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30 gennaio 2022

LA COMETA 14P/WOLF, una cometa periodica del gruppo gioviano. by Giovanni Donati - INSA.

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Aggiornato il 30/01/2022

14P/WOLF

La 14P/Wolf è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente al gruppo dinamico delle comete gioviane.

Scoperta:
Fu scoperta il 17 settembre 1884 dall'astronomo tedesco Max Wolf  all'Osservatorio di Heidelberg in Germania, ed indipendentemente da Ralph Copeland, il 23 settembre, al Dun Echt Observatory, ad Aberdeen, in Scozia.

Dati fisici:
Si stima che il nucleo della cometa abbia un diametro medio di 6,32 chilometri (altri studi danno un valore di 4,66 km), con un periodo di rotazione di 7,53 ore.
Dalla curva di luce si evince che il rapporto tra l'asse maggiore e quello minore sia di circa 1,7 volte, e ciò implica una densità minima di 0,32 kg/dm3.
Gli indici di colore sono risultati essere V-R= 0,57 e R-I= 0,51.

( Curva di luce rotazionale ).

Correlazioni:
È possibile trovare alcune coincidenze tra lo sciame meteorico delle α-Capricornidi e tra la cometa Wolf e la 206P/Barnard-Boattini = D/1892 T1. Entrambe le comete seguivano, prima del 1922, orbite tanto simili che il nucleo della cometa Barnard-Boattini è ritenuto un frammento di quello della cometa Wolf, separatosi prima del 1892.
Studiando la dinamica dei flussi meteorici associati alle comete 14P/Wolf (nell'orbita nota prima di una grande perturbazione di Giove nel 1922) e D/1892 T1 esclusivamente sulla base dell'azione gravitazionale, è possibile dimostrare che la parte rilevabile del flusso di 14P/Wolf è stato diviso in due filamenti piuttosto diversi da disturbi planetari. Il primo di questi filamenti è sovrapposto dalla parte rilevabile del flusso di D/1892 T1, mentre il secondo filamento coincide con il flusso meteorico alfa-Capricornidi. Il risultato è stato delineato confrontando le orbite teoriche (modellate) dei flussi di entrambe le comete con le orbite delle meteore reali, osservate fotograficamente, che sono contenute nel catalogo del Meteor Data Center IAU di Lund.


Evoluzione orbitale:
Incontri ciclici con Giove hanno determinato e determineranno in futuro significative variazioni dei parametri dell'orbita della cometa.
L'orbita seguita al momento della scoperta era diversa da quella attuale, ma prima della sua scoperta la cometa raggiungeva una distanza perielica di 2,74 UA e possedeva un periodo orbitale di 8,84 anni, poi calcoli moderni rivelano che la cometa è stata spostata nella sua orbita di scoperta dopo un avvicinamento entro 0,116 UA a Giove avvenuto il 9 giugno 1875, che ha modificato il periodo orbitale a 6,77 anni e la distanza del perielio a 1,57 UA.
Dal 27 settembre 1922, dopo che la cometa è transitata a 0,125 UA da Giove, la cometa ha percorso un'orbita avente il perielio a 2,43 UA e il periodo orbitale di 8,28 anni, poi un nuovo incontro a 0,541 UA da Giove del 13 agosto 2005, l'ha spostata sull'orbita attuale con una distanza del perielio di 2,72 UA e un periodo orbitale di 8,75 anni, fino al prossimo incontro con il gigante gassoso, previsto per il 10 marzo 2041 ad una distanza di 0,601 UA da Giove, che riporterà la cometa su un'orbita avente parametri simili a quella del periodo compreso tra il 1925 ed il 2000.

Parametri orbitali:
L'orbita attuale è stata calcolata da Javier Roa il 19 marzo 2021, usando 361 osservazioni nell'arco di 28,58 anni, ne risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,357453296269419 ed un semiasse maggiore di 4,246851619117988 UA da cui si determina un periodo di rivoluzione di 8,752030720408378 anni, in cui la cometa spazia da un perielio di 2,728800509097144 UA fino ad un afelio di 5,764902729138832 UA quindi un'orbita a cavallo di quella di Giove.
Il suo piano orbitale risulta avere un'inclinazione di 27,94263968532118° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 159,1964068959347°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 202,1079779976616° (2000.0).

( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi storici precedenti alla scoperta:
I seguenti passaggi al perielio sono stati ricostruiti grazie ai calcoli di Kazuo Kinoshita, e risalgono fino al passaggio al perielio del 7 aprile 1835, quando la cometa aveva un perielio di circa 2,21 UA, poi dopo un passaggio ravvicinato a Giove fino a 0,286 UA del 29 novembre 1839, il perielio si spostò a 2,74 UA circa, per i successivi passaggi non osservati:
15 marzo 1843 - 18 gennaio 1852 - 3 dicembre 1860 - 5 ottobre 1869.
Poi ci fu il già citato passaggio a 0,116 UA da Giove il 9 giugno del 1875, che immise la cometa nell'orbita in cui fu scoperta dopo un primo passaggio al perielio inosservato l'8 febbraio 1878.
Le osservazioni più favorevoli avvengono quando i passaggi al perielio avvengono in autunno.
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Passaggi storici osservati:
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1884-1885
Passaggio al perielio il 18 novembre 1884.
Max Wolf (Heidelberg, Germania) scoprì questa cometa il 17 settembre 1884, mentre si stava muovendo lentamente attraverso il Cigno e fu descritta come tra magnitudine +9 e +10, con un diametro della chioma di circa 2,5 minuti d'arco . 

A partire dal 21 settembre, gli osservatori hanno riportato la luminosità più vicina alla magnitudine +7, indicando che la stima iniziale di Wolf rappresentava la condensazione centrale della cometa.

( In foto a lato, Max Wolf ).

Ralph Copeland (Dun Echt Observatory, Aberdeen, Scozia) ha scoperto indipendentemente questa cometa alle 23:00 UT di settembre, mentre stava esplorando il cielo alla ricerca di "tracce spettrali notevoli". Usando un rifrattore Simms da 6,06 pollici, con un prisma di vetro, stava guardando principalmente nella Via Lattea e aveva trovato alcune nebulose e stelle interessanti, quando si sono presentati gli interessanti spettri della cometa Wolf. Sarebbero passate altre 12 ore prima che la notizia della scoperta di Wolf raggiungesse anche l'Osservatorio di Dun Echt.

La cometa è stata scoperta a pochi giorni dal suo massimo avvicinamento alla Terra (0,80 UA il 2 ottobre 1884), ma ancora a due mesi dal perielio. Il risultato è stato che la cometa è svanita molto lentamente durante ottobre e novembre mentre si allontanava costantemente dalla Terra ma si avvicinava al Sole. Il diametro della chioma è stato segnalato come 2 minuti d'arco in ottobre e 4 minuti d'arco in novembre. Dopo il perielio del 18 novembre, lo sbiadimento è diventato più rapido. 
È stata descritta come estremamente debole all'inizio di gennaio ed è stata vista per l'ultima volta il 7 aprile 1885.

Cronologia:
SCOPERTA: il 17,9 settembre 1884, mentre si trovava nella costellazione della Volpetta, ad una distanza di 0,82 UA dalla Terra e a 1,69 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 135°.
PASSAGGIO RAVVICINATO: il 2 ottobre 1884, a 0,8028 UA dalla Terra, in Pegaso.
ULTIMA OSSERVAZIONE: il 7,04 aprile 1885, mentre era nel Toro, a 2,57 UA dalla Terra e a 2,08 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 50°.
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1891
Passaggio al perielio il 3 settembre 1891.
Una previsione di Thraen permise a R. Spitaler (Vienna, Austria) di recuperare la cometa al suo successivo ritorno nel 1891.
Quella del 1891 fu la seconda osservazione più luminosa di sempre, quando la cometa raggiunse la magnitudine di circa +8.
Barnard la osservò dal 4,48 maggio, quando era di +13,5 mag con un diametro angolare tra 5 e 10 secondi d'arco.
L'8 luglio Fabry a Marsiglia la descrisse con una magnitudine di +12,5 e circondata da una chioma di circa 40'' di diametro.
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1898-1899
Passaggio al perielio il 5 luglio 1898.
Anche in questo passaggio i calcoli di Thraen hanno permesso il recupero della cometa da parte di Hussey il 16,9666 giugno 1898 GMT, nella posizione:
AR= 2h 16' 18,9'' - DEC= +19° 42' 44''.
Al momento della scoperta si trovava in Ariete, a 2,10 UA dalla Terra e a 1,61 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 48°.
Il 15 Luglio fu osservata da Antonio Abetti ad Arcetri, e la descrisse come tranquilla e debole, di decima magnitudine, nella costellazione del Toro.
Passò nel punto più vicino alla Terra il 29 novembre 1898, alla distanza di 1,3960 UA, nella costellazione del Cane Maggiore.
Fu vista per l'ultima volta l'11,24 marzo 1899, mentre si trovava nell'Unicorno, ad una distanza di 2,33 UA dalla Terra e a 2,75 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 103°.
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1905
Il passaggio al perielio del 4 maggio 1905, non fu osservato.
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1911-1912
Passaggio al perielio il 24 febbraio 1912.
In questo passaggio ha raggiunto la luminosità massima di +12 mag.
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1918-1919
Passaggio al perielio il 13 dicembre 1918.
In questo passaggio ha raggiunto la luminosità massima di +10,5 mag.
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1925
Passaggio al perielio il 8 novembre 1925.
La cometa ha raggiunto la magnitudine +14,5 durante l'apparizione del 1925, e da allora in poi non è mai diventata più luminosa della magnitudine +17.
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1933-1934
Passaggio al perielio il 27 febbraio 1934.
Fu ritrovata da Jeffers al Lick Observatory, il 7 e 14 settembre 1933, con una luminosità estremamente debole di +19,1 mag.
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1942
Passaggio al perielio il 23 giugno 1942.
La cometa fi ritrovata in modo fortunoso da W. Baade su una lastra fotografica scattata con il riflettore da 100 pollici dell'osservatorio di Mt. Wilson, il 5 novembre 1942, con una magnitudine di +18,6.
Il 6 e 8 novembre la descrisse con un nucleo stellare ed una piccola coda lunga solo 16'' in direzione PA= 300°.
La cometa fu di nuovo osservata all'inizio di dicembre da Walter Baade presso Mt. Wilson, che la descrisse come estremamente debole e con una piccola chioma.
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1950
Passaggio al perielio il 23 ottobre 1950.
Fu ritrovata da L.E. Cunningham su 2 foto scattate il 20 e 24 luglio 1950, all'incirca dove indicavano le previsioni orbitali, appariva come una stella di magnitudine +18,8.
Successivamente a queste foto, una ricerca a posteriori ha ritrovato la cometa anche su foto scattate durante il mese di giugno.
La maggiore luminosità è stata registrata intorno al perielio, ma non ha mai superato la diciottesima magnitudine.
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1958-1959
Passaggio al perielio il 21 marzo 1959.
L'osservazione di questo passaggio fu estremamente sfavorevole e la cometa potè essere osservata solo parecchi mesi prima o dopo il perielio.
Fu ritrovata il 13 giugno 1958 da W.A. Baum presso il Mt. Wilson con una magnitudine di +20,4, esattamente nella posizione predetta dai calcoli di M. Kamiensky (Cracovia), e ben 9 mesi prima del passaggio al suo perielio.
Fu osservata anche il 24 giugno ed il 10 luglio 1958, su due lastre fotografiche presso il Naval Observatory.
E per riosservarla a questo passaggio occorrerà attendere fino verso la metà del 1959.
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1967-1968
Passaggio al perielio il 30 agosto 1967.
La cometa fu ritrovata da Elizabeth Roemer (Lunar and Planetary Laboratory, Catalina Station, Arizona, USA) il 30,21 settembre 1967, mentre si trovava nella costellazione dei Pesci, ad una distanza di 1,54 UA dalla Terra e a 2,52 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 163°.
La cometa al momento era un oggetto di 19esima magnitudine.
Fu poi osservata da K.Tomita (Tokyo Astronomical Observatory, Yokohama, Giappone) il 5,54 ottobre, ne stimò la magnitudine in +18, e la descrisse come diffusa con una condensazione, e ne prese la posizione in AR= 1h 04' 30'' - DEC= +13° 29'.
Tomita effettuò altre due osservazioni fotografiche il 7 e l'8 ottobre valutando la luminosità, rispettivamente in +18 e +17 mag.
Il 9 ottobre passò nel punto più vicino alla Terra ad una distanza di 1,5263 UA.
Il 4 novembre, E. Roemer grazie ad una osservazione fotografica la stimò in +18,5 mag.
Il 17 novembre passò dai Pesci alla costellazione della Balena.
L'ultima osservazione fu fatta il 19,4 gennaio 1968 presso il Tokyo Astronomical Observatory, mentre si trovava a 2,62 UA dalla Terra e a 2,68 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 83°.
[Kronk, Cometography vol.5 (1999) p.195].
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1975-1976
Passaggio al perielio il 25 gennaio 1976.
La cometa fu ritrovate da E. Roemer ed L.M. Vaughn (Steward Observatory, Kitt Peak, Arizona, USA) il 17,30 maggio 1975, mentre si trovava nella costellazione del Delfino con una magnitudine nucleare di +22, ad una distanza di 2,78 UA dalla Terra e a 3,00 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 93°, rilevandone la posizione in:
AR= 21h 00' 54'' - DEC= +13° 59'.
Passò nel punto più vicino alla Terra il 30 agosto 1976, ad una distanza di 1,8299 UA.
Al massimo della sua luminosità arrivò a +19,8 mag il 7 ottobre.
Fu vista l'ultima volta il 28,27 novembre 1976, mentre si trovava alla distanza di 2,34 UA dalla Terra e a 3,19 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 144°.
[Kronk, Cometography vol.5 (1999) p.453-455].
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1984
Passaggio al perielio il 31 maggio 1984.
Fu ritrovata il 1,23 agosto 1983, mentre si trovava ad una distanza di 2,37 UA dalla Terra e a 3,14 UA dal Sole, con un'elongazione di 132°.
Fu vista per l'ultima volta il 23,22 novembre 1984, mentre era ad una distanza di 1,77 UA dal nostro pianeta e a 2,70 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 155°.
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1992
Passaggio al perielio il 28 agosto 1992.
Fu recuperata da Tsutomo Seki quando aveva una magnitudine fotografica +20 il 10,8 luglio 1992 UT. La cometa era visibile al mattino, vicino all'alba, in quadratura sul confine Pesci-Andromeda.
[IAUC 5567, 27 luglio 1992].
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2000
Passaggio al perielio il 21 novembre 2000.
Luminosità massima rilevata +18,2 mag.

( Curva di luce ).

( Foto di Akimasa Nakamura. Questa immagine è stata ottenuta il 4,65 agosto 2000 UT, utilizzando un riflettore F6 da 60 cm e una telecamera CCD. La cometa si trovava allora a circa tre mesi e mezzo dal perielio e aveva un aspetto stellare ).
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2009
Passaggio al perielio il 27 febbraio 2009.
Questa è stata un'osservazione particolarmente sfavorevole, con valori di magnitudine tra +18 e +20.

( Curva di luce ).
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2017
Passaggio al perielio il 1 dicembre 2017.
Osservazione favorevole, la cometa è arrivata alla luminosità massima di +16,8 mag.

( Curva di luce ).

( Foto di Alexander Baransky - Ucraina, del 29 settembre 2017 ).
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Passaggi futuri:
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2026
Passaggio al perielio, previsto per il 19 settembre 2026.

( Posizione in cielo al passaggio al perielio del 19 settembre 2026 ).
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Altri:
Successivamente al 2026, i calcoli effettuati sempre da Kazuo Kinoshita, ci permettono di prevedere i seguenti passaggi al perielio qui sotto elencati:
19 giugno 2035 - 4 febbraio 2044 - 9 aprile 2052 - 12 giugno 2060 - 7 settembre 2068 - 
26 febbraio 2077 - 28 agosto 2085 - 13 febbraio 2094 - 26 luglio 2102.
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A cura di Giovanni Donati.


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