 - 20,1 - LINEAR
     sett.13.26186 - 0 35 27,70 / +14 21 11,6 - 19,1 - NEAT
Dopo il posizionamento sulla "Pagina di conferma NEO" sono state ricevute ulteriori osservazioni, tra cui un rapporto da G. Jones, presso Tucson, AZ (riflettore Ritchey-Chretien da 0,32m), secondo cui il 16,20 settembre 2004 UT l'oggetto aveva una chioma di 3'' diametro, ed una coda di 10" in PA 230°, nonché uno di J. Young, a Table Mountain Observatory (riflettore di 0,6m), sottolineando che il 16 settembre 2004 aveva una chioma di 5" (senza apparente condensazione) e una coda a forma di ventaglio tra PA 210 gradi e 270 gradi, che si estendeva per circa 8", oltre ad una punta diritta e stretta estesa 40" in PA 236 gradi. 
IAUC 8407 .
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P/2005 J1 (McNAUGHT 3)

La cometa P/2005 J1 (McNaught), è una cometa periodica che non è stata recuperata nei 2 successivi passaggi al perielio previsti, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con un perielio di 1,53 UA, un'eccentricità di 0,571, inclinata di 31,8°, e con un periodo orbitale di 6,74 anni.
Robert H. McNaught scoprì questa cometa periodica, mentre era di 18a magnitudine, nel corso della Siding Spring Survey il 3,72 maggio 2005 UT. La cometa era al perielio il 17 aprile 2005.
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P/2005 L1 (McNAUGHT 5)

La cometa P/2005 J1 (McNaught), è una cometa periodica che non è stata recuperata negli attesi 2 passaggi al perielio successivi, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con il perielio a 3,143 UA, un'eccentricità di 0,2092, inclinata di 7,737°, e con un periodo orbitale di 7,92 anni.
Robert H. McNaught ha scoperto questa cometa con il telescopio Uppsala Schmidt di 0,5m durante la Siding Spring Survey, il 2,66 giugno 2005 UT, e al momento della scoperta era di 17a magnitudine. 
Si trova in un'orbita di breve periodo, con il perielio il 13 dicembre 2005.
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P/2007 Q2 (GILMORE 1)

La cometa P/2007 Q2 (Gilmore), è una cometa periodica che non è stata recuperata al successivo ritorno previsto, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con un'eccentricità di 0,671, inclinata di 10,24°, e con un periodo orbitale di 13,23 anni.
Un oggetto apparentemente asteroidale, scoperto da Alan Gilmore sulle immagini CCD scattate con il riflettore da 1 metro dell'Osservatorio della Mount John University (NZ) il 22,58 agosto 2005, è stato dimostrato che ha una chioma e una coda dopo la pubblicazione sulla NEOCP. 
La cometa, in quel momento, era vicina al perielio a circa 1,84 UA che ha passato il 23 agosto 2007.
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P/2007 S1 (ZHAO 1)

La cometa P/2007 S1 (Zhao), è una cometa periodica che non è stata recuperata nei 2 successivi ritorni previsti, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con il perielio a 2,494 UA, un'eccentricità di 0,343, inclinata di 5,97°, e con un periodo orbitale di 7,4 anni.
Haibin Zhao presso l'Osservatorio Purple Mountain, ha scoperto questa cometa di 18a magnitudine, su immagini CCD ottenute con il telescopio Schmidt da 1,04m-f/1,8 alla stazione XuYi il 17,79 settembre 2007 UT. Ciò è stato confermato dopo la pubblicazione sulla NEOCP e ulteriori osservazioni di pre-scoperta sono state trovate nelle osservazioni di LONEOS di Tim Spahr.
La cometa era al perielio il 6,84 dicembre 2007.
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P/2007 T2 (KOWALSKI 3)

La cometa P/2007 T2 (Kowalski), è una cometa periodica che non è stata recuperata nei 3 passaggi al perielio successivi, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con un'eccentricità di 0,775, inclinata di 9,9°, e con un periodo orbitale di 5,44 anni.
Richard A. Kowalski ha scoperto questa cometa di 17a magnitudine, il 9,51 ottobre 2007 UT, nelle immagini scattate durante la Catalina Sky Survey con lo Schmidt da 0,68 m. 
La natura cometaria è stata confermata in seguito alla pubblicazione sulla NEOCP. 
La cometa ha superato il perielio a 0,696 UA, il 19 settembre 2007.
Era stato ipotizzato che potesse essere un ritorno della cometa perduta di Lexell, ma solo poche simulazioni portavano a confermare questa ipotesi.
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P/2008 Y12 (SOHO 8)

La cometa P/2008 Y12 (SOHO), è una cometa periodica radente il Sole, riosservata nel 2014, ma che non è stata recuperata al seguente passaggio del 2019, non appartiene a nessuna famiglia delle comete radenti ed appartiene al gruppo dinamico delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con un perielio a sole 0,0654 UA, un'eccentricità di 0,979, inclinata di 23,345°, e con un periodo orbitale di 5,4 anni.
Fu scoperta nelle immagini C2 della sonda SOHO, da Rainer Kracht il 23 dicembre 2008. 
Nel 2012, sono state trovate ulteriori immagini nei fotogrammi STEREO HI-1A del 21 e 22 dicembre, che portarono ad un'orbita migliorata. Michal Kusiak ha poi notato che esisteva una forte somiglianza con l'orbita delle meteore Delta Acquaridi Meridionali.
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P/2009 WX51 (CATALINA 10)

La cometa P/2009 WX51 (Catalina), è una cometa periodica, che non è stata recuperata nei 2 passaggi al perielio successivi che erano previsti, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'orbita con un perielio a 0,8 UA che ha passato il 31 gennaio 2010, un'eccentricità di 0,74, inclinata di 9,59°, e con un periodo orbitale di 5,41 anni.
Le immagini satellitari WISE, scattate il 2 e 3 aprile 2010 hanno dimostrato che un oggetto che inizialmente appariva di natura asteroidale, che era stato scoperto dalla Catalina Sky Survey il 22,25 novembre 2009, mostravano l'aspetto di una cometa, e si stimava che l'oggetto potesse avere una magnitudine di circa +20. In seguito è stata osservata fino al 17 aprile 2010.
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P/2010 H2 (VALES 1)

La P/2010 H2 (Vales), potrebbe essere un asteroide che abbia subito un impatto, oppure una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente ritorno previsto per il 2017, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), nel sottogruppo delle Quasi-Hilda (QHC).
Ha un'orbita con un perielio a 3,108 UA che ha passato il 9,35 marzo 2010, un'eccentricità di 0,193, inclinata di 14,25°, e con un periodo orbitale di 7,55 anni.
Questo oggetto di 13a magnitudine, scoperto il 16 aprile 2010, è stato poi identificato come una cometa, ma Richard Miles, che ha ottenuto alcuni dei primi dati di astrometria e fotometria, ci fornisce le seguenti informazioni aggiuntive:
  • Il 16 aprile 2010, Jan Vales dell'osservatorio Crni Vrh, in Slovenia, ha scoperto un oggetto stellare di 13a magnitudine, che si muoveva lentamente attraverso il cielo. Osservazioni effettuate con telescopi più grandi alcune ore dopo hanno mostrato che l'oggetto era leggermente più diffuso rispetto alle stelle adiacenti ed è stato successivamente identificato come una nuova cometa, che sembra aver subito un'esplosione di ben 7 magnitudini o più in un intervallo di tempo inferiore a 14 ore. Questa insolita cometa, è stata osservata il 19 aprile con il telescopio Faulkes North da 2,0m, utilizzando sei diversi filtri in tutto. In questo momento, la cometa ha una regione centrale molto luminosa, leggermente ellittica, di circa 3,3 x 3,9'' (FWHM) e la chioma esterna si estende per circa 35 x 40'', inclinata in PA 70/250 gradi. Una serie di 13 immagini è stata tracciata e impilata utilizzando il software Astrometrica e quindi sottoposta all'elaborazione del gradiente rotazionale utilizzando il software IRIS per far emergere i deboli dettagli all'interno della chioma interna, come mostrato nell'immagine allegata qui sotto.
  • L'orbita dell'oggetto mostra che appartiene alla famiglia di asteroidi conosciuti come Gruppo Hilda, che sono mantenuti nella loro orbita attraverso la risonanza orbitale con il pianeta Giove. Potremmo aver assistito a un evento in cui l'asteroide in questione si è scontrato con un corpo più piccolo provocandone la disintegrazione in frammenti, rilasciando polvere e gas nel processo. D'altra parte, qualche processo interno potrebbe aver innescato quella che è essenzialmente un'esplosione cometaria: semplicemente non lo sappiamo in questa fase!
  • Conosciamo già quasi 20 comete di tipo Hilda e P/2010 H2 sembra essere il membro più recente ad unirsi a questo gruppo. Nell'ultima immagine si possono vedere getti di polvere che fuoriescono in almeno 5 direzioni diverse. Tuttavia, la maggior parte del materiale che riflette la luce solare rimane ancora entro meno di 5 secondi d'arco dal nucleo quasi 4 giorni dopo l'esplosione iniziale, il che significa che la maggior parte della massa del corpo genitore si sta allontanando in tutte le direzioni a meno di 30 m/s. , vale a dire una sorta di passo di lumaca per un'esplosione così massiccia. Ulteriori osservazioni per seguire l'evoluzione di questa nuova cometa, che raggiungerà il perielio intorno al 21 maggio, aiuteranno a comprenderne la vera natura.
Immagine di Richard Miles della BAA, del 19 aprile 2010 ).
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P/2011 V1 (BOATTINI 7)

La cometa P/2011 V1 (Boattini), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente ritorno previsto, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,5553, un'inclinazione di 7,398°, e con un periodo orbitale di 7,54 anni.
L'astronomo italiano Andrea Boattini ha scoperto questa cometa, mentre era di 19a magnitudine, nelle immagini riprese nell'ambito della Mt. Lemmon Survey scattate l'1,30 novembre 2011, ed è stato poi in grado di trovare anche immagini di pre-scoperta del 22 ottobre 2011. 
La cometa era al perielio l'11 maggio 2011 a 1,7093 UA.
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P/2011 W1 (PANSTARRS 5)

La cometa P/2011 W1 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente ritorno previsto, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,29, un'inclinazione di 3,72°, e con un periodo orbitale di 10,06 anni.
La squadra di Pan-STARRS ha scoperto questa cometa mentre era di 19a magnitudine, il 26,54 novembre 2011. Era al perielio a 3,3121 UA il 22 gennaio 2012.
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P/2012 G1 (PANSTARRS 9)

La cometa P/2012 G1 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente atteso ritorno al perielio del 2020, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,33, un'inclinazione di 12,17°, e con un periodo orbitale di 8,518 anni.
La squadra di Pan-STARRS ha scoperto questa cometa, mentre era di 21a magnitudine, il 13,35 aprile 2012. La conferma è stata fatta da altri astrometristi tra cui un team comprendente Richard Miles, Giovanni Sostero, Nick Howes ed Ernesto Guido che utilizzavano il telescopio Faulkes North a Haleakala. La cometa era al perielio a 2,795 UA il 21 marzo 2012.
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P/2012 K3 (GIBBS 15)

La cometa P/2012 K3 (Gibbs), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente atteso ritorno al perielio del 2019, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,426, un'inclinazione di 13,2°, e con un periodo orbitale di 6,47 anni.
Alex R. Gibbs ha scoperto questa cometa, mentre era di 19a magnitudine, il 21,35 maggio 2012 sulle immagini scattate durante la Mt Lemmon Survey con il riflettore da 1,5m. 
La cometa si trovava al perielio a 2,0769 UA il 30,33 settembre 2012.
Il seguente ritorno previsto per il 2025 vedrà la cometa in opposizione vicino al suo perielio verso la fine di Luglio, quindi si spera in un possibile recupero.
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P/2012 O1 (McNAUGHT 24)

La cometa P/2012 O1 (McNaught), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente atteso ritorno al perielio del 2019 ed anche il prossimo del 2025 avrà una geometria molto sfavorevole, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,579, un'inclinazione di 11,43°, e con un periodo orbitale di 6,726 anni.
Robert H. McNaught ha scoperto questa cometa, mentre era di 19a magnitudine, sulle immagini CCD scattate con il telescopio Uppsala Schmidt da 0,5m a Siding Spring il 18,74 luglio 2012, quando la cometa era vicina al perielio, che ha passato il 23,91 luglio 2012 a 1,499 UA dal Sole.
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P/2012 O2 (McNAUGHT 25)

La cometa P/2012 O2 (McNaught), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente atteso ritorno al perielio del 2019 ed anche il prossimo del 2026 avrà una geometria sfavorevole, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), con un periodo orbitale di 6,89 anni.
Robert H. McNaught ha scoperto questa cometa di 19a magnitudine, sulle immagini CCD scattate con il telescopio Uppsala Schmidt da 0,5m a Siding Spring il 20,60 luglio 2012, mentre la cometa era circa ad un mese dopo il suo perielio, che aveva passato il 25,1 giugno 2012 alla distanza di 1,661 UA dal Sole.
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P/2013 G4 (PANSTARRS 16)

La cometa P/2013 G4 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al successivo passaggio al perielio che era previsto per il 2022, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC), ha un'eccentricità di 0,4104, un'inclinazione di 5,926°, e con un periodo orbitale di 9,32 anni.
La squadra di Pan-STARRS ha scoperto questa cometa, mentre era di 21a magnitudine, il 12,49 aprile 2013. Era al perielio a 2,6132 UA il 9,69 febbraio 2013.
Anche il prossimo ritorno non sarà molto favorevole, la cometa passerà difatti a circa 2 UA dalla Terra circa 7 mesi prima del passaggio al perielio, sarà quindi molto debole.
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P/2013 T2 (SCHWARTZ 1)

La cometa P/2013 T2 /Schwartz), è una cometa periodica che non è stata recuperata al successivo passaggio al perielio che era previsto per il 2019, e che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC). La cometa era al perielio a 1,6 UA il 20,68 giugno 2013, ha un'eccentricità di 0,5285, un'inclinazione di 9,352°, con un periodo orbitale di 6,25 anni.
Michael Schwartz ha scoperto questa cometa, mentre era di 19a magnitudine, nelle immagini scattate con l'astrografo Tenagra II da 0,41m-f3,75 il 15,36 ottobre 2013. Inoltre immagini di pre-scoperta sono state trovate nei dati della Catalina Sky Survey del 14 settembre 2013. 
MPEC 2013-U18 . 
Il 5 ottobre 2015 la cometa è passata a 0,99131 UA da Giove che quindi ne ha modificato i parametri orbitali, alzando il perielio da 1,6 a 1,74 UA, ed il periodo da 6,25 a 6,51, questo fatto ha reso la cometa più debole e ne ha sfavorito la geometria osservativa.
NK 3212 . 
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P/2013 W1 (PANSTARRS 26)

La cometa P/2013 W1 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al successivo passaggio al perielio che era previsto per il 2020, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC). Era al perielio a 1,4 UA nel marzo 2014, ha un'orbita con un'eccentricità di 0,5939, un'inclinazione di 4,7°, con un periodo orbitale di 6,47 anni.
La squadra del progetto di ricerca Pan-STARRS ha scoperto questa cometa, mentre era di 21a magnitudine, il 24,31 novembre 2013, inoltre sono state trovate immagini di pre-scoperta della Catalina Sky Survey scattate il 9,3 novembre 2013.
MPEC 2013-W23 . 
Il passaggio al perielio del 2027 sarà più favorevole per un possibile recupero.
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P/2014 C1 (TOTAS 1)

La squadra del Teide Observatory Tenerife Asteroid Survey aveva scoperto questa cometa di 19a magnitudine, con il riflettore da 1,0m-f4,4 il 1,24 febbraio 2014 UT. La cometa era al perielio a circa 1,7 UA nel dicembre 2013, e inizialmente si riteneva che avesse un periodo di circa 5,4 anni.
Le precedenti previsioni la portavano al perielio durante il 2024, ma nuovi calcoli con nuove osservazioni che ne allungano l'arco osservativo nel 2014, la posizionavano al perielio il 6 luglio 2020, e quindi dovrebbe ritornare verso la fine di giugno del 2028, ma con un perielio incrementato di circa 0,7 UA, per colpa di un passaggio molto ravvicinato a Giove del 23 febbraio 2023 a 0,04411 UA.
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P/2014 U4 (PANSTARRS 31)

La cometa P/2014 U4 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al successivo passaggio al perielio che era previsto per il 2021, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC). La cometa era al perielio a 1,8 UA il 3,93 agosto 2014, ha un'orbita con un'eccentrità di 0,471, un'inclinazione di 6,457°, con un periodo orbitale di 6,51 anni. Fu immessa in questa orbita quando è passata relativamente vicino a Giove l'11 agosto 2004, entro le 0,25753 UA.
Questa cometa di 21a magnitudine, è stata scoperta nelle immagini di PanSTARRS-1 scattate con il telescopio Ritchey-Chretien da 1,8m il 28 ottobre 2014, con immagini di pre-scoperta trovate fin dal 2 settembre da parte di Gareth Williams, altre immagini della Catalina Sky Survey del 30 settembre, ed infine dalle immagini di Spacewatch di ottobre, trovate da Tim Spahr. 
CBET 4014 🔐 - MPEC 2014-V41 .
Il passaggio del 2027 risulterà molto più favorevole, rendendo possibile il suo recupero.
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P/2015 X6 (PANSTARRS 52)

La cometa P/2015 X6 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente passaggio al perielio atteso per il 2020, appartiene al gruppo delle comete della fascia principale (MBC), potrebbe anche essere un'asteroide che è divenuto attivo in seguito ad un impatto o a causa di instabilità rotazionale dovuta all'effetto YORP. 
La cometa era al perielio a 2,287 UA il 18,64 marzo 2016, ha un'orbita a bassa eccentricità di 0,17, con l'afelio a 3,22 UA, con un'inclinazione di 4,56°, e con un periodo orbitale di 4,57 anni.
Questa cometa, mentre era di 21a magnitudine, è stata scoperta nelle immagini di PanSTARRS-1 scattate con il telescopio Ritchey-Chretien da 1,8 metri il 7 dicembre 2015, con immagini di pre-scoperta dal 12 novembre, è poi stata osservata fino al 7 marzo 2016.
CBET 4221 🔐 - MPEC 2015-X180 .
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P/2016 G1 (PANSTARRS 55)

La cometa P/2016 G1 (PanSTARRS), è una cometa periodica che risulta essere andata distrutta, che apparteneva al gruppo delle comete della fascia principale (MBC), ed aveva un'orbita con una bassa eccentricità di 0,21, inclinata di 10,97°, e con un periodo orbitale di 4,15 anni.


Era stata scoperta dalla squadra del programma di ricerca Pan-STARRS il 1º aprile 2016, e già al momento di questo annuncio erano state trovate immagini di pre-scoperta risalenti al 12 marzo 2016.
L'oggetto in effetti non è una cometa, ma in realtà è un asteroide che è entrato in collisione con un asteroide più piccolo, la collisione l'ha frantumato in vari frammenti di dimensioni non superiori ai 30 metri di diametro, questi frammenti e le polveri emesse, gli hanno dato l'aspetto cometario, la collisione non è stata osservata ma secondo i calcoli fatti a posteriori sarebbe avvenuta il 6 marzo 2016, ± 3 giorni, permettendo quindi la sua scoperta poche settimane dopo.


L'asteroide che ha dato origine alla P/2016 G1 (PANSTARRS) fa parte, così come la cometa, della famiglia di asteroidi Adeona formatasi circa 620 ± 190 milioni di anni fa a seguito di una collisione gigante tra due asteroidi. La famiglia Adeona è composta di asteroidi di tipo C e CH.
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P/2016 P1 (PANSTARRS 57)

La cometa P/2016 P1 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente passaggio al perielio atteso per il 2021, appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC).
La cometa era al perielio a 2,279 UA l'8,3 settembre 2015, ha un'orbita con un'eccentricità di 0,2942, un'inclinazione di 25,707°, e con un periodo orbitale di 5,8 anni.
Questa cometa, mentre era di 22a magnitudine, è stata scoperta nelle immagini di PanSTARRS-1 scattate con il telescopio Ritchey-Chretien da 1,8m l'1,41 agosto 2016. 
CBET 4297 🔐 - MPEC 2016-P119 .
Il prossimo passaggio al perielio del 2027, avrà una geometria osservativa molto favorevole per osservazioni dall'emisfero meridionale che possibilmente ne permetteranno il recupero.
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P/2017 S8 (PANSTARRS 70)

La cometa P/2017 S8 (PanSTARRS), è una cometa periodica che non è stata recuperata al seguente passaggio al perielio atteso per il 2022, appartiene al gruppo delle comete della fascia principale (MBC), ma potrebbe anche essere un asteroide che ha mostrato attività a seguito di un impatto o per instabilità rotazionale a causa dell'effetto YORP.
La ​​cometa era al perielio a 1,7 UA il 28 gennaio 2018, ha un'orbita con un'eccentricità di 0,3935, una inclinazione di 29,851°, e con un periodo orbitale di 4,63 anni.
Questa cometa, mentre era di 20a magnitudine, è stata scoperta nelle immagini di PanSTARRS-1 scattate con il telescopio Ritchey-Chretien da 1,8 metri il 30,54 settembre 2017, inoltre sono state trovate delle immagini di pre-scoperta della Catalina Sky Survey del 25 e 29 settembre 2017, ed in seguito era stata pubblicata sulla PCCP come P10E1ZQ
Nelle prime immagini era stata osservata una coda molto evidente di 8'', poi nelle immagini del telescopio Canada-France-Hawaii a Mauna Kea, si è osservata una coda di 60'' in PA 295°. 
Ci sono osservazioni fino al 9 febbraio 2018. 
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(Qui di seguito sono raccolte tutte quelle comete che erano attese al primo ritorno al perielio dal 2023 in avanti, ma che attualmente non sono state recuperate).
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Ritorni che erano previsti nel 2023:
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P/PANSTARRS 89

La P/PANSTARRS 89, denominata anche P/2019 A4, è una cometa periodica o più probabilmente è un asteroide attivo, che appartiene alla Fascia principale degli Asteroidi (MBC), con un'orbita quasi circolare (e= 0,0870750).

Scoperta ed osservazioni:
La cometa di magnitudine +21 è stata scoperta nelle immagini di PanSTARRS 1 scattate con il Ritchey-Chretien da 1,8m il 10,37 gennaio 2019. Ci sono state osservazioni di pre-scoperta da PanSTARRS 1 il 3 gennaio 2019. È stata posizionata sul PCCP come P10Lm7w. La cometa aveva un periodo relativamente breve di circa 4,2 anni ed era al perielio a circa 2,4 UA nel dicembre 2018.
Molto probabilmente non si tratta di una cometa ma solo di un asteroide che ha subito un impatto, difatti nel passaggio al perielio del 2023, non è stata recuperata dato che non essendo più attiva risultava molto più debole.

Studi scientifici:
L'attività dell'asteroide P/2019 A4 è collegata a un evento impulsivo che si è verificato a circa ±10 giorni intorno al perielio, probabilmente a causa di una collisione o di un'interruzione rotazionale. 
La sua orbita è stabile su scale temporali dell'ordine dei 100.000 anni. I modelli della coda di polvere rivelano una raffica a breve termine che ha prodotto (2,0±0,7)×10E6 kg di polvere per un raggio massimo delle particelle r-max = 1 cm. Lo spettro di P/2019 A4 è privo di caratteristiche ed è leggermente più rosso di quello del Sole. [Link] .


Passaggi al perielio:
Passaggi al perielio effettuati e prossimi a breve (Dal sito di Seiichi Yoshida):
_ 4 dicembre 2018 - _ 2 marzo 2023 - _ estate 2027 - ecc.

Parametri orbitali:

DATI da Seiichi Yoshida:

Epoca 2022 Agosto 9.0 TT = JDT 2459800.5
T 2023 Marzo 2.84849 TT                          da Rudenko
q   2.3860068 UA           (2000.0)           P               Q
n   0.23324485     Peri.  342.88563     -0.21705015     -0.95528139
a   2.6137338 UA   Nodo   119.24593     +0.92039250     -0.26881042  
e   0.0871271      Incl.   13.30605     +0.32521819     +0.12320075
P   4.23 anni
da 75 osservazioni 2018 Dic 9 - 2019 Mar 2, residuo medio 0".5.
Diagramma orbitale - JPL ).
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P/TUBBIOLO 1

La P/Tubbiolo 1, denominata anche P/2005 E1 (Tubbiolo), è una cometa periodica della famiglia dinamica delle comete di Giove, del sottogruppo di Saturno, con un solo passaggio al perielio osservato, la sua orbita risulta molto incerta a causa del breve periodo osservativo di soli 2 mesi.
Andrew F. Tubbiolo scoprì una cometa di 21a magnitudine nelle immagini di Spacewatch scattate il 3,26 marzo 2005. Ulteriori osservazioni astrometriche hanno permesso a Hirohisa Sato di calcolare un'orbita migliorata, e questo suggeriva che la cometa si trova in un'orbita periodica ed era vicina al perielio. Questi calcoli sono stati confermati da Brian Marsden. Il periodo era di circa 19,4 anni, con il perielio avvenuto a circa 4,44 UA a metà marzo 2005. 
Non è stata recuperata, molto probabilmente le incertezze dei suoi parametri non hanno permesso di predirne con precisione la sua posizione.

Passaggi al perielio:
Passaggi al perielio effettuati e prossimi a breve (Dal sito di Seiichi Yoshida):
_ 14 marzo 2005 - _ 1 ottobre 2023 - _ primavera 2042 - ecc.

Parametri orbitali:

DATI da Syuichi Nakano:

     Epoca = 2005 Marzo 11.0 TT
     T     = 2005 Marzo 16.69274  +/- 1.27294 (m.e.) TT 
     Peri. =  170.60391           +/- 0.15456
     Nodo  =    4.41212           +/- 0.00319   (2000.0)   
     Incl. =    5.15553           +/- 0.00188
        q  =    4.4460500         +/- 0.0006136 UA
        e  =    0.3841838         +/- 0.0002172
        a  =    7.2197674         +/- 0.0003777 UA
        n' =    0.05080650        +/- 0.00000402
        P  =   19.399             +/- 0.0015197 anni
                                   (+/- 0.56 day)
     Previsione per il 2023 :

T     = 2023 Ottobre 1.35250 TT     Epoca =  2023 Settembre 13.0 TT  
Peri. = 193.91803                       e =    0.3761889
Nodo  = 335.46834    (2000.0)           a =    7.0597856 UA
Incl. =   4.25961                       n'=    0.05254323
    q =   4.4039725 UA                  P =   18.758 anni
Diagramma orbitale - JPL ).
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Oltre a quelle sopra citate, ci sono pure le seguenti comete che non sono state osservate in 1 o 2 precedenti passaggi al perielio:
P/2007 T2 (Kowalski 3) - P/2007 S1 (Zhao 1)
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A cura di Andreotti Roberto.