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LE COMETE, gli astri spettacolari. by Andreotti Roberto - INSA.

20 settembre 2023

LA PRIMA GRANDE COMETA DI ARISTOTELE del 372 aC. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 20/09/2023

LA GRANDE COMETA
DI ARISTOTELE 
del 372 a.C.

La grande cometa del 372 a.C. , codificata X/-371 (1) (L'astronomo Heinrich Ludwig von Boguslavsky, per la prima volta, la chiama cometa di Aristotele), apparve nell'inverno dal 372 al 371 a.C. al tempo dell'Arconte Asteo di Atene. 

Osservazioni:
La sua coda si estendeva per un terzo del cielo fino alle stelle della cintura di Orione . 
La luce della cometa proiettava ombre come la luce della luna di notte. 
I contemporanei hanno descritto la cometa come : "striscia di fuoco", "percorso fiammeggiante" e "la grande torcia". 
Lo storico Ephoros, testimone oculare dell'evento, riferisce che la cometa si è spezzata in due parti, ma nell'opera: Quaestiones Naturales (7.16.2–3), Seneca dubita del rapporto Ephoros sulla disintegrazione della cometa. 
Diodoro (90-30 a.C.) scrisse nella sua Biblioteca storica  :
'' Nel primo anno della centoduesima Olimpiade [372 aC]… diversi prodigi annunciarono agli Spartani la loro imminente umiliazione: una torcia ardente di dimensioni straordinarie, a cui si è dato il nome di raggio ardente, apparve per diverse notti ''.

Superstizioni:
Altre fonti contemporanee come Kallisthene e Aristotele mettono la cometa in relazione con la distruzione di Helike e Bura da un terremoto con un successivo tsunami:
'' Tra le antiche comete citate da Aristotele quella dell'anno 372 a.C. ricordata come quella che fu il segno premonitore della distruzione di due città sul mare Egeo: Bura ed Elice. Il destino di queste due città, dapprima colpite da un violento sisma e subito dopo, probabilmente per effetto di uno tsunami, inghiottite dal mare, stato per molti versi simile a quello di Sodoma e Gomorra; quello cioè di essere annientate, insieme a tutti i suoi abitanti, nel volgere di poche ore. Al pari delle due città bibliche inoltre anche Bura ed Elice, avrebbero subito una sorta di castigo divino per essersi macchiate di empietà ''.
[P. Sicoli, Le Comete nell'Italia Antica - Dalle origini al medioevo].

Valutazioni scientifiche:
Per questa cometa sono stati fatti vari studi che possono essere riassunti nelle 2 ipotesi qui di seguito riportate, va pur detto che infine potrebbe pure essere tutt'altro:

IPOTESI 1
Corpo ritenuto come origine delle comete di Kreutz:
Le comete probabilmente hanno avuto origine dalla rottura di una cometa vista nel 372 a.C. , che è stata segnalata come frammentata in due parti dallo storico greco Eforo. 
Questa rottura sembra aver dato origine a due comete principali, una delle quali ha avuto un periodo di circa 350 anni e l'altra un periodo di circa il doppio. 
L'oggetto del periodo più breve è tornato nel I, IV, VIII e XI secolo e potrebbe essere identico alla cometa del 1487. 
Il ritorno dell'XI secolo sembra aver causato un'ulteriore rottura che ha dato origine al sottogruppo I dei Sungrazer di Kreutz. 
Questo gruppo include la cometa C/1843 D1 (Great March Comet), la cometa Pereyra (1963 R1) e più recentemente gli oggetti Solwind e SMM, e circa il 66% degli oggetti scoperti da SOHO. 
L'oggetto di periodo più lungo tornò nel IV secolo e nel 1106, quando si sciolse, per dare origine a comete del sottogruppo II tra cui la C/1882 R1 (Grande cometa di settembre) e Ikeya-Seki (C/1965 S1), e circa il 18% del oggetti scoperti da SOHO . 
La cometa White-Ortiz-Bolelli (C/1970 K1) sembra appartenere a un sottogruppo leggermente diverso di questo raggruppamento e può rappresentare una precedente rottura.



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IPOTESI 2
La cometa di Aristotele sarebbe la 2P/Encke:
Aristotele vide una grande cometa invernale con una coda che arrivava fino a Orione. Era la cometa Encke il 31 dicembre del 372 a.C. Quando divenne visibile al mattino, dopo il 9 gennaio 371 a.C.
Questo studio Posiziona la Encke in corrispondenza delle osservazioni fatte dal tredicenne Aristotele, va però detto che queste simulazioni orbitali non prevedono parametri non-gravitazionali.
Questa Ipotesi poi implicherebbe che questa cometa a cortissimo periodo, se così attiva, fosse visibile molto spesso e quindi corrisponderebbe a moltissime osservazioni precedenti.
Riteniamo che nuovi studi debbano far luce su questa ipotesi.

Cometa Encke il 31/12 nel 372 a.C. - 2/1 nel 371 a.C., dall'orizzonte di Atene. Il cielo corrisponde a 1° gennaio del 371 a.C., alle 17.20 ora solare media locale. Con lo spostamento temporale ΔT = 0,0 giorni l'anomalia media di Encke era di 3,66°, la distanza dal sole 0,455 UA, la distanza dalla terra 0,533 UA, la magnitudine del nucleo -5,9 e la sua altitudine era -3,9°. La lunghezza della coda è stata stimata in 0,6 UA quando arrivava fino alla cintura di Orione. L'altitudine del sole era di -4,4° e la fase lunare era di 25,5° ).

LINK : ''http://uu.diva-portal.org/smash/get/diva2:1432127/FULLTEXT01.pdf''.

Orbita:
L'orbita è solo ipotizzata, dallo studio delle comete di Kreutz, che ha ricostruito l'evoluzione dei suoi frammenti, la ricostruzione all'inverso ci dice che la sua inclinazione orbitale era di 139° rispetto all'eclittica, con un passaggio al perielio a soli 0,007 UA.
Di contro se fosse davvero la 2P/Encke i suoi parametri sarebbero ben conosciuti.
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A cura di Andreotti Roberto.


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