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Aggiornato il 07/03/2021
C/2010 U3 (BOATTINI)
Introduzione:
la C/2010 U3 (Boattini) è la sedicesima cometa scoperta dall'astronomo italiano Andrea Boattini.
Si tratta di una cometa dalle caratteristiche inusuali, sia per il diametro del suo nucleo, dell'ordine dei 100 km, sia per la distanza perielica, a metà strada tra le orbite di Giove e Saturno, sia per il tempo della scoperta, quasi nove anni prima del passaggio al perielio.
Per poterla osservare occorre usare almeno dei telescopi di media grandezza.
Scoperta:
La cometa C/2010 U3 è stata scoperta il 31 ottobre 2010 grazie al telescopio di 1,5 m di diametro della Mount Lemmon Survey , dall’astronomo italiano Andrea Boattini. Si tratta di una cometa con un inusuale perielio a 8,44 UA dal Sole, che è stato raggiunto e superato il 26 febbraio 2019.
Dati fisici:
Il nucleo della cometa deve essere abbastanza ricco di elementi molto volatili perché, pur avendo una minima distanza di 8,444 UA dal Sole, con una temperatura superficiale stimabile in circa -180 °C, era al momento circondato da una chioma molto estesa che appare di circa 8 arcsec, e alla distanza in cui era, equivale ad un diametro di almeno 50.000 km, quindi con un’atmosfera pari a circa 4 volte il diametro della Terra.
( Curva di luce ).
La cometa è stata vista attiva nelle immagini di pre-scoperta già nel novembre 2005 a una distanza eliocentrica record in entrata rH= 25,8 UA.
Sono stati osservati due eventi di esplosione intorno al 2009 e al 2017. La chioma e la coda della cometa sono costituite da granelli di polvere di∼10 μm di raggio, espulso a velocità ≲50 m/s vicino al punto subsolare, e sono soggetti complessivamente alla forza di Lorentz, alla gravitazione solare e alla forza di pressione della radiazione.
L'attività prolungata indica che la sublimazione dei supervolatili (es. CO, CO2) è in gioco, causando un tasso netto di perdita di massa ≳1 kg/s.
Il colore della polvere cometaria, simile ad altre comete di lungo periodo, è più rosso, ma abbiamo anche osservato potenziali variazioni di colore quando la cometa era a 10 <rH< 15 UA, in concomitanza con l'inizio della cristallizzazione del ghiaccio d'acqua amorfo.
Orbita:
I suoi elementi orbitali sono ancora relativamente incerti in quanto per precisarli occorrerà seguire la cometa lungo un maggior arco osservativo:
Gli ultimi dati forniti dal Minor Planet Center, indicano che si tratta di una cometa a lunghissimo periodo.
Parametri orbitali:
( Diagramma parziale dell'orbita - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.
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