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LE COMETE, gli astri spettacolari. by Andreotti Roberto - INSA.

25 settembre 2021

LA GRANDE COMETA DI MARTE del 2014 - C/2013 A1 (Siding Spring). by INSA-MARTE.

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Aggiornato il 25/09/2021

C/2013 A1 (SIDING SPRING)
La grande cometa di Marte 
del 2014

Introduzione:
La C/2013 A1 (Siding Spring) è una cometa che dalla superficie di Marte ha raggiunto una magnitudine di -6, visibile nell'autunno del 2014 (data terrestre).
Va detto che su Marte le comete sono uno spettacolo meno evidente rispetto alla Terra, vista la maggiore distanza dal Sole, quindi diventano ben visibili solo nel caso di un passaggio estremamente ravvicinato come in questo caso, per cui sono poche quelle che offrono passaggi visibili ad occhio nudo e spesso meno brillanti.
Comunque fu uno spettacolo solo per gli ''occhi'' di due rover della NASA, Curiosity ed Opportunity.

( SOPRA: le immagini riprese da Opportunity - SOTTO: quelle di Curiosity - Tenete conto che gli obbiettivi dei 2 rover non sono adatti alla visione notturna ).

Scoperta:
La cometa è stata scoperta il 3 gennaio 2013 dall'astronomo professionista Robert McNaught al Siding Spring Observatory di Coonabarabran nel Nuovo Galles del Sud in Australia e quindi ha ricevuto la designazione ufficiale C/2013 A1. 
È stata chiamata Siding Spring sulla base di una tradizione per identificare l'osservatorio che l'ha scoperta. Tre immagini sono state ottenute mediante l'utilizzo di una camera CCD montata sul telescopio Uppsala Southern Schmidt con uno specchio sferico di 0,5 metri di diametro. 
La cometa Siding Spring aveva una magnitudine apparente di +18,4 / +18,6 , al momento della sua scoperta, ed era a 7,2  AU (1,08 miliardi di km) dal Sole.
Non appena è stata individuata, gli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona hanno ricontrollato le loro osservazioni precedenti, trovando una prima immagine di pre-scoperta risalente all’8 dicembre 2012.

( Sequenza di 4 immagini della cometa dal telescopio spaziale NEOWISE ).

Osservazioni:
Nel corso del 2013, la cometa è stata ulteriormente fotografata in numerosi osservatori. 
La prima osservazione visiva attraverso un telescopio è stata effettuata solo nel dicembre 2013 nel New Mexico con una luminosità di +14 mag. Anche per gran parte del 2014 la cometa è rimasta oggetto di osservazione principalmente per l' emisfero australe.
Il 3 settembre la cometa si trovava a circa 15° di distanza dal polo celeste meridionale. 
Alla fine di luglio 2014, la luminosità era salita a circa +10 mag e la cometa non era più significativamente più luminosa fino al massimo avvicinamento alla Terra all'inizio di settembre. Inizialmente, la luminosità è scesa rapidamente a circa +12 mag, ma poi è salita di nuovo brevemente a +9 mag a novembre a causa di un'esplosione di attività.

Cometa Siding Spring il 27 marzo 2014, immagine presa dal telescopio spaziale Hubble ).

Incontro con Marte:
La cometa Siding Spring è passata molto vicino a Marte il 19 ottobre 2014 alle 18:28 ± 0:01 UTC.
Le osservazioni iniziali di Leonid Elenin del 27 febbraio 2013, suggerivano che potesse passare a 0,000276 AU (41,300 km) dal centro di Marte, ma con un arco di osservazione di 733 giorni, il passo nominale è risultato di 0,000931 AU (139.300 km) dal punto centrale di Marte e la regione di incertezza mostra che non si poteva avvicinare a meno di 0,000927 AU (138.700 km). 
Per fare un confronto, la luna esterna di Marte, Deimos, orbita attorno ad esso ad una distanza di 0,00016 AU (24.000 km). 
A causa della regione di incertezza, c'era la possibilità che potesse passare Marte più vicino , ma in realtà è passato ad una distanza di 140.496,6 ± 4,0 km, ad una velocità relativa di 56 km/s.


L’evento è stato però minuziosamente seguito da diversi telescopi e strumenti scientifici, tra cui due sonde NASA, MAVEN e Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), e l’europea Mars Express, i cui primi risultati sono stati resi noti e si tratta delle prime osservazioni ravvicinate del passaggio di una cometa attorno a Marte, osservazioni che hanno permesso di raccogliere nuove informazioni sulle proprietà di base del nucleo cometario e di rilevarne direttamente gli effetti sull’atmosfera marziana, dove è stato visto formarsi uno strato temporaneo di gas ionizzato. Tutte informazioni preziose, visto che Siding Spring è una cometa proveniente direttamente della remotissima Nube di Oort, nella quale si ritiene permangono gli “avanzi” della formazione del Sistema Solare, al contrario della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, obbiettivo della sonda ESA Rosetta, già ampiamente “cucinata” dal calore solare.

Passando a una distanza da Marte che è meno di un decimo rispetto a quanto qualsiasi cometa nota si sia mai avvicinata alla Terra, Siding Spring ha scodinzolato una scia di polvere verso il pianeta, una parte della quale si è vaporizzata in atmosfera, producendo uno sciame meteorico. 
Questi detriti hanno determinato significative modifiche temporanee nella parte superiore dell’atmosfera marziana, ma anche possibili perturbazioni a lungo termine, che saranno oggetto di ricerche future.

Peraltro, la cometa rappresentava una potenziale minaccia per le sonde orbitanti. 
Un tale evento storico ci ha permesso di osservare i dettagli di questa veloce cometa della Nube di Oort in un modo mai prima possibile con le nostre missioni su Marte esistenti”, ha dichiarato Jim Green, direttore del Planetary Science Division della NASA a Washington. ''Osservando gli effetti su Marte della polvere cometaria che ha impattato nell’alta atmosfera, sono molto felice che abbiamo a suo tempo deciso di posizionare le nostra navi spaziali al sicuro, sull’altro lato di Marte, al culmine del passaggio''.

DALLA TERRA:
Visto dalla Terra, il 19 ottobre 2014, Marte si trovava nella costellazione dell'Ofiuco, vicino all'ammasso globulare NGC 6401 , ed a circa 60 gradi dal Sole. 
Marte e C/2013 A1 erano quindi a circa 1,6 AU (240.000.000 km) dalla Terra. 
A ottobre 2014, C/2013 A1 aveva una magnitudine apparente di circa +11.

( di Rolando Ligustri - Questa immagine è stata acquisita il 19 ottobre 2014, mentre la cometa (in basso a sinistra) si stava avvicinando a Marte che è l'oggetto più luminoso nell'immagine ).

Eventuale pioggia di meteoriti e rischi per i satelliti:
Nel 2013 si pensava possibile che la cometa Siding Spring avrebbe creato una pioggia di meteoriti su Marte o sarebbe stata una minaccia per le navicelle spaziali nell'orbita di Marte. 
Gli studi del 2014 hanno mostrato che la minaccia per i veicoli spaziali in orbita era minima. 
La minaccia maggiore sarebbe circa 100 minuti dopo il massimo avvicinamento. 
Marte passò a circa 27.000 km dall'orbita della cometa intorno alle 20:10 UT del 19 ottobre 2014.
Mentre erano in attesa d’inviare i primi dati scientifici, le sonde NASA ed ESA lassù in orbita comunicarono di essere uscite indenni dall’incontro ravvicinato.
Per scongiurare il pericolo, le tre agenzie spaziali avevano provveduto per tempo a mettere i loro cinque gioielli al riparo, utilizzando come scudo lo stesso pianeta. Al tempo stesso, era un’opportunità rarissima e irrinunciabile, un flyby del genere è un evento che capita una volta ogni milione di anni, per raccogliere materiale di prima mano da una cometa che porta in se il passato remoto del Sistema solare, un vero e proprio fossile spaziale. Siding Spring è infatti al suo primo passaggio così ravvicinato rispetto al Sole, e arriva dritta dritta dalla Nube di Oort, recando con sé tracce inedite di com’era il Sistema solare oltre quattro miliardi di anni fa. Ecco dunque che, compatibilmente con la situazione di pericolo, le cinque sonde non hanno perso l’occasione per fare incetta di dati.

La sonda MAVEN ha studiato le variazioni chimiche in atmosfera, rilevando anche parte della composizione cometaria. Crediti: NASA/JPL, University of Colorado ).

La sonda MAVEN, da poco arrivata su Marte, ha rilevato i cambiamenti nella chimica della parta più alta dell’atmosfera marziana in seguito alla pioggia di meteoriti. 
Lo strumento Imaging Ultraviolet Spectrograph (IUVS) ha osservato un’intensa emissione ultravioletta dovuta a ioni di ferro e magnesio, più intensa di quanto mai osservato sulla Terra per analoghe tempeste di meteore. L’emissione ha dominato lo spettro ultravioletto di Marte per diverse ore dopo l’incontro, per poi dissiparsi nei successivi due giorni. 
Grazie a un altro strumento, Neutral Gas and Ion Mass Spectrometer (NGIMS), la sonda MAVEN è stata anche in grado di campionare direttamente e determinare la composizione di alcune delle polveri della cometa nell’atmosfera di Marte, trovando otto diversi tipi di ioni metallici, tra cui sodio, magnesio e ferro. 
Queste sono le prime misurazioni dirette della composizione delle polveri rilasciate da una cometa della Nube di Oort.

In un altro luogo attorno a Marte, il radar italo-americano MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionospheric Sounding) a bordo di Mars Express ha osservato un enorme aumento della densità di elettroni nella ionosfera marziana sette ore dopo il momento di massimo avvicinamento della cometa. 
Questo picco si è verificato ad una quota sostanzialmente inferiore (attorno agli 80-100 km) al normale massimo di densità nella ionosfera marziana, dove, in altre parole, l’impatto delle fini polveri cometarie ha dato origine a un nuovo e temporaneo strato di gas ionizzato particolarmente denso. 
«Per la prima volta abbiamo potuto osservare in presa diretta un fenomeno che per Marte era stato solo ipotizzato, ossia la formazione di uno strato di plasma dovuto al precipitare di polvere meteorica nell’atmosfera. Per un breve periodo, e per le zone del pianeta che erano rivolte verso la cometa, una parte dell’atmosfera è diventata una sorta di specchio per cui le onde radio a bassa frequenza trasmesse dall’esterno del pianeta non potevano raggiungerne la superficie», ha commentato Roberto Orosei dell’Istituto di Radioastronomia INAF, vice responsabile scientifico di MARSIS.

Questi spettrogrammi dello strumento MARSIS a bordo di Mars Express mostrano l’intensità dell’eco radar in una zona della ionosfera marziana interessata dal passaggio delle polveri cometarie. Crediti: ASI/NASA/ESA/JPL/Univ. di Roma/Univ. of Iowa ).

Anche il radar SHARAD (Shallow Subsurface Radar) di MRO ha rilevato l’incremento nella ionosfera. Benché le immagini dello strumento risultassero “sporcate” dal passaggio dei segnali radar attraverso il nuovo strato transitorio di gas ionizzato creata dalla polvere cometaria, gli scienziati di SHARAD hanno usato queste interferenze indesiderate per determinare che la densità elettronica della ionosfera sul lato notturno del pianeta, quello in cui sono state effettuate le osservazioni, è stata da 5 a 10 volte più alta del solito.

Naturalmente non si poteva ignorare la grande protagonista, la cometa stessa. La sonda MRO ha puntato la sua fotocamera ad alta risoluzione HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) direttamente su Siding Spring, rivelando un nucleo più piccolo del previsto, di soli 2 chilometri, e un periodo di rotazione per il nucleo di otto ore, coerente con le recenti osservazioni preliminari dal Telescopio Spaziale Hubble. Un altro strumento a bordo di MRO, Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars (CRISM), ha osservato la cometa per vedere se vi fossero eventuali componenti chimici che spiccavano particolarmente nel suo spettro, senza però individuarne di particolari. Dalla variazioni di colore della chioma di Siding Spring, gli scienziati di CRISM hanno però tratto l’indicazione che la cometa sta rilasciando particelle di polvere di diverse dimensioni, sia grandi che piccole.

Queste 54 immagini in falsi colori del nucleo e della chioma cometaria riprese dalla camera HiRISE a bordo di MRO mostrano cambiamenti nel flusso di materiale che la cometa si lascia dietro. Crediti: NASA ).

Dati fisici:
La cometa Siding Spring è una cometa mediamente attiva, che non si avvicinava molto al Sole.
Le stime per il diametro del nucleo sono variate da 1 a 50 km, ma ora si sa che il nucleo ha un diametro di circa 400-700 metri , approssimativamente il diametro dell'asteroide 2010 XG11 che si è avvicinato anche lui a Marte il 29 luglio 2014. 
Sulla base delle stime delle dimensioni, il diametro di un ipotetico cratere da impatto sarebbe circa dieci volte il diametro del nucleo della cometa quindi un oggetto di 700 metri creerebbe circa un cratere di circa 7-10 km.
La cometa Siding Spring ha un periodo di rotazione di circa 8 ore.
Con il telescopio TRAPPIST dell'Osservatorio di La Silla , la cometa è stata rilevata da settembre 2013, quando ancora distava poco meno di 5 UA dal Sole, prima fino all'inizio di aprile 2014 e poi ancora da fine maggio a metà novembre, poche settimane dopo il suo perielio, osservato regolarmente. Sono stati determinati i tassi di produzione di OH, NH, CN, C3 , C2 e polvere. Con il FORS2, lo spettrometro sul Very Large Telescope dell' European Southern Observatory , gli spettri della chioma cometaria sono stati registrati tra luglio e settembre 2014 e anche la produzione tassi di CN e C2 derivato. Entrambi i metodi di misurazione hanno mostrato un buon accordo.
La valutazione della produzione di polvere ha mostrato inizialmente un lento aumento fino a raggiungere un massimo a una distanza di 4,3 UA dal sole per poi registrare nuovamente una diminuzione. Dalla fine di maggio è iniziato un secondo movimento ondulatorio, con un massimo a metà luglio intorno a 2.0 UA di distanza solare e una successiva leggera diminuzione, che si è protratta fino al perielio della cometa. 
Tra il 7 e l'11 novembre, i dati hanno mostrato un'improvvisa impennata dell'attività, poiché sia ​​la produzione di polvere che quella di gas sono aumentate di un fattore 5 nel giro di pochi giorni, per poi diminuire nuovamente dopo il 12 novembre.

Parametri orbitali:
Nel JPL Small-Body Database sono riportati gli elementi orbitali di un'orbita temporaneamente iperbolica , che sono stati derivati ​​da 449 dati di osservazione per un periodo di 3 anni e mezzo e che modellano le forze non gravitazionali di due getti di gas discreti. 
Invece, le seguenti informazioni si basano su elementi orbitali del Minor Planet Center , che sono stati determinati da 3037 dati di osservazione per un periodo di 4 ¼ anni.

Secondo il MPC, la cometa si muove su un'orbita ellittica molto allungata , e che risulta inclinata di circa 129° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 2,54133°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 300,85326°.
L'orbita della cometa è fortemente inclinata rispetto ai piani dei pianeti ed è retrograda. 
Nel punto più vicino al sole ( perielio), che la cometa ha attraversato il 25 ottobre 2014, si trovava a una distanza di 209,2 milioni di km / 1,3921432 UA dal Sole, nell'area compresa tra le orbite della Terra e di Marte. 
Il 5 settembre aveva raggiunto il massimo avvicinamento alla Terra, a 133,3 milioni di km (0,89 UA). Il 19 ottobre ha superato Marte a una distanza estremamente breve di soli 140.100 km (che corrisponde a poco più di un terzo della distanza media tra Terra e Luna) e il 29 novembre ha passato Venere a 135,2 milioni di km di distanza.


Evoluzione dell'orbita:
Secondo gli elementi orbitali, come specificato dal Minor Planet Center e che tengono conto anche delle forze non gravitazionali sulla cometa, la sua orbita aveva precedentemente al suo passaggio attraverso il sistema solare nel 2014, un'eccentricità di circa 0,99994 e un semiasse maggiore di circa 22.000 UA (corrispondenti a circa ⅓ anni luce ), per cui il suo periodo orbitale era di oltre 3 milioni di anni. La cometa è arrivata come una "nuova cometa dinamica" dalla nuvola di Oort, forse per la prima volta vicino al Sole.
A causa dell'attrazione gravitazionale dei pianeti, soprattutto durante il passaggio ravvicinato con Marte, ma anche avvicinandosi a Giove il 16 maggio 2013 a una distanza di poco meno di 4 ¼ AU, a Saturno il 18 febbraio 2014 a poco più di 8 ½ AU, e ancora una volta su Giove il 24 gennaio 2016 fino a circa 3 ¾ AU, la sua eccentricità orbitale è ridotta a circa 0,99979 e il suo semiasse maggiore a circa 6700 AU, cosicché il suo periodo orbitale si è ridotto a circa 550.000 anni.
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A cura di INSA-MARTE.


23 settembre 2021

2P/ENCKE la seconda cometa di cui sia stata calcolata un'orbita periodica. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 18/03/2022

2P/ENCKE

Introduzione:
La cometa di Encke (nome ufficiale 2P/Encke ) è una cometa di breve periodo, ed in alcuni suoi passaggi è stata visibile ad occhio nudo. Ha uno dei tempi orbitali più brevi di qualsiasi cometa conosciuta (Questo è il periodo più breve di una cometa ragionevolmente brillante; la debole cometa della fascia principale 311P/PANSTARRS, mai visibile ad occhio nudo, ha un periodo di 3,2 anni).


Scoperta e denominazione:
La cometa fu scoperta per la prima volta il 17,8 gennaio 1786 da Pierre Méchain (Parigi, Francia) durante la ricerca di comete nella regione dell'Acquario.
Però prende il nome dal matematico Johann Franz Encke (nel disegno qui a lato), che non fu lo scopritore della cometa, ma attraverso i suoi studi approfonditi e calcoli orbitali riuscì a collegare diversi avvistamenti negli anni 1786, 1795, 1805 e 1818. 
Pubblicò i suoi risultati in Correspondance Astronomique nel 1819 e ne predisse correttamente il ritorno per l'anno 1822.

Dati fisici:
La vicinanza e il tipo di orbita permette, con gli adeguati strumenti, di seguire la cometa per tutto l'anno, ad eccezione di quando si trova prospetticamente troppo vicina al Sole.
È stato calcolato che il suo nucleo abbia una dimensione media di 4,8 km, e ruota secondo Jane Luu e D. Jewitt, in circa 15,1 ore (vedi grafico sotto).
Altri studi per il periodo di rotazione forniscono il valore di 11,083 ore.
La distanza minima dalla Terra è stata raggiunta nel 1997 quando è passata a 0,26 UA.
Come la maggior parte comete, ha una bassissima albedo, che riflette solo il 4,6% della luce che il suo nucleo riceve dal Sole.

( SOPRA - Nel grafico, la curva di luce della cometa di Encke ).

Le stime della magnitudo non sono state fatte fino alla fine del XIX secolo, ma gli astronomi hanno tentato di determinare la massima luminosità di questa cometa per ciascuno dei suoi ritorni. Sembra evidente che la cometa sia sbiadita dal 1786. La massima luminosità registrata è stata di circa +3,5 nel 1829, mentre un valore di +4,0 è stato indicato nel 1805. La cometa non è stata osservata più luminosa della magnitudine +5,0 durante il XX secolo. 
Una magnitudo di +5,0 è stata registrata l'ultima volta nel 1964.
La lunghezza della coda più lunga registrata della cometa era di 3 gradi nel 1805, mentre raggiunse i 2 gradi nel 1871 e nel 1961.

Cometa 2P/Encke il 5 gennaio 1994, ripresa dal telescopio Spacewatch da 0,9 metri in Arizona. Foto di Jim Scotti ).

Composizione:
Alla Conferenza panrussa sull'astronomia terreste, tenutasi dal 21 al 25 settembre 2020 a Nizhny Arkhyz, in Russia, gli studiosi Petrov, D. ; Kiselev, N. ; Zhuzhulina, E; Hanno relazionato su una simulazione al computer e sull'interpretazione dei risultati dell'osservazione della cometa 2P / Encke
È stato scoperto che una miscela di particelle di ghiaccio (26%), silicati (38%) e materia organica (36%) fornisce il miglior accordo tra la modellazione al computer e i dati osservativi.

Visibilità:
Questa è una cometa che si illumina rapidamente attorno al passaggio del perielio. 
La curva di luce è asimmetrica e si mantiene a lungo brillante prima del passaggio del perielio.
In particolare, il rapido schiarimento prima del passaggio del perielio è rapido. Inizia a schiarirsi circa tre mesi prima del passaggio del perielio, poi schiarisce di 6-7 mag entro due mesi e diventa immediatamente visibile visivamente. Successivamente l'evoluzione della luminosità diventa lenta e rimane brillante per circa 45 giorni.
Dopo il passaggio al perielio, si mantiene brillante con un lento sbiadimento per un po'. 
Ma circa 20 giorni dopo il passaggio del perielio, inizia a svanire rapidamente. Non così ripido come lo schiarimento prima del passaggio del perielio, ma svanisce rapidamente e ritorna allo stato debole originale circa tre mesi dopo il passaggio del perielio.
La cometa è di solito quasi asteroidale e così debole con una luminosità di 18-20 mag nell'altro tempo.


Nell'emisfero settentrionale, è osservabile prima del passaggio del perielio. Nell'emisfero australe, osservabile dopo il passaggio del perielio. La condizione è migliore da osservare nell'emisfero settentrionale.
Nell'emisfero settentrionale, è osservabile visivamente quando passa il perielio tra settembre e febbraio. Soprattutto, se passa il perielio a metà o fine dicembre, si avvicina alla terra e attualmente si illumina fino a +6,5 ​​mag. 
Non è invece ben osservabile quando passa il perielio tra aprile e agosto.
Nell'emisfero australe, è osservabile visivamente quando passa il perielio tra gennaio e agosto. Tuttavia, la luminosità massima diventa solo di +8 mag al massimo, molto più debole che dell'emisfero settentrionale. Non è invece ben osservabile quando passa il perielio tra settembre e dicembre.
Il calcolo di Kazuo Kinoshita non ha rivelato alcun cambiamento significativo dell'orbita dalla metà del 18° fino alla fine del 21° secolo.
Tuttavia, la luminosità della cometa è in calo. Alla sua scoperta all'inizio del 19° secolo, era più luminoso di adesso di 4 mag. Raggiunse al massimo 3,5 mag ed era visibile ad occhio nudo come la galassia di Andromeda. Ora raggiunge al massimo 6,5-7 mag.
Tradotto integralmente da: '' http://www.aerith.net/comet/catalog/0002P/index.html ''.

Una cometa morente:
Si stima attualmente una vita fino agli anni 2050-2060 circa, e da lì diventerà un semplice asteroide come (3552) Don Chisciotte.
La sua eccessiva perdita di massa (durerà solo circa 120 passaggi cometari dalla scoperta) è dovuta al fatto che questa cometa sublima lungo tutta la sua orbita, dall'afelio al perielio. 
Attualmente, nei suoi passaggi ravvicinati, raggiunge appena la magnitudine +7, quando un tempo raggiungeva le magnitudini +3 e +4. Attualmente nei passaggi attraverso il perielio, solleva un piccolo coma di polvere e, in rare occasioni, una piccola coda, sintomi di età avanzata di questa cometa, che entro il 2050 si stima abbia esaurito tutto il suo ''combustibile''. 
Quando questa cometa raggiunge il suo afelio, non è praticamente più distinguibile dalle stelle circostanti, raggiungendo quindi magnitudini prossime a +17, essendo quindi quasi impossibile distinguerla da un asteroide.

Orbita:
È una cometa con un periodo di rivoluzione tra i più corti, difatti ritorna ogni 3,3 anni, ed è di conseguenza tra le più studiate. L'orbita con un perielio di (0,3367202 UA), è alquanto ellittica con un'eccentricità di 0,8479982, tanto da portarla verso i pianeti esterni, ma nel punto più lontano dal Sole (afelio) arriva fino a 4,094 UA e si viene a trovare comunque ad una certa distanza di sicurezza da Giove, tale da non subire perturbazioni gravitazionali da parte di quest'ultimo.
La cometa percorre un'orbita prograda, che risulta inclinata di 11,78138° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 186,54708°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 334,56766°.
Encke è attualmente vicino a una risonanza di moto medio 7:2 con Giove , ed è possibile che alcuni dei frammenti più grandi diffusi dalla cometa, o rilasciati da un progenitore più grande della cometa, siano intrappolati in questa risonanza.

Grafico dell'orbita ).

Per 2P/Encke si prevede 4 approcci ravvicinati nel futuro:
DataDistanza dalla Terra (km)Velocità (km/s)
7 luglio 206329.106.60132.478
28 giugno 210629.140.38025.747
30 giugno 217224.628.05926.670
6 novembre 217828.184.24632.159

Meteore e frammenti:
Si ritiene che la cometa di Encke sia l'origine di diversi sciami di meteoriti correlati, noti come Complesso Tauride (che si incontrano come Tauridi settentrionali e meridionali a novembre e Beta Tauridi a fine giugno e inizio luglio). 
Allo stesso modo è stata segnalata una possibile pioggia che colpisce Mercurio:
 - Le misurazioni a bordo del satellite MESSENGER della NASA hanno rivelato che Encke potrebbe contribuire agli sciami meteorici stagionali su Mercurio. Lo strumento Mercury Atmospheric and Surface Composition Spectrometer (MASCS) ha scoperto picchi stagionali di calcio da quando la sonda ha iniziato a orbitare attorno al pianeta nel marzo 2011. Si pensa che i picchi nei livelli di calcio provengano da piccole particelle di polvere che colpiscono il pianeta e fanno cadere molecole contenenti calcio in l'atmosfera in un processo chiamato vaporizzazione per impatto. Tuttavia, lo sfondo generale della polvere interplanetaria nel Sistema Solare interno non può, da solo, spiegare i picchi periodici di calcio. Ciò suggerisce una fonte periodica di polvere aggiuntiva, ad esempio un campo di detriti di una cometa.
 - L'oggetto Near-Earth 2004 TG10 potrebbe essere un frammento della cometa di Encke.
 - L'evento di Tunguska del 1908 potrebbe essere stato causato dall'impatto di un corpo cometario ed è stato anche postulato dall'astronomo cecoslovacco Ľubor Kresák come probabilmente causato da un frammento della cometa Encke.
Questi gli oggetti più grandi che hanno orbite che condividono caratteristiche simili all'orbita della cometa 2P/Encke:
291 Alice (A890 HA)
364 Isara (A893 FE)
367 Amicizia (A893 KB)

COMPLESSO TAURIDE:
Il flusso di meteoroidi del Complesso Tauride è stato a lungo collegato a 2P/Encke, ma l'attività della cometa non è abbastanza forte da spiegare il numero di meteore osservate. 
È stato suggerito che il flusso di meteoroidi sia stato causato dalla rottura di un corpo genitore più grande, che ha lasciato la cometa 2P/Encke e altri vari piccoli corpi insieme a un flusso di polvere. Sono stati scoperti vari piccoli oggetti Near-Earth (NEO) con orbite che possono essere collegate a 2P/Encke e al flusso di meteoroidi Tauride. 
Sebbene molte delle associazioni siano spurie a causa della bassa inclinazione dell'orbita di 2P/Encke, molti NEO si sono evoluti in modo simile a 2P/Encke in un periodo di 5000 anni, suggerendo una qualche relazione. 
Oltre alle proprietà dinamiche, le proprietà tassonomiche comuni possono anche fornire un'indicazione di un'origine comune per i piccoli corpi nel sistema solare. 
Le proprietà tassonomiche sono poco conosciute per i nuclei cometari e solo poche comete hanno misurazioni nella gamma di lunghezze d'onda visibili. 
Gli spettri esistenti dei nuclei nudi sono generalmente privi di caratteristiche e mostrano diverse pendenze di arrossamento. Dato lo scarso rapporto S/N che si ottiene solitamente nelle osservazioni, caratteristiche più sottili, come quelli di minerali idrati, nella maggior parte dei casi sono oltre il limite di rilevamento. Se i NEO del Complesso Tauride sono frammenti dello stesso corpo di 2P/Encke, ci aspettiamo che abbiano le stesse proprietà spettrali del nucleo della cometa. 
Inoltre, sarebbe ragionevole aspettarsi che questi NEO possano mostrare attività cometarie. 
Il meteorite denominato Maribo è una condrite carboniosa di tipo CM caduta in Danimarca il 17 gennaio 2009. L'orbita pre-atmosferica dell'oggetto lo colloca nel mezzo del flusso di meteoriti Tauridi, il che solleva l'intrigante possibilità che la cometa 2P/Encke possa essere il corpo genitore delle condriti CM, il che significa che questi meteoriti sono potenzialmente campioni di materiale cometario che noi possiamo studiare in laboratorio. 
Le condriti CM mostrano segni di un'ampia alterazione acquosa, il che suggerisce che il corpo genitore fosse un corpo ghiacciato che era almeno parzialmente fuso ad un certo punto. 
È quindi possibile che il corpo genitore delle condriti CM sia una cometa. 
Per indagare se esiste una relazione tra la cometa 2P/Encke, i NEO associati al Complesso Tauride e le condriti CM, sono stati condotti studi spettroscopici di questi oggetti. 
Dalle osservazioni da terra, nella gamma di lunghezze d'onda visibili, di 2P/Encke e 12 NEO ''Tauridi'' candidati ottenute il 2 agosto 2011 presso l'ESO-VLT in Cile, utilizzando lo strumento FORS2. Abbiamo ottenuto il primo spettro ottico del nucleo inattivo della cometa 2P/Encke e gli spettri ottici dei NEO ''Tauridi'' candidati selezionati. 
Inoltre abbiamo ottenuto immagini profonde nel filtro R di ogni NEO per la ricerca di attività e di 2P/Encke per confermare che la cometa non era attiva al momento dell'osservazione. 
L'analisi preliminare mostra che 2P/Encke ha un profilo stellare, confermando che nessuna attività cometaria era presente al momento dell'osservazione. Il suo spettro è piatto e non mostra alcun assorbimento evidente o caratteristica di missione nella gamma di lunghezze d'onda 400 - 950 nm. Anche gli spettri dei 12 NEO ''Tauridi'' sono privi di caratteristiche e due di essi mostrano un moderato arrossamento.

Immagine della cometa di Encke presa dal telescopio spaziale Spitzer, che mostra la sua debole traccia di polveri, in luce infrarossa, simile ad una girandola ).
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La STORIA della COMETA

Cronache di antichi passaggi della cometa:
Più di una teoria ha associato la cometa di Encke con impatti di materiale cometario sulla Terra e con un significato culturale.
Una teoria sostiene che l'antico simbolo della svastica sia apparso in una varietà di culture in tutto il mondo in un momento simile e potrebbe essere stato ispirato dall'aspetto di una cometa dalla testa in avanti, poiché i getti curvi avrebbero ricordato la forma della svastica (vedi sotto). 
La cometa Encke è stata talvolta identificata come la cometa in questione. 
Nel loro libro Cosmic Serpent (pagina 155) del 1982 Victor Clube e Bill Napier riproducono un antico catalogo cinese di forme comete dai Mawangdui Silk Texts , che include una cometa a forma di svastica, e suggeriscono che alcuni disegni di comete fossero collegati alla rottura del capostipite di Encke e del flusso Tauride di meteoroidi. 
Fred Whipple nel suo The Mystery of Comets (1985, pagina 163) fa notare che l'asse polare della cometa Encke è a soli 5 gradi dal suo piano orbitale: un tale orientamento è l'ideale per aver presentato un aspetto a girandola ai nostri antenati quando Encke era più attiva.

( Ricostruzione artistica su come doveva apparire la cometa di Encke nell'antichità ).

Un altra ipotesi è quella che accomuna alcune comete viste nel passato con la cometa di Encke, ma i presupposti lasciano adito a dubbi.

Un altro fatto non spiegato è come mai i Cinesi non l'abbiano descritta più chiaramente nei loro annali, quando sappiamo che essi riportarono fedelmente l'osservazione di tanti astri chiomati, anche se va detto che alcuni passaggi potrebbero non essere stati riconosciuti come tali e serviranno studi più approfonditi, recentemente invece pare che in India ed in particolare in Tibet il fenomeno fosse riconosciuto e ben documentato, ma studi più accurati sono adesso in corso.

DALLA CINA:
Secondo F.L. Whipple e S.E. Hamid, il catalogo di Ho Peng Yoke elenca le antiche osservazioni cinesi di 581 oggetti astronomici transitori, di cui circa 300 potrebbero essere stati 2P/Encke, tra gli anni -156 e +1600. 
Utilizzando il metodo di Gauss-Hill è stato possibile stabilire approssimativamente il piano dell'orbita e la direzione del perielio per 2P/Encke in questo intervallo di tempo. 
Tutti gli oggetti tranne circa 40 possono essere eliminati confrontando le posizioni osservate con le possibili posizioni di 2P/Encke, e molti altri potrebbero essere eliminati sulla base delle loro luminosità calcolate e dell'osservabilità generale. 
Grandi incertezze nel moto non newtoniano ci impediscono ancora di identificare con certezza 2P/Encke tra le restanti possibilità.

DAL TIBET:
Più di settecento anni prima del primo avvistamento della cometa Encke da parte dell'astronomo francese Pierre Méchain nel 1786 e dei calcoli di questa cometa da parte di Johann Franz Encke nel 1819, la cometa Encke in Tibet era chiamata Du-ba mjug-ringsColui che ha una coda fumosa “. 
Con la traduzione dell'indiano Kālacakratantra, ai tibetani furono fornite non solo descrizioni del movimento di questa cometa dall'India, ma anche informazioni numeriche sul suo movimento, che in seguito resero possibile calcolare i periodi della sua visibilità. A partire dall'anno 1318, abbiamo numerose opere tibetane autoctone sull'astronomia tramandate, alcune delle quali trattano in modo molto dettagliato i calcoli astronomici per questa cometa. 
Una ricerca dettagliata di queste opere tibetane in parte molto antiche, è ancora in attesa di essere esplicata.

Nella sua tesi di abilitazione presentata a Monaco di Baviera nel 1966 (p. 144f), Winfried Petri ha spiegato che il Kālacakratantra, che ebbe origine nella forma attuale dopo il 1027 e fu tradotto in tibetano nella seconda metà dell'XI secolo, includeva calcoli sulla visibilità di un corpo celeste che in tibetano viene chiamato: 
'' du-ba mjug-ring ''. cioè: "Colui che ha una lunga coda di fumo". 
Questa cometa diventa visibile per 1,5 mesi ogni tre anni come descritto nel kālacakratantra
Petri ha il merito di essere stato il primo ad aver stabilito al di là di ogni dubbio che questa cometa nell'astronomia indo-tibetana è la cometa di Encke, conosciuta in Tibet più di 700 anni prima della sua scoperta nel mondo occidentale. I calcoli della sua visibilità hanno occupato l'astronomia tibetana dall'XI secolo ai tempi moderni, con la conoscenza empirica acquisita dall'osservazione ( myong-rtsis ) che compare ripetutamente nei calcoli.

Il secondo più antico trattato di astronomia a noi noto dal Tibet, che contiene calcoli sulla visibilità della cometa Encke, è il Kālacakrāvatāra del maestro indiano Abhayākaragupta (1084-1130). Quest'opera fu scritta nel primo quarto del XII secolo e contemporaneamente fu tradotta in lingua Tibetana dal tibetano Nyin-phug-pa Chö kyi Dragpa ( Chos kyi grags pa, 1094-1186). 
Abhayākaragupta, dice che questa cometa, chiamata du-ba mjug-rings , fa la spola davanti e dietro il disco solare alla velocità di 2,5 chu-srang/giorno , sia avanti e sia dietro rispetto al Sole, ed è visibile solo per 1,5 mesi sinodici dopo tre anni. Durante il periodo di tre anni in cui la cometa si trova davanti o dietro il disco solare, Encke è impercettibile all'osservatore terrestre. 
Secondo Abhayākaragupta, Encke si toglie la coda ( du-ba ) per un mese durante i mesi 1,5 della sua visibilità e appare all'osservatore come una stella fissa ( skar-ma ) durante questo periodo . Il resto dei 15 giorni è visibile con una lunga coda ( mjug-ma ring-po ).


Blocco stampa tibetano con la prima parte SOPRA, e la seconda parte SOTTO, della sezione nel Kālacakrāvatāra, che si occupa della visibilità della cometa di Encke ).


Secondo le spiegazioni dell'astronomo tibetano Khyenrab Norbu ( mKhyen-rab nor-bu, Rigs-ldan snying gi thig-le , edizione Dharmsala, p. 64), gli astronomi tibetani conoscevano quattro comete, tutte conosciute come emanazioni ( sprul-pa ) dello pseudopianeta sGra-gcan , responsabile delle eclissi solari e lunari . 
La loro apparizione nel cielo era vista come un presagio minaccioso ( mi-dge'i ltas ). 
Khyenrab Norbu dà i seguenti nomi e direzioni per queste comete: 
 - (Est) Du-ba mjug-rings , cioè la cometa Encke; 
 - (Sud) sTag-mgo me-´bar “testa di tigre con una corona di fuoco”; 
 - (Ovest)g.Yag-mgo rlung-´tshub "Testa di Yak con una violenta tempesta"; 
 - (Nord) Chu-tig sngon-po "goccia d'acqua blu". 
Secondo mKhyen-rab nor-bu , solo nel caso della cometa Encke erano noti all'astronomia tibetana metodi di calcolo che consentivano di calcolarne in anticipo la visibilità.

I più antichi calcoli sopravvissuti di un astronomo tibetano sulla visibilità della cometa Encke si trovano nel testo rTsis kyi bstan-bcos kun las btus-pa´i rtog-pa scritto dal karma Rangjung Dorje (Rang-byung rdo-rje) nel 1318 . 
Sebbene queste spiegazioni siano ancora molto brevi, più di 100 anni dopo l'astronomo Phugpa Lhündrub Gyatsho  ( Phug-pa lHun-grub rgya-mtsho ) si occupa nel suo Padma dkar-po'i zhal-lung, che fu completato nel 1447 e scritto in prosa su questo argomento. 
Le discussioni dettagliate di Phugpa Lhündrub Gyatsho sui diversi metodi di calcolo da parte di altri astronomi tibetani mostrano che il calcolo della visibilità della cometa Encke era ampiamente discusso ai suoi tempi. Nei secoli che seguirono, nessuno degli importanti libri di testo di astronomia tibetana sbagliava i calcoli sulla visibilità della cometa di Encke. Ciò vale in particolare per il vasto lavoro Vaiḍūrya dkar-po del reggente sde-srid  Sangs-rgyas rgya-mtsho, completato nel 1685. 
Non sono ancora disponibili studi dettagliati su questi metodi di calcolo, che in particolare dovrebbero contenere un'edizione dei relativi testi.
Tradotto integralmente da: '' http://www.tibet-encyclopaedia.de/komet-encke.html ''.
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 - PASSAGGI AL PERIELIO CALCOLATI E NON OSSERVATI PRIMA DELLA SCOPERTA:
(25 giugno 1769), (18 ottobre 1772), (12 febbraio 1776), (10 giugno 1779), (4 ottobre 1782).
Calcoli effettuati da Kazuo Kinoshita.
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Passaggi storici riconosciuti:
Prima della determinazione dell'orbita.

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2P/1786 B1

Passaggio al perielio - 31 gennaio 1786.
(Visibile ad occhio nudo)
Scoperta: 17,77 gennaio 1786 , mentre era a 0,64 UA dalla Terra e a 0,49 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 26°.
Ultima osservazione: 19,76 gennaio 1786 , mentre era a 0,63 UA dalla Terra e a 0,46 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 21°.
Passaggio ravvicinato: non osservato il 23 gennaio 1786 , mentre era a 0,6184 UA dalla Terra.

Fu avvistata da Pierre Mechain, vicino alla stella Delta dell'Acquario (anche se le ricostruzioni orbitali la piazzano invece molto vicino a Beta Aquarii), e disse che la cometa appariva abbastanza luminosa se vista attraverso un telescopio e mostrava una coda debole e stretta. 
Nessuna osservazione è stata possibile il 18 gennaio, ma Méchain e Charles Messier sono stati in grado di confermare la cometa il 19. 
Messier la descrive così:
'' Nel telescopio si vede la cometa larga e brillante, con luminoso nucleo circondato da nebulosità, nessuna coda era visibile ''.
Mechain, ne prende la posizione: AR 21h 14' 58,9'' - Dec -6° 54' 10''.
Sfortunatamente, l'elongazione della cometa dal Sole stava rapidamente diminuendo e non sono state fatte osservazioni dopo il 19. 
Successivamente, non è stata calcolata nessuna orbita. 
La cometa è passata nel punto più vicino alla Terra (0,62 AU) il 23 gennaio.
Il 27 gennaio è passata ad una distanza angolare di soli 4° dal Sole.
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 - PASSAGGI AL PERIELIO NON OSSERVATI: (19 maggio 1789) , (4 settembre 1792).
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2P/1795 V1

Passaggio al perielio - 21 dicembre 1795.
(Visibile ad occhio nudo)
Scoperta: 7,8 novembre 1795 , mentre era a 0,26 UA dalla Terra e a 1,05 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 95°.
Passaggio ravvicinato: 9 novembre 1795 , mentre era a 0,2561 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 29,7 novembre 1795 , mentre era a 0,39 UA dalla Terra e a 0,65 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 24°.

La seconda scoperta della cometa fu fatta da Caroline Herschel (Slough, Inghilterra) durante una scansione di routine per le comete il 7 novembre 1795. È fu rapidamente confermata da suo fratello William Herschel, che ha notato che poteva essere visto ad occhio nudo, e ne determinò la posizione:
AR 20h 03' 48'' - Dec +40° 42' 42''
La cometa era nel punto più vicino alla Terra (0,26 AU) il 9 novembre e le osservazioni sono continuate mentre l'elongazione della cometa dal Sole diminuiva. 
Nel corso delle osservazioni fu vista da vari osservatori in Europa: Bode (Berlino), Olbers (Brema), Maskelyne (Greenwich).
Il 21 novembre Olbers descrive la cometa come una nebulosità rotonda di circa 3' di diametro e senza un nucleo distinto.
L'ultima posizione la rilevò Olbers (Brema, Germania): AR 17h 11' 14'' - Dec +3° 11' 04''.
La cometa è stata vista l'ultima volta il 29 novembre 1795.
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 - PASSAGGI AL PERIELIO NON OSSERVATI: (11 aprile 1799) , (2 agosto 1802).
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2P/1805 U1

Passaggio al perielio - 21 novembre 1805.
(Visibile ad occhio nudo)
Prima osservazione: 20,1 ottobre 1805 , mentre era a 0,44 UA dalla Terra e a 0,84 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 56°.
Passaggio ravvicinato: 16 ottobre 1805 , mentre era a 0,4352 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 20,25 novembre 1805 , mentre era a 1,03 UA dalla Terra e a 0,34 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 19°.

La terza scoperta della cometa fu fatta da Jean Louis Pons (Marsiglia, Francia) il 20 ottobre 1805, con scoperte indipendenti fatte da Johann Sigismund Huth (Francoforte sull'Oder, Germania) il 21 e Alexis Bouvard il 22. 
Il 23 ottobre Huth ha affermato che la cometa era visibile ad occhio nudo ed era simile per dimensioni e luminosità alla galassia di Andromeda (M31), quindi è possibile fare una stima di circa +4 mag. 
La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 20 novembre. 
Calcoli successivi hanno rivelato che la cometa era passata abbastanza vicina alla Terra (0,44 UA) il 16 ottobre 1805, cioè prima che fosse avvistata.

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 - PASSAGGI AL PERIELIO NON OSSERVATI: 
(12 marzo 1809), (26 giugno 1812), (13 ottobre 1815).
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2P/1818 W1

Passaggio al perielio - 27 gennaio 1819.
Prima osservazione: 26,76 novembre 1818 , mentre era a 0,80 UA dalla Terra e a 1,30 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 93°.
Passaggio ravvicinato: 17 gennaio 1819 , mentre era a 0,6022 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 12,73 gennaio 1819 , mentre era a 0,62 UA dalla Terra e a 0,51 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 27°.

La quarta scoperta della cometa è stata fatta sempre da Pons (Marsiglia, Francia) il 27,9 novembre 1818, e l'ha descritta come molto debole. 
La cometa è passata vicina alla Terra (0,60 AU) il 17 gennaio 1819.
Encke iniziò a notare una certa relazione mentre studiava l'orbita della cometa di Pons del 1818-19 con quella del 1805. Ha pubblicato un'orbita parabolica nel numero di febbraio 1819 della Correspondance astronomique . Ha preso posizioni ottenute il 22 dicembre 1818, 1 gennaio 1819 e del 6, e ha determinato una data di perielio del 25,4 gennaio 1819. 
L'articolo aggiungeva che l'orbita "assomiglia un po' a quella della prima cometa del 1805; forse calcoli successivi ci insegneranno qualcosa sulla loro identità". 
Encke ha pubblicato un altro articolo nello stesso numero del Correspondance astronomique dove diede la prima orbita ellittica. Ha preso posizioni dal 30 novembre al 12 gennaio e ha determinato una data di perielio del 27,60 gennaio e un periodo di 4,15 anni. 
Confrontò la sua orbita per la cometa del 1819, con l'orbita parabolica calcolata da Bessel per la cometa del 1805 e disse che le differenze tra le due erano entro i limiti di ciò che le perturbazioni planetarie possono produrre. Nel numero di marzo 1819 del Correspondance astronomique, Encke mostrò i risultati dei suoi calcoli di un'orbita ellittica per la cometa del 1805. 
Il confronto tra le orbite delle comete del 1805 e del 1819 mostrava ora pochissime differenze, ed Encke era sicuro che le due orbite fossero identiche. 
Continuò a lavorare sul problema e, nel maggio del 1819, Encke pubblicò i dettagli dei suoi tentativi di collegare le comete del 1805 e del 1819 a una cometa osservata nel 1795. 
Nel giugno del 1819, Encke aveva collegato con successo questa cometa a una vista solo su due notti nel 1786. Fu questa laboriosa indagine che portò alla cometa di essere chiamata "Encke".
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Passaggi storici osservati:
Dopo la determinazione dell'orbita grazie ai calcoli di Encke.
La cometa è stata osservata ad ogni ritorno al perielio dal 1818 ad eccezione del 1944 (durante la seconda guerra mondiale).

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2P/1822 L1 (Encke)

(primo ritorno previsto):
Passaggio al perielio - 24 maggio 1822.
Prima osservazione: 2,33 giugno 1822.
Ultima osservazione: 29,4 luglio 1822 , mentre era a 0,29 UA dalla Terra e a 0,89 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 56°.
Passaggio ravvicinato non osservato: 4 luglio 1822 , mentre era a 0,2692 UA dalla Terra.

Durante il 1819, Encke suggerì che la cometa sarebbe probabilmente tornata nel maggio del 1822. Circa un anno dopo, prese le posizioni dall'apparizione del 1818-19 e determinò una data per il perielio del 1822 al 24 maggio. 
C'erano effemeridi per il periodo dal 25 febbraio al 27 luglio 1822. Una delle prime ricerche documentate fu fatta da JE Bode (Berlino, Germania) la sera del 15 febbraio 1822. Usando un rifrattore a lunghezza focale di 3,5 piedi spazzò l'area in cui si prevedeva si trovasse la cometa, che era la regione a sud di Omega Piscium. Nessuna traccia della cometa è stata trovata. I calcoli ora rivelano che la cometa si trovava nella regione prevista, ma era troppo debole per il recupero. Si muoveva abbastanza lentamente a causa della sua distanza dalla Terra e dal Sole, e quell'area del cielo è stata portata al crepuscolo durante il mese di marzo e poi alla luce del giorno alla fine di aprile. 
Passò a 10° dal Sole il 24 aprile, e poi si allontanò lentamente. 
CKL Rümker (Paramatta, New South Wales) recuperò questa cometa con l'aiuto delle effemeridi di Encke il 2,33 giugno 1822. La cometa era quindi situata molto in basso nel cielo serale. Rümker confermò il ritrovamento e quindi l'identità con la cometa attesa il 3,33 giugno. 
La cometa era in anticipo di solo circa una mezza giornata dalla previsione di Encke. 
Le descrizioni fisiche erano poche durante questa apparizione, la maggior parte proveniente da W. Robertson e C. Drinkwater (HMS Creole, nel porto di Rio de Janeiro, Brasile), che sono riusciti ad osservare la cometa dopo il tramonto per quasi due settimane nel mese di giugno. Hanno descritto la cometa come "come una debole nebulosa di forma rotonda" il 7 giugno. Hanno detto che appariva debole in un telescopio il 12, mentre il 13 hanno osservato che la cometa non era aumentata di luminosità da quando era stata vista il 7. 
Il 17 giugno, Robertson e Drinkwater notarono che la cometa aveva "lo stesso aspetto nebuloso e orbicolare della prima volta". L'hanno descritta di nuovo come "molto debole" in un telescopio il 18. Ulteriori tentativi di vedere la cometa il 19 e il 22 si sono rivelati infruttuosi, prima a causa del cielo nebbioso, e poi a causa del chiaro di luna. 
Rümker ha misurato per l'ultima volta la posizione della cometa il 23 giugno. Ha notato la sua debolezza e il fatto che l'aumento della luce lunare ostacolerebbe ulteriori osservazioni. 
L'ultima osservazione apparente è arrivata il 29,4 giugno, quando Rümker ha rilevato un debole bagliore vicino alla posizione prevista, ma non sono state possibili misurazioni precise. 
Le ricerche di Rümker all'inizio di luglio non hanno rivelato alcuna traccia della cometa.
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1825 2P/Encke

Passaggio al perielio - 16 settembre 1825.
Prima osservazione: 13,07 luglio 1825 , mentre era a 1,79 UA dalla Terra e a 1,35 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 48°.
Passaggio ravvicinato: 28 agosto 1825 , molto distante, mentre era a 1,2347 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 7,15 settembre 1825 , mentre era a 1,27 UA dalla Terra e a 0,43 UA dal Sole.

Durante il giugno del 1825 J.F. Encke fece nuovi calcoli applicando le perturbazioni planetarie, e predisse il passaggio al perielio per il 16,78 settembre dello stesso anno, fornendo anche le effemeridi per luglio ed agosto.
J.E.B Valz (Nimes, Francia) sospetto di averla osservata il 13,07 luglio vicino alla stella 42 Tauri, ma non potè fare precise misurazioni, poi un lungo periodo di brutto tempo impedì ulteriori osservazioni fino al 27,05 Luglio quando fu ritrovata indipendentemente da K.L. Harding (Gottinga, Germania) che fornì la prima misurazione della posizione: AR 4h 56' 30'' - Dec +31° 18'.
Anche Valz finalmente la riosservò il 27,10 Luglio, riuscendo a misurarne la posizione.
La cometa arrivo alla sua massima declinazione nord di +32° il 6 agosto.
Altre osservazioni furono fatte da G. Plana (Torino, Regno di Sardegna) il 10 - 11 - 12 agosto, e la descrisse come: '' una piccola nebulosità circolare, con un piccolo ma brillante nucleo ''.
Pons la osservò dal 14 agosto, mentre Olbers il 15 disse: '' La cometa era molto facile da vedere ed era brillante come la cometa di Biela ''.
Niccolò Cacciatore (Palermo, Regno di Napoli) per il 17 agosto, dice che non era visibile ad occhio nudo, e di circa 1,5' di diametro angolare.
Nei giorni successivi si aggiungono molte altre osservazioni, tra cui lo stesso Encke, fino al 7,15 settembre quando E. Capocci (Napoli) compie l'ultima osservazione, fornendo la misurazione della posizione: AR 10h 03' 00'' - Dec +15° 44'.
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1828/29 2P/Encke

Passaggio al Perielio - 10 gennaio 1829.
(Visibile ad occhio nudo)
Prima osservazione: 16,91 settembre 1828 , mentre era a 1,09 UA dalla Terra e a 1,97 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 139°.
Passaggio ravvicinato: 12 dicembre 1828 , mentre era a 0,4723 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 27,64 dicembre 1828 , mentre era a 0,51 UA dalla Terra e a 0,49 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 14°.

Nuovamente Encke ne calcola il ritorno, e lo fa con maggiore precisione di altri che si erano cimentati nell'impresa, la cometa fu poi recuperata da F.G.W. von Struve (Dorpat, adesso Tartu in Estonia) il 16,91 settembre 1828, fornendo la misurazione della posizione: AR 1h 34' 48'' - Dec +26° 23'.
Mentre altri tentativi precedenti di recuperarla da parte di Olbers ed Harding erano andati falliti.
La cometa è arrivata alla sua massima declinazione nord di +29° l'11 ottobre 1828.
Le osservazioni continuarono nel mese di novembre da molti osservatori in tutto il mondo, e verso metà dicembre si arrivò al punto di massimo avvicinamento alla Terra il 12 dicembre 1828 ad una distanza di 0,4723 UA.


Già da 7 dicembre Struve la descrive di 5a magnitudine e visibile ad occhio nudo, il 9 dicembre Olbers dice che era molto simile all'ammasso globulare M13, ed il 15 afferma che aveva un aspetto molto diffuso. La magnitudine massima stimata è la più alta dalla sua scoperta valutata in circa +3,5 mag.
L'ultima osservazione è di Struve, fatta il 26,64 dicembre 1828, che fornisce la misurazione dell'ultima posizione: AR 18h 58' 24'' - Dec -10° 17'.
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1832 2P/Encke

Passaggio al perielio - 4 maggio 1832.
Prima osservazione: 2,39 giugno 1832 , mentre era a 0,34 UA dalla Terra e a 0,77 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 36°.
Passaggio ravvicinato: 18 giugno 1832 , mentre era a 0,2568 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 30,1 giugno 1832 , mentre era a 0,30 UA dalla Terra e a 1,22 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 127°.

Encke nel 1831 previde questo passaggio sbagliando i calcoli solo di 2 ore e mezzo.
La cometa fu recuperata, dopo aver passato il perielio, da O.F. Mossotti (Buenos Aires) il 2,39 giugno del 1832, con una posizione: AR 3h 46' 36'' - Dec -11° 20'.
Mossotti la descrisse come una nebulosità molto piccola e con un nucleo molto debole.
Le osservazioni proseguirono anche dal Capo di Buona Speranza, dove fu rilevata per l'ultima volta il 30 giugno 1832.
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1835 2P/Encke

Passaggio al Perielio - 26 agosto 1835.
Prima osservazione: 23,10 luglio 1835 , mentre era a 1,53 UA dalla Terra e a 0,87 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 33°.
Passaggio ravvicinato: 10 settembre 1835 , molto distante, mentre era a 1,1371 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 24,8 settembre 1835 , mentre era a 1,38 UA dalla Terra e a 0,77 UA dal Sole.

Nel 1833 Encke ipotizzò un passaggio al perielio nella seconda metà di agosto del 1835, poi effettuando i calcoli e tenendo conto delle perturbazioni gravitazionali, nel marzo del 1835 pubblico i risultati che davano un passaggio al perielio per il 26,88 agosto 1835, con tanto di effemeridi.
La cometa con solo un leggero spostamento rispetto alle previsioni, fu quindi ritrovata da K. Kreil (Milano), il 23,10 luglio, misurandone la posizione in: AR 5h 46' 30'' - Dec +30° 42'.
Fu poi osservata fino ai giorni precedenti il perielio, quando passò ad una distanza angolare di soli 0,2° dal Sole.
Encke però predisse anche che la cometa poteva essere recuperata anche dopo il perielio, dagli osservatori nell'emisfero meridionale, e pubblicò le effemeridi per la seconda metà di settembre.
J.F.W. Herschel che in quel tempo si trovava a Città del Capo, vide la cometa il 18 settembre, e con altri la seguì facendo misurazioni della posizione nei giorni seguenti.
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1838 2P/Encke
 
Passaggio al perielio - 19 dicembre 1838.
Prima osservazione: 15.0 agosto 1838 , mentre era a 1,64 UA dalla Terra e a 2,09 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 102°.
Passaggio ravvicinato: 7 novembre 1838 , mentre era a 0,2192 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 17,25 dicembre 1838 , mentre era a 0,85 UA dalla Terra e a 0,35 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 20°.

La cometa fu recuperata, grazie alle previsioni di Encke da P.H.L. von Boguslawski (Breslavia, Germania - oggi Wroclaw, Polonia) il 15,0 agosto 1838, con non poca difficolta.
Koller riporta che dal 7 novembre era appena diventata visibile ad occhio nudo in cieli scuri, registrando una magnitudine di +5 registrata dallo stesso Encke.
A dicembre la cometa viene descritta come una stella di 4a magnitudine.
Dopo il perielio rimase visibile telescopicamente fino al 3 febbraio 1839.
La cometa passò vicino a Mercurio nel 1838, facendo intuire ad Encke che la massa di questo pianeta doveva essere molto inferiore a quella indicata da Pierre Simon Laplace (1749-1827), cosa che è stata successivamente confermata.

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1842 2P/Encke

Passaggio al perielio - 12 aprile 1842.
Prima osservazione: 8,87 febbraio 1842 , mentre era a 1,89 UA dalla Terra e a 1,31 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 40°.
Passaggio ravvicinato: 4 maggio 1842 , mentre era a 0,5329 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 23,2 maggio 1842 , mentre era a 0,56 UA dalla Terra e a 0,97 UA dal Sole.

Encke pubblicò le sue previsioni sul ritorno della cometa nel gennaio del 1842, con una data del perielio del 12,38 aprile 1842.
La cometa fu recuperata da J.G. Galle (Berlino) l'8,78 febbraio 1842, fornendo la misurazione della sua posizione: AR 23h 46' 42'' - Dec +6° 47'.
Anche in questo passaggio fu osservata sia prima che dopo il passaggio al perielio del 12,52 aprile, avvenuto con uno scarto di soli 8' 24'' rispetto alla previsione di Encke.
L'ultimo avvistamento fu del 23,2 maggio, ma l'ultima posizione rilevata è del 21,14 maggio, con una misurazione di: AR 0h 17' 36'' - Dec -20° 42'.
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1844
La cometa è passata a 0,9381 UA da Giove il 29 gennaio 1844.
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1845 2P/Encke

Passaggio al perielio - 10 agosto 1845.
Prima osservazione: 5,33 luglio 1845 , mentre era a 1,67 UA dalla Terra e a 0,89 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 27°.
Ultima osservazione: 15,09 luglio 1845 , mentre era a 1,55 UA dalla Terra e a 0,72 UA dal Sole.
Passaggio ravvicinato: 31 agosto 1845 , molto distante e non più osservata, mentre era a 1,1840 UA dalla Terra.

Fu un passaggio davvero sfavorevole, e la cometa fu osservata solo una dozzina di giorni.
Encke pubblicò le sue previsioni sul numero del 19 aprile della rivista Astronomische Nachrichten, calcolando una data del perielio per il 10,13 agosto 1845.
Fu recuperata il 5,33 luglio 1845, da S.C. Walker (Philadelphia, USA), poi fu vista indipendentemente anche da Francesco De Vico (Roma, Stato della Chiesa) il 10,09 luglio, e da J.H.C. Coffin (Washington, USA) l'11,36 luglio.
De Vico effettuò anche l'ultima osservazione il 15,09 luglio, misurandone la posizione.
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1848 2P/Encke

Passaggio al perielio - 26 novembre 1848.
Prima osservazione: 28,28 agosto 1848 , mentre era a 1,20 UA dalla Terra e a 1,68 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 99°.
Passaggio ravvicinato: 20 ottobre 1848 , mentre era a 0,3703 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 26,45 ottobre 1848 , mentre era a 1,06 UA dalla Terra e a 0,34 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 19°.

Encke il 30 marzo 1848 ha pubblicato su Astronomische Nachrichten i risultati dei suoi calcoli, che prevedevano il passaggio al perielio il 26,62 novembre 1848, prevedendo anche che la cometa sarebbe passata a soli 0,038 UA da Mercurio il 22 novembre.
La cometa fu recuperata il 28,28 agosto 1848 da parte di G.P. Bond (Cambridge, Massachuttes, USA), fornendo la misurazione della posizione: AR 3h 19' 30'' - Dec +31° 57'.
E aggiungendo la seguente annotazione:
'' Era una macchia di luce nebbiosa, debole e senza concentrazione. La sua luce è grossolanamente granulata, così che, se non fosse per il suo moto, potrebbe essere scambiata per un gruppo di stelle di 21° magnitudine ''.
Bond la osserva anche nei giorni seguenti e per il 31 agosto, aggiunge:
'' Si sospetta un leggero allungamento in direzione sud, posizione 240° ''.
Da settembre, alle osservazioni, si aggiungono molti altri astronomi, J. Challis (Cambridge, Inghilterra) la osserva il 3 - 4 - 7 settembre, ed annota:
'' La cometa aveva l'aspetto di una nebulosità estremamente debole, di diametro molto grande e il suo punto di massima luminosità era così difficile da fissare sulle misurazioni ''.
A. Colla (Ducato di Parma), scrive: '' Appariva simile ad una debole e rotonda nuvola, la luce condensava verso il centro, con tracce di brillamenti in tutta la massa ''.
Il 20 ottobre la cometa è passata nel punto più vino alla Terra, ad una distanza di 0,3703 UA, osservandola in un telescopio J.F.J. Schmidt (Bonn, Germania), il 23 ottobre, l'ha descritta così:
'' la chioma aveva un diametro angolare di 8' che appariva molto brillante, con il nucleo situato nella metà settentrionale della chioma e c'era una leggera estensione simile ad una coda ''.
Bond effettuò anche l'ultima osservazione il 26,45 novembre 1848, misurandone la sua posizione: 
AR 14h 53' 00' - Dec -16° 45'.
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1852 2P/Encke

Passaggio al perielio - 26 marzo 1852.
Prima osservazione: 9,75 gennaio 1852 , mentre era a 1,55 UA dalla Terra e a 1,35 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 60°.
Passaggio ravvicinato: 20 marzo 1852 , mentre era a 0,6463 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 11,7 marzo 1852 , mentre era a 0,74 UA dalla Terra e a 0,35 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 16°.

La previsione pubblicata da Encke in questo caso presentò un errore di ben 11 giorni, lui indicò il 15 marzo 1852, ma la cometa passò il perielio il 26.
Comunque fu recuperata il 9,75 gennaio 1852 da E. Vogel (Londra), che la descrisse come:
'' Una indistinta luminosità molto debole ''.
Nei mesi successivi ci furono molte osservazioni, il 15 febbraio Fergusson ha notato una brillante condensazione di circa 2', con 2 raggi che si estendevano verso PA 300° e PA 90°.
J.G. Galle (Breslavia, Germania), il 24 febbraio, disse che appariva simile ad una stella di settima magnitudine.
Anche Schaub (Trieste, Austria) che la osservò nei primi giorni di marzo, disse che era di +7 mag.
L'ultima volta fu osservata l'11 marzo da Fergusson e da Fearnley, che nei giorni seguenti non riuscirono più a ritrovarla.
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1855 2P/Encke

Passaggio al perielio - 1 luglio 1855.
Prima osservazione: 12,77 luglio 1855 , mentre era a 0,96 UA dalla Terra e a 0,45 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 26°.
Passaggio ravvicinato: 3 agosto 1855 , mentre era a 0,7374 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 16,79 agosto 1855 , mentre era a 0,82 UA dalla Terra e a 1,06 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 69°.

Durante il giugno del 1855, Encke pubblicò i suoi calcoli, prevedendo il passaggio al perielio con un errore di pochi minuti, per l'1,69 luglio 1855.
Dopo il passaggio dietro al Sole, T. Maclear (Città del Capo) recuperò la cometa il 12,77 luglio nel crepuscolo serale, a soli 3 o 4 gradi sopra l'orizzonte, affermando che era luminosa come una stella di sesta magnitudine, con una nebulosità circolare ed un centro brillante.
Il primo agosto la cometa occultò la stella BD-12° 3481 di +9,3 mag.
Le osservazioni furono spesso disturbate da un meteo avverso.
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1858 2P/Encke

Passaggio al perielio - 18 ottobre 1858.
Prima osservazione: 8,02 agosto 1858 , mentre era a 1,46 UA dalla Terra e a 1,44 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 68°.
Passaggio ravvicinato: 20 settembre 1858 , mentre era a 0,9037 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 8,18 ottobre 1858 , mentre era a 1.05 UA dalla Terra e a 0,44 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 25°.

Sempre grazie ai calcoli di Encke qui aiutato da K.R. Powalky, che predissero il passaggio al perielio per il 18.86 ottobre 1858, W.J. Forster (Berlino) recuperò la cometa l'8,02 agosto 1858, nella posizione: AR 4h 12' 42'' - Dec +31° 25'.
E Forster disse: '' Encke aveva ipotizzato che quella sarebbe stata la sera in cui avremmo potuto nutrire qualche speranza di trovare la cometa per la prima volta ''.
Il 2 Ottobre la cometa fu descritta come di sesta magnitudine.
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1862 2P/Encke

Passaggio al Perielio - 6 febbraio 1862.
Prima osservazione: 4,90 ottobre 1861 , mentre era a 1,09 UA dalla Terra e a 2,07 UA dal Sole, con un'elongazione di 164°.
Ultima osservazione: 13,14 marzo 1862 , mentre era a 1,37 UA dalla Terra e a 0,86 UA dal Sole.

Fu sempre Encke che ne predisse il ritorno usando le posizioni rilevate nel passaggio precedente del 1858, che permisero il recupero della cometa il 4 ottobre 1861.
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1865 2P/Encke

Passaggio al Perielio - 28 maggio 1865.
Prima osservazione: 25,8 gennaio 1865 , mentre era a 2,60 UA dalla Terra e a 2,05 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 46°.
Ultima osservazione: 23,8 luglio 1865 mentre era a 0,44 UA dalla Terra e a 1,22 UA dal Sole.

Ultimo passaggio al perielio, prima della morte di Johann Franz Encke, avvenuta a Spandau il 26 agosto del 1865.
PRE-PERIELIO:
I calcoli che ne permisero il recupero furono eseguiti da R. Farley che usò l'orbita calcolata da Encke per il 1862 ed applicò le influenze dei vari pianeti.
Il recupero fu eseguito da H.L. d'Arrest a Copenhagen, nella notte tra il 25 ed il 26 gennaio del 1865 mentre la cometa si trovava nella costellazione dei Pesci, essa era molto vicina all'orizzonte occidentale. Purtroppo il meteo avverso non permisero altre osservazioni da parte di d'Arrest.
Un altro recupero indipendente avvenne il 13 febbraio a Leipzig in Germania a cura di Burhns ed Engelmann, che ne rilevarono una precisa posizione.
La cometa si è spostata sempre più verso il crepuscolo serale, rendendo difficoltose le osservazioni fino al perielio di fine maggio.
POST-PERIELIO:
Su Astronomische Nachrichten (6 ottobre 1865, n.1551, vol.LXV), si trova una nota di John Tebbutt dove dice che a Windsor nel Nuovo Galles del Sud in Australia, la vide in 2 occasioni, il 24 e 29 giugno mentre si stava già allontanando dal Sole, e la descrisse come molto debole, mentre passava dalla costellazione dell'Unicorno a quella dell'Idra.
[Chambers (1889) n.529 - Encke].
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1868 2P/Encke

Passaggio al perielio - 15 settembre 1868.
Prima osservazione: 17,04 luglio 1868 , mentre era a 1,70 UA dalla Terra e a 1,28 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 48°.
Ultima osservazione: 4,14 settembre 1868 mentre era a 1,26 UA dalla Terra e a 0,44 UA dal Sole.

I calcoli di previsione di questo ritorno furono eseguiti da E. Becker e F.E. von Asten utilizzando i dati dei precedenti passaggi e delle perturbazioni di Giove.
Il recupero della cometa avvenne ad opera di F.A.T. Winnecke a Karlsruhe in Germania, il 17 luglio 1868, mentre si trovava nella costellazione del Toro, ma il repentino arrivo delle nuvole gli impedì di rilevarne l'esatta posizione, ma comunque nei suoi appunti la descrisse come molto debole e circondata da una diffusa nebulosità di circa 1,5'.
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1871 2P/Encke

Passaggio al perielio - 29 dicembre 1871.
Prima osservazione: 18,9 settembre 1871 , mentre era a 1.03 UA dalla Terra e a 1,89 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 131°.
Ultima osservazione: 10,70 dicembre 1871 mentre era a 0,45 UA dalla Terra e a 0,58 UA dal Sole.

Ci furono 2 indipendenti recuperi a breve distanza tra loro, il primo da parte di E.J.M. Stephan a Marsiglia il 18,9 settembre, mentre la cometa si trovava nella costellazione del Triangolo, e la descrive come in oggetto così debole che gli ci è voluto un po' di tempo per convincersi di averla vista davvero.
Il secondo recupero fu ad opera di F.A.T. Winnecke da Karlsruhe il 19,9 settembre, dicendo che era una massa nebulosa molto debole e ne rilevo la posizione, poi per un periodo di piogge e nuvole non poté confermarla fino al 4 ottobre quando ne rilevò un ulteriore posizione e ne misurò la chioma in 6/8' di diametro angolare.
Nella notte tra il 22 e il 23 settembre, una posizione fu rilevata, da Hind e Plummer a Twickenam in Inghilterra, e fu descritta come una nebulosità estremamente debole.
Durante il mese di ottobre furono molti gli astronomi che seguirono la Cometa.
A novembre, mentre la cometa si avvicinava sia alla Terra che al Sole, aveva diametri intorno ai 15' con un nucleo non in posizione centrale ma spostato verso est.
La cometa è poi passata nel punto più vicina alla Terra il 16 novembre ed ha continuato ad avvicinarsi al Sole e a illuminarsi, le prime affermazioni di visibilità ad occhio nudo sono di fine novembre, ed anche gli astronomi cinesi riportano di una Stella di Scopa visibile in questo periodo.
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1875 2P/Encke

Passaggio al perielio - 13 aprile 1875.
Prima osservazione: 26,98 gennaio 1875 , mentre era a 1,98 UA dalla Terra e a 1,51 UA dal Sole, con un'elongazione di 47°.
Ultima osservazione: 17,84 maggio 1875 , mentre era a 0,57 UA dalla Terra e a 0,85 UA dal Sole.

La cometa fu recuperata nella notte tra il 26 ed il 27 gennaio 1875, da E.S. Holden ed H.P. Tuttle mentre stavano utilizzando il rifrattore da 66cm del U.S. Naval Obsevatory a Washington DC.
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1878 2P/Encke

Passaggio al perielio - 26 luglio 1878.
Prima osservazione: 3,35 agosto 1878 , mentre era a 1,18 UA dalla Terra e a 0,39 UA dal Sole.

Dalla relazione di John Tebbutt a Windsor in Australia:
'' Con l'aiuto delle Effemeridi del Dr. von Asten, nel N° 2197 di Astronomische Nachrichten, sono riuscito a trovare la cometa di Encke la sera del 3 agosto. Presentava l'aspetto di una piccola nebulosa rotonda gradualmente condensata verso il centro, ed era a pochi minuti d'arco dalla posizione assegnatale nelle Effemeridi. Non ho avuto tempo per ottenere un'osservazione di confronto, difatti la notte seguente era molto nuvolosa, e la cometa non poteva quindi essere osservata. La sera del 5, invece, ho ottenuto quattro confronti con la stella (Lalande 20142), che danno la seguente posizione per la cometa in AR= 10h 16' 14,2'' - DEC= -83° 42' 31''. È stata osservata ogni sera dal 5 in poi, ma l'11, 12 e 13 agosto era eccessivamente debole a causa del maggiore chiaro di luna. Inoltrerò le osservazioni alla Società quando saranno completate e ridotte ''.
[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Vol. 39, p.75].
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1881 2P/Encke

Passaggio al perielio - 15 novembre 1881.
Prima osservazione: 21,0 agosto 1881 , mentre era a 1,32 UA dalla Terra e a 1,64 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 88°.
Ultima osservazione: 12,21 novembre 1881 , mentre era a 1,03 UA dalla Terra e a 0,36 UA dal Sole.

Fu un passaggio molto favorevole ed alcuni la videro ad occhio nudo.
Grazie ai calcoli di O. Backlund, che predisse il passaggio al perielio per il 15,57 novembre 1881, la cometa fu recuperata il 21,00 agosto 1881 da E.Hartwig a Strasburgo, mentre si trovava nella costellazione di Perseo. disse che si vedeva bene nel cercatore, ma più debolmente nel rifrattore da 46cm, e ne rilevò la posizione il 26 agosto.
Winnecke la vide per la prima volta il 26 agosto e disse che la chioma era di 4' con una condensazione centrale di circa 1'.
Fu osservata anche da B. Peter (Berlino) che non riuscì a misurarla, E. Tempel (Arcetri) che la descrisse come ampia e diffusa, O. Struwe (Pulkovo) che disse che era una debole nebulosità, e A.A. Common (Ealing) disse che aveva un diametro di 2' ed era molto debole come una stella di decima magnitudine.
La cometa ha continuato ad avvicinarsi sia al Sole, sia alla Terra, durante il mese di settembre, il 5 M.W. Meyer (ginevra) disse che la cometa appariva diffusa ma non debole. Il 19 J. Schmidt ad Atene disse che appariva come una larga e debole nebulosità senza una certa condensazione centrale, con un diametro della chioma di 6,68', il 21 era di 7,64' e il 22 di 7,76'.
Anche G.F.W. Rumker (Amburgo) il 23 settembre, scrisse che era molto larga ma senza un nucleo notificabile.
Poi durante ottobre e l'inizio di novembre ha continuato a crescere ed illuminarsi, ed il 18 ottobre si iniziò a segnalare la presenza di una piccola coda che Winnecke il 19 misurò in 104'' con PA 108,5°.
il 20 ottobre divenne visibile ad occhio nudo in cieli scuri.
[Kronk, vol.2 (1999) p.491-492].
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1885 2P/Encke

Passaggio al perielio - 8 marzo 1885.
Prima osservazione: 13,74 dicembre 1884 , mentre era a 1,42 UA dalla Terra e a 1,61 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 82°.
Ultima osservazione: 23,38 aprile 1885 , mentre era a 1,11 UA dalla Terra e a 1.06 UA dal Sole.

Il recupero è stato possibile grazie alle precise previsioni di Jons Oskar Backlund, che calcolò la data del perielio per il 8,15 marzo 1885, fornendo anche le effemeridi per i mesi precedenti.
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1888 2P/Encke

Passaggio al perielio - 28 giugno 1888.

( Osservazioni di Finlay al Capo di Buona Speranza, agosto 1888 ).
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1891 2P/Encke

Passaggio al perielio - 18 ottobre 1891.
Prima osservazione: 2,50 agosto 1891 , mentre era a 1,58 UA dalla terra e a 1,51 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 67°.
Ultima osservazione: 13,18 ottobre 1891 , mentre era a 1,15 UA dalla Terra e a 0,37 UA dal Sole.

Recuperata grazie a Oskar Backlund il 2 agosto 1891, usando i calcoli applicati sulle osservazioni del 1884-85, e su quelle del 1888.
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1895 2P/Encke

Passaggio al perielio - 5 febbraio 1895.

Osservazioni fatte, prima del perielio, a novembre e dicembre del 1894, da parte di Rambaud e Sy (Algeri), e da Georges Le Cadet (Lione) che ci ha lasciato anche due brevi descrizioni:


( TRADUZIONE: Questa osservazione è stata fatta alla media del micrometro a filo grosso di platino, con un ingrandimento di 180x. Il braccio della lunetta era agitato da un forte vento da nord e le immagini delle stelle erano molto diffuse. La cometa appariva sotto forma di una nebulosità estremamente debole, appena distinta, e diffusa in un cerchio di 5' di diametro angolare, Si ritiene che il punto di condensazione sia eccentrico presso il bordo orientale, ed è su questa condensazione che ho puntato le misurazioni ).


( TRADUZIONE: Il 17 dicembre 1894 la luminosità apparente della cometa è aumentata. L'obbiettivo si copre di gelo e la cometa è sintonizzata nel diffondersi progressivamente fino all'ultimo punto.
Il 24 dicembre nel cielo ci sono dei cirri, che alla fine coprono completamente il cielo, La cometa sparisce dopo aver completato la seconda serie di misurazioni. 
Il 28 dicembre, le tre serie sono alla media del micrometro a filo fine, la seconda per passaggio, le altre due per misurazioni micrometriche ).

Dopo il passaggio al perielio la cometa viene osservata da Grigg nelle mattine del 24 e 25 febbraio 1895, in Nuova Zelanda, riferisce che l'osservazione era resa difficile nel crepuscolo mattutino e che si trovava vicino a Psi Capricorni, comunque ottiene le seguenti posizioni:
23 febbraio 1895 ore 16:30 UT : AR 20h 35' 35'' - Dec -25° 29'.
24 febbraio 1895 ore 16:10 UT : AR 20h 37' 30'' - Dec -25° 26'.
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1898 2P/Encke

Passaggio al perielio - 27 maggio 1898.
Prima osservazione: 7,28 giugno 1898 , mentre era a 0,73 UA dalla Terra.

La cometa di Encke fu osservata da John Tebbutt a Windsor, AUS , che ne rilevò la posizione:
11,8435 giugno 1898 GMT : AR 6h 53' 29.0'' - Dec +11° 34' 00''.
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1901 2P/Encke

Passaggio al perielio - 15 settembre 1901.

Vi riporto integralmente le osservazioni di A. Abetti, fatte dall'osservatorio di Arcetri:

( Descrizioni e tabella, redatti da Antonio Abetti il 7 ottobre 1901, ad Arcetri (FI), Italia ).
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1903
La cometa è passata a 0,9064 AU da Giove il 31 maggio 1903.
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1905 2P/Encke

Passaggio al perielio - 12 gennaio 1905.
Passaggi ravvicinati:
TERRA - 12 dicembre 1904 alla distanza di 0,48 UA.
MERCURIO - 11 gennaio 1905 alla distanza di 0,06 UA.

Vi riporto integralmente le osservazioni di A. Abetti, fatte dall'osservatorio di Arcetri:

Descrizioni e tabella, redatti da Antonio Abetti il 19 gennaio 1905, ad Arcetri (FI), Italia ).
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1908 2P/Encke

Passaggio al perielio - 1 maggio 1908.
Prima osservazione: 27 maggio 1908.
Ultima osservazione: 5 giugno 1908.
Passaggio ravvicinato (non-osservato): 16 giugno 1908 , mentre era a 0,32 UA dalla Terra.

La cometa designata 1908b , è stata riconosciuta come la cometa di Encke, che è stata recuperata al Capo di Buona Speranza da parte di Woodgate il 27 maggio 1908.
Dalla posizione rilevata si evince un errore rispetto alle effemeridi fornite dai calcoli orbitali, di +5' 22'' in Ascensione Retta, e di -33' in Declinazione.
Dopo il perielio la cometa fu ripresa fotograficamente anche il 5 giugno, ma comunque rimase sempre un oggetto molto debole.
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1911 2P/Encke

Passaggio al perielio - 19 agosto 1911.

RISCOPERTA DELLA COMETA DI ENCKE, 1911 d : 
'' Un telegramma dal Kiel Centralstelle annuncia che la cometa di Encke è stata scoperta dal dottor Gonnessiat all'Osservatorio di Algeri il 31 luglio. La sua posizione è alle 15:00. 54,5 m. (Algeri MT) era AR= 7h 27m 54.5s - DEC= +26° 54″ 6', e la sua luminosità è stata stimata essere circa uguale alla decima magnitudine; questa posizione si trova in Gemelli poco a sud di Castore e Polluce ''.
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Afelio del 1913
Un tentativo di fotografare la cometa vicino all'afelio fu fatto il 2 luglio 1913 usando il telescopio Mount Wilson da 60 pollici, ma la lastra fotografica risultante andò persa nella posta. 
Un secondo tentativo utilizzando lo stesso telescopio fu fatto il 1 settembre 1913 e questo mostrò un oggetto nella posizione circa corretta (1,5 minuti d'arco dalla sua posizione allora prevista) ma le incertezze orbitali resero impossibile essere sicuri della sua identità. 
Un ricalcolo dell'orbita della cometa di Encke negli anni '70 del XX secolo, ha fornito a una posizione calcolata a pochi secondi d'arco (2,0 in ascensione e 4,6 in declinazione) dall'oggetto ripreso, il che significa che molto probabilmente quell'oggetto era Encke.
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1914 2P/Encke

Passaggio al perielio - 5 dicembre 1914. 
Passaggio ravvicinato: 27 ottobre 1914 , mentre si trovava a 0,29 UA dalla Terra. 

( Effemeridi Calcolate per questo passaggio al perielio del 1914 ).

( Posizioni rilevate nelle osservazioni fatte a Pulkovo - Russia ).
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1918 2P/Encke

Passaggio al perielio - 24 marzo 1918.

Le osservazioni furono fatte anche al Royal Observatory di Greenwich il 9 e il 12 marzo.
Nota del 9 marzo 1918: '' Condensazione più centrale rispetto al 1 marzo, magnitudine +8,3 ''.
Nota del 12 marzo 1918: '' Cometa molto più nitida, più luminosa e più piccola. Il suo diametro era 1,5', magnitudine +7,7. Il suo aspetto nel telescopio Corbett da 6 pollici era quasi stellare, ma nel telescopio da 28 pollici non si poteva vedere alcun nucleo definito ''.
PDF : '' QUI ''.
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1921 2P/Encke

Passaggio al perielio - 13 luglio 1921.

( Osservazioni di R.T.A Innes, Union Observatory - Johannesburg, pubblicate il 24 agosto 1921 ).
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1924 2P/Encke

Passaggio al perielio - 31 ottobre 1924.

( Yerkes Observatory, Williams Bay, Wisconsin - USA, 12 Novembre 1924 ).

Osservazioni:
28 luglio - Immagine molto debole e diffusa localizzata sulle placche fotografiche prima del recupero della cometa il 31 luglio, Totale luminosità poco più di +17 mag.
31 luglio - La cometa si è vista per la prima volta in questa data. Nebulosità diffusa allungata con posizione angolo 60° nella quale direzione è di circa 30" di diametro. Luminosità totale +16.5 mag.
7 agosto - Tavola fotografica esposta dal sig. O. Struve.
24 agosto - Appare come una nebulosità diffusa di circa 20" di diametro, senza quasi condensazione centrale. Luminosità totale circa +15 mag.
28 agosto - Diametro molto aumentato. Circa 75". Nebulosità diffusa. Luminosità totale +14.5 mag.
2 settembre - Cielo buono. Cometa invisibile. 
3 settembre - Cometa molto più facile rispetto al 28 agosto. Può essere vista come una debole nebulosità nel mirino da 4 pollici. Questa volta con una luminosità di +15 mag. , mostra un nucleo di circa 5" di diametro. Precede una breve coda che si estende a 90" dal nucleo in direzione 80°. Non c'è quasi nessuna nebulosità che precede il nucleo.
16 settembre - Visto senza difficoltà nel mirino da 4 pollici nonostante la luce della luna. Grande nebulosità con una luminosità di +11 mag. Le misurazioni con il 40 pollici sono difficili a causa della diffusione del nucleo.
20 settembre - osservazioni incerte su un cielo lattiginoso con la Luna non lontana.
21 settembre - Cielo trasparente ma Luna vicina. Nel mirino la luminosità totale è stimata +9.0 mag. Nucleo ancora molto diffuso. La testa è quasi tutta sul lato posteriore del nucleo; si estende a circa 2' dalla condensazione centrale.
23 settembre - Nucleo di +12 mag, molto diffuso, rendendo dubbie le impostazioni. La luminosità totale nel mirino è di +8.8 mag.
5 ottobre - Con una durata di 30 minuti di esposizione con il riflettore da 24 pollici guidato sulla cometa, appare molto simile al suo aspetto su una fotografia scattata dieci anni fa da Barnard. (Vedi Pop. Astr. Vol. 22, p. 608, 1914). Di fronte alla coda grossolana brillante appare inoltre una coda sottile, leggermente ondeggiante, che si estende per circa 8' dal nucleo in posizione angolo 305°.
7 ottobre - Nucleo di circa 5" di diametro e un po' meglio definito. La nebulosità si estende a circa 2' di distanza sul lato successivo del nucleo. Luminosità totale +8 mag.
11 ottobre - Le misurazioni diventano più facili perché il nucleo è meglio definito.
13 ottobre - Luminosità totale di +7.0 mag. Nucleo di circa 3 pollici di diametro.
17 ottobre - Luminosità totale di +7.0 mag. Immagini estremamente scadenti.
20 ottobre - Luminosità totale di +6.8 mag.
24 ottobre - Cielo troppo luminoso per la stima della magnitudo. Cometa difficilmente visibile a bassa quota.
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1928 2P/Encke

Passaggio al perielio - 19 febbraio 1928.

Fu recuperata il 13 novembre 1927 allo Yerkes Observatory da George Van Biesbroeck, grazie ai calcoli fatti da O. Backlund a Pulkovo.
Furono esposte 2 lastre fotografiche che rivelarono una chioma rotonda di circa 25'' di diametro angolare, con una stima di luminosità intorno alla 16esima magnitudine.
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1931 2P/Encke

Passaggio al perielio - 3 giugno 1931.
Passaggio ravvicinato: 13 luglio 1931 , mentre si trovava a 0,31 UA dalla Terra.

( Misurazioni fatte sotto la supervisione di A.C.D. Crommelin ).
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BOLLETTINO DELL'OSSERVATORIO CENTRALE DI PULKOVO
La cometa di Encke dal 1924 al 1934.
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1934 2P/Encke

Passaggio al perielio - 15 settembre 1934.

Da Comet Notes di G. Van Biesbroek:
Il recupero della cometa periodica di Encke è stato appena annunciato. 
È stato trovato da H.M. Jeffers all'Osservatorio Lick, che ha inviato le seguenti informazioni telegrafiche:
10,4371 luglio 1934 - AR 3h 48' 46'' - Dec +27° 44' - Magnitudine +17 - Diffuso.
Dopo aver ricevuto questo messaggio, su un paio di lastre precedenti prese da me stesso, con il riflettore da 24 pollici dell'Osservatorio di Yerkes sono state riesaminate e l'oggetto è stato prontamente trovato a questa posizione:
8,34771 luglio 1934 - AR 3h 41' 11,24'' - Dec +17° 16' 7,7'' - Magnitudine +16.
L'oggetto appare come una macchia rotonda diffusa di circa 15'' di diametro angolare con quasi nessuna condensazione. La sua immagine è ben misurabile sulla seconda lastra di quella mattina, ma la prima scattata a bassa quota è molto più debole, tanto che l'identità è rimasta non confermata fino all'annuncio di Jeffers.

Secondo queste rilevazioni fu calcolata la nuova data del perielio al 15 settembre, mentre i calcoli precedenti, basate sui passaggi dal 1924 al 1931, avevano indicato la data del 17 settembre.
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1937 2P/Encke

Passaggio al perielio - 27 dicembre 1937. 
Passaggio ravvicinato: 15 novembre 1937 , mentre era a 0,27 UA dalla Terra.

( Pino Torinese, pubblicata il 7 dicembre 1937 ).
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1941 2P/Encke

Passaggio al perielio - 17 aprile 1941.

Da VanBiesbroeck:
'' Su una coppia di lastre fotografiche esposte con il riflettore da 24 pollici dell'Osservatorio di Yerkes, il 19 gennaio 1941, la cometa di Encke è stata riconosciuta come una minuscola macchia rotonda di magnitudine +17. È stata registrata di nuovo il 20 e il 25 gennaio, il diametro del coma era di circa 15''. La posizione rilevata era notevolmente vicina, entro 3' dalla previsione fatta dal defunto A.C.D. Crommelin e pubblicata nel Manuale della British Astronomical Association nel 1941. 
Mentre guadagna in luminosità, la cometa ora si sposta più lontano nel cielo serale e sarà presto troppo vicina al Sole, ma a maggio e giugno sarà visibile come un oggetto mattutino, ma gli osservatori meridionali saranno meglio posizionati per seguirlo. 
Questa è la quarantesima riapparizione di questo famoso oggetto, la cui osservazione è iniziata nel lontano 1786 quando fu scoperta da Mechain in Francia ''.
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1944
 - UNICO PASSAGGIO AL PERIELIO, NON OSSERVATO DAL MOMENTO DELLA DETERMINAZIONE DELL'ORBITA: ( Il 6 agosto del 1944 ).
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1947 2P/Encke

Passaggio al perielio - 26 novembre 1947.
Passaggio ravvicinato: 20 ottobre 1947 , mentre si trovava a 0,42 UA dalla Terra.

Durante questo passaggio sono state rilevate misurazioni della firma spettrale della cometa, qui di seguito vi riportiamo il riassunto della relazione de Istitute d'Astrophysique, Universitè de Liège:
'' Gli spettri della cometa periodica di Encke, che coprono la regione spettrale da 3000 a 6700 Angstrom, sono stai ottenuti nell'ottobre del 1947 nell'osservatorio McDonald in Texas.
Abbiamo osservato le righe di OH, NH, CN, CH2, CH, CH+, C2, NH2, ed altre non identificate.
Un intenso degassamento di NH e CN è stato osservato il 9 ottobre 1947.
La cometa di Encke non differisce spettroscopicamente dalle altre comete osservate, anche da quelle che sono ai primi passaggi nel sistema solare interno ''.


( Tracce spettrali ottenute nell'ottobre 1947 ).
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1951 2P/Encke

Passaggio al perielio - 16 marzo 1951.

La cometa il 10 gennaio si presentava come un nucleo allungato che si estendeva in un breve mozzicone di coda a forma di ventaglio. La luminosità totale in quella data era di circa 14esima magnitudine.
Man mano che la cometa si è spostata nel cielo occidentale, è diventata più luminosa della magnitudine +8 e quindi visibile in un piccolo telescopio, solo prima di perdersi al crepuscolo alla fine di marzo.

( Effemeridi per febbraio-marzo 1951 ).

( Fotografia ottenuta il 10 gennaio 1951, con un'esposizione di 10 minuti ).
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1954 2P/Encke

Passaggio al perielio - 2 luglio 1954.
Prima osservazione: 3 settembre 1953.
Ultima osservazione: 27 luglio 1954.

La cometa periodica di Encke è stata osservata il 4 e 5 febbraio 1954 all'Osservatorio McDonald, ed è stata descritta come una piccola e rotonda nebulosità di magnitudine +19. 
Dopo il passaggio al perielio è stata osservata fino al 27 luglio a Johannesburg (Sud Africa), come riportato nella UAIC 1480.
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Passaggi storici dell'era spaziale:
Ormai non più visibile ad occhio nudo, ma ben studiata telescopicamente.
Mentre è fallita la missione spaziale che avrebbe dovuto portare la sonda CONTOUR ad effettuare un sorvolo ravvicinato della cometa.

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1957 2P/Encke

Passaggio al perielio - 19 ottobre 1957.

Per questo passaggio al perielio della cometa di Encke, troviamo una breve annotazione in Comet Notes da parte di Elizabeth Roemer, sul giornale scientifico Publications of the Astronomical Society of the Pacific (Vol. 69, No. 411, p.585):
'' La cometa di Encke (1957 c) si era notevolmente illuminata alla fine di settembre mentre si muoveva rapidamente verso il Sole nel cielo del mattino. Il 19 settembre è apparsa visivamente come una macchia sfocata luminosa di diversi minuti di arco di diametro, senza nucleo e con solo una piccola condensazione centrale. Fotograficamente la cometa era troppo diffusa per consentire una stima affidabile della sua luminosità, ma una stima intorno alla magnitudine +15 sarebbe una buona approssimazione ''.
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1961 2P/Encke

Passaggio al perielio - 5 febbraio 1961.
Prima osservazione: 17,31 agosto 1960 , mentre era a 1,91 UA dalla Terra e a 2,52 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 116°.
Passaggio Ravvicinato: 29 gennaio 1961 , mentre era a 0,6164 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 10,86 marzo 1961 , mentre era a 1,39 UA dalla Terra e a 0,85 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 37°.

Fu recuperata grazie ai calcoli di S.G. Makover, da parte di Elisabeth Roemer (Flagstaff, Arizona, USA) il 17 agosto 1960, con una magnitudine stimata in +19,5 mag , rilevandone la posizione:
17, 31 agosto 1960: AR 1h 31' 00'' - Dec +18° 58'.
Fu fotografata anche il 26 settembre con una magnitudine di +18,0.
il 17 e il 22 ottobre 1960 fu ripresa su due lastre esposta allo Yerkes Observatory da Van Biesbroeck che ne stimò la magnitudine in +18,5, ma la solita sera del 22 E. Roemer vece una stima di +17,6.
L'8 novembre E. Roemer fece una stima di +15,8 / +16,0 mag, ed il 10 si iniziò a vedere una debole chioma nel quadrante est dal nucleo.
Il 23 novembre G. Van Biesbroeck riporta di una debole chioma con un accenno di coda nel quarto quadrante, ed il 7 dicembre la stimò di tredicesima magnitudine.
Le prime osservazioni visuali attraverso un telescopio avvennero dal 4 gennaio 1961, quando si illuminò fino alla nona magnitudine da parte di M. McCants in Texas, mentre Alcock in Inghilterra fornì il dato di +9,2 e Bennett a Pretoria la stimò in +9,5 mag.
Nella stessa notte Van Biesbroeck rilevò una coda di 1' che si estendeva in PA 280°.

Cometa 2P/Encke il 17 gennaio 1961 dalle montagne a nord di Los Angeles, California. Copyright by Alan McClure ).
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1962
La cometa è passata a 0,90 AU da Giove il 28 settembre 1962.
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1964 2P/Encke

Passaggio al perielio - 3 giugno 1964.
Prima osservazione: 24,21 settembre 1963 , mentre era a 2,11 UA dalla Terra e a 3,11 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 172°.
Passaggio Ravvicinato: 13 luglio 1964 , mentre era a 0,3297 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 7,15 settembre 1964 , mentre era a 1,25 UA dalla Terra e a 1,75 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 101°.

Fu recuperata grazie ai calcoli di S.G. Makover, da parte di Elisabeth Roemer e B.G. Londak (Flagstaff, Arizona, USA) il 24 settembre 1964, con una magnitudine stimata in +20,2 mag , e nbe misurarono la posizione:
24,21 settembre 1963: AR 23h 43' 00'' - Dec +6° 22'.
La cometa ha raggiunto la luminosità massima di +5,0 mag, rendendosi visibile ad occhio nudo, seppur per pochi giorni, e sotto cieli molto scuri.
La cometa fu osservata per l'ultima volta il 7 settembre 1961, sempre da Elizabeth Roemer, che la simò di magnitudine +18,6 e fornendone la posizione:
7,15 settembre 1964: AR 17h 37' 42'' - Dec -32° 52'.
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1967 2P/Encke

Passaggio al perielio - 22 settembre 1967.
Prima osservazione: 2,99 agosto 1967 , mentre era a 1,49 UA dalla Terra e a 1,12 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 49°.
Passaggio ravvicinato: 2 settembre 1967 , mentre era a 1,2103 UA dalla Terra.
Ultima osservazione: 3,39 settembre 1967 , mentre era a 1,21 UA dalla Terra e a 0,58 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 29°.

I calcoli per determinare il recupero della cometa furono fatti da G.R. Kastel, che permisero a N.S. Chernykh (Crimea, URSS) di immortalarla su una lastra fotografica il 2 agosto del 1967, con un esposizione di 30 minuti, che ha permesso di stimarne la luminosità in +13 mag , descrivendola come diffusa e senza alcuna condensazione centrale.
Fu confermata poco dopo con un'altra fotografia con un esposizione di 47 minuti.
Indipendentemente fu recuperata il 7,77 agosto da K. Tomita (Tokyo), che la descrisse allo stesso modo di Chernykh.
Sempre Chernykh fece più di 15 foto nel periodo dal 4 al 16 agosto.
Il 25 agosto K. Simmons (Florida, USA), stimò la cometa con una magnitudine di +10,5 , e descrivendo la chioma come non-condensata e di 1,5' di diametro angolare.
Le ultime osservazioni sono state fatte da J.E. Bortle (Mount Vernon, USA), il 2 e 3 settembre, che ne stimò la magnitudine in +8,7.
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1971 2P/Encke

Passaggio al perielio - 9 gennaio 1971.
Prima osservazione: 26,42 settembre 1970 , mentre era a 0,96 UA dalla Terra e a 1,86 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 144°.
Passaggio ravvicinato: 1 dicembre 1970 , mentre si trovava a 0,4246 UA dalla Terra.

Il 12 dicembre 1970, la cometa Encke è stata esaminata con il satellite Orbiting Geophysical Observatory 5 ( OGO-5 ), che ha rilevato una nube di idrogeno Lyman-alfa a poche centinaia di migliaia di km intorno alla chioma. 
Questa era solo la terza cometa, e la prima cometa di breve periodo, ad essere accompagnata da una tale nuvola, e questo ha fornito una forte evidenza,. ora verificata, che tali nuvole accompagnano quasi tutte le comete che visitano il sistema solare interno.
La magnitudine massima raggiunta in questo passaggio è stata stimata intorno a +6 di media.
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Afelio del 1972
Furono fatti numerosi tentativi per fotografare la cometa intorno all'afelio del 3 settembre 1972. 
Elizabeth Roemer e G. McCorkle fotografarono la cometa il 15 agosto. 
R.E. McCrosky e C.Y. Shao l'hanno fotografata il 5 settembre e di nuovo Elizabeth Roemer questa volta con M.R. Gonzales hanno fotografato la cometa il 13 settembre. 
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1974 2P/Encke

Passaggio al perielio - 28 aprile 1974.
Passaggio Ravvicinato: 13 giugno 1974 , mentre era a 0,3629 UA dalla Terra.

Da questo perielio non vi è più una prima e ultima osservazione, in quanto gli strumenti, permettono di seguire la cometa attraverso tutta la sua orbita.
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1977 2P/Encke

Passaggio al perielio - 17 agosto 1977.
Passaggio ravvicinato: 6 settembre 1977, molto distante, mentre era a 1,2220 UA dalla Terra.

L'orbita della cometa fu attentamente studiata da Marsden e Sekanina che ne predissero il perielio per il 16,99 agosto, mentre N. Bokhan fornì la data del 17,00 agosto.
L'osservazione di questo passaggio è stata estremamente sfavorevole e spesso dava risultati infruttuosi.
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1980 2P/Encke

Passaggio al perielio - 6 dicembre 1980.
Passaggio ravvicinato: 28 ottobre 1980 , mentre si trovava a 0,28 UA dalla Terra.

Nel 1980 Encke è stata la prima cometa ad essere rilevata dal radar.
La rilevazione fu fatta dal radio telescopio di Arecibo, una successiva rilevazione fu fatta nel 2003.
Nel novembre 1980, lo studente del MIT Paul Kamoun utilizzò il gigantesco radiotelescopio Arecibo da 300 metri a Porto Rico per trasmettere e ricevere segnali radar da e verso la cometa di Encke.
Fu il primo rilevamento radar riuscito di una cometa. 
I segnali di ritorno hanno indicato che il nucleo della cometa ha un diametro di circa sette km (sebbene la dimensione "vera" sia ora nota per essere più vicina a cinque km). 
Il semplice fatto che sia stato rilevato un nucleo solido ha fornito un forte segno di prova a sostegno del modello di "ghiaccio conglomerato" di Fred Whipple.
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1983
( La cometa di Encke vista nel 1983 dal telescopio spaziale a infrarossi ISO. Da notare la coda che punta verso l'alto dal nucleo e la scia di polvere obliqua appena scoperta ).
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1984 2P/Encke

Passaggio al Perielio - 27 marzo 1984. 
Passaggio ravvicinato: 5 aprile 1984 a 0,6239 UA dalla Terra.
Luminosità max +7,3 mag, registrata il 20 marzo 1984.

Nell'aprile del 1984 la sonda Pioneer Venus Orbiter osservò la cometa nell'ultravioletto e fece delle misurazioni riguardo al suo tasso di perdita d'acqua.
Le analisi da terra della chioma della cometa periodica Encke (2P/Encke) sono state fatte per quattro notti nel marzo 1984 durante il suo periodo post-perielio, e sono state identificate le forti caratteristiche di emissione delle molecole di CN e C2 e sono state stimate le abbondanze di CN e C2 . 
Le velocità di produzione di queste molecole sono state derivate anche dalla loro luminosità di banda. Nessuna traccia di emissione di Sodio è stata trovata in questa cometa.
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1987 2P/Encke

Passaggio al perielio - 17 luglio 1987.
Passaggio ravvicinato: 15 agosto 1987 a 0,8854 UA dalla Terra.

In questo passaggio al perielio furono eseguite alcune analisi che portarono a concludere che la fotometria da 2,3 a 18,5 μm e la spettroscopia da 3 a 4 μm della cometa 2P/Encke, suggeriscono che la cometa sviluppa una chioma composta principalmente da grani grandi quando è vicino al perielio. 
I dati non mostrano prove per la caratteristica di emissione di idrocarburi di 3,4 μm.
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1990 2P/Encke

Passaggio al perielio - 28 ottobre 1990.
Passaggio ravvicinato: 28 settembre 1990 , mentre era a 0,7970 UA dalla Terra.

1990 - 22 settembre -  Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo di Giovà:
'' Il nucleo appare leggermente condensato, anche se non stellare. Si nota un ventaglio di materia in direzione NE, ampio per circa 100° gradi. Osservata a 100x ''.
1990 - 28 settembre - Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo di San Marco:
'' Appare leggermente condensata al centro, con chioma a ventaglio verso est. Nessuna coda visibile. Osservata a 100x ''.
1990 - 13 ottobre - Binocolo 25x125, spedizione al Rifugio Torino:
'' Apparenza quasi stellare con una chioma molto ridotta, difficile notarne l'aspetto cometario ''.

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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1994 2P/Encke

Passaggio al perielio - 9 febbraio 1994.

1993 - 9 novembre - Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Passo di San Marco:
'' Di aspetto sferico con chioma che si sfuma gradualmente e mediamente condensata (6 / 7) con nucleo debole. Diametro chioma circa 2' primi, nessun accenno di coda. Osservata a 125x e 166x ''.

1994 - 5 gennaio

1994 - 18 gennaio - Telescopio Dobson 45cm f/4.5, Pertus:
'' Chioma di aspetto sferico e con bassa condensazione (grado 3), senza un nucleo ben definito. Lieve accenno di un ventaglio di coda in direzione NW, molto debole. Diametro chioma circa 5' primi, la luna interferisce. Osservata a 166x ''.

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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1997 2P/Encke

Passaggio al perielio - 23 maggio 1997.

Questa foto della cometa periodica di Encke è stata ottenuta da Gordon Garradd il 5 giugno 1997. Era un'esposizione di 100 secondi ottenuta con un Newton di 25 cm e una camera CCD. La cometa si trovava allora a poco più di due gradi sopra l'orizzonte. Si può vedere una sottile coda di gas. Il campo visivo dell'immagine misura 8 arcmin di altezza e 19 arcmin di larghezza. La colorazione non rappresenta il vero colore della cometa, ma è stata utilizzata per migliorare alcune delle caratteristiche deboli ).

Il 4 luglio 1997 , mentre era in uscita dal passaggio al perielio, la cometa di Encke è passata a soli 0,190 UA dalla Terra, che è stato il passaggio più vicino che si è verificato con il nostro pianeta dalla sua scoperta originale, ed è l'approccio più vicino che farà fino a quello del giugno 2172 (avvicinamento alla distanza di 0,174 UA).
La cometa in questo caso ha raggiunto una luminosità tra +5,5 e +6 mag, rendendosi appena visibile ad occhio nudo in cieli particolarmente scuri, solo per pochi giorni.

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2000 2P/Encke

Passaggio al perielio - 9 settembre 2000.

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2003 2P/Encke

Passaggio al perielio - 29 dicembre 2003.
Passaggio ravvicinato: 17 novembre 2003 , mentre si trovava a 0,26 UA dalla Terra.

DATI da (Nakano note):

T = 2003 Dec. 29.87864 TT Epoch = 2003 Dec. 27.0 TT Peri. = 186.49944 e = 0.8473383 Node = 334.58677 (2000.0) a = 2.2170771 AU Inc. = 11.76954 n'= 0.29856086 q = 0.3384628 AU P = 3.301 years


FOTO del CAST (Circolo Astrofili Talmassons - Friuli - IT):
( Questa immagine del 15/10/2003 ci fa vedere un corpo cometario ancora relativamente debole (in luminosità). Per meglio evidenziarlo, Rolando Ligustri ne mostra la versione in falsi colori e ingrandita di 5 volte, si inizia però ad intravvedere la formazione d'una più ampia nebulosità gassosa attorno al falso nucleo, indice che la chioma inizia a gonfiarsi e preludio, speriamo, d'una più vasta coda ).

( Questa immagine della cometa periodica Encke venne presa da Rolando Ligustri in tricromia RGB il 12/11/2003. Stavolta l'astro chiomato ha incrementato la sua luminosità; il risultato è una bella chioma a ventaglio che spicca chiaramente rispetto al fondo del cielo, l'aspetto del "falso nucleo" è sempre "stellare" e con una luminosità concentrata (di poco inferiore alla dodicesima). Il diametro della chioma è ancora di 2' d'arco ).

( Questa immagine della cometa periodica Encke, ripresa il 30/11/2003, mostra che sta diventando sempre più bella, e pure qui l'autore è Rolando Ligustri. La tricromia RGB ci fa vedere un'ampia chioma verde a ventaglio, con un nucleo puntiforme molto brillante ).

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:

Rilevazione radar:
Il nucleo della cometa 2P/Encke è stato rilevato con il radar Arecibo durante il passaggio ravvicinato del novembre 2003, rendendo questa cometa la prima a fornire rilevamenti radar in due diverse apparizioni. Sebbene la sezione d'urto radar misurata di 1,0 km2 fosse vicina a quella ottenuta nel 1980, la larghezza di banda Doppler era quasi quattro volte più grande. 
La maggior parte di questa differenza di larghezza di banda può essere semplicemente attribuita a un diverso aspetto osservativo rispetto all'asse di spin proposto da Sekanina [1988, Astron. J. 95, 911] e Festou e Barale [2000, Astron. J.119, 3119]. 
Il confronto della larghezza di banda del Doppler del 2003 con le stime delle dimensioni basate sull'infrarosso supporta un periodo di rotazione dominante di 11 ore ed esclude periodi di 15 e 22 ore più lenti che sono stati anche suggeriti. 
Se si assume una rotazione in modalità asse corto con un periodo di 11 ore, la larghezza di banda Doppler indica che il nucleo è un oggetto oblungo con una dimensione dell'asse lungo di 9 km. L'albedo radar stimato di 0,05 è simile a quello misurato per C/IRAS–Araki–Alcock, fornendo ulteriori prove che i nuclei della cometa hanno densità superficiali relativamente basse di 0,5–1,0 kg/dm3. Nessun componente dell'eco a banda larga è stato rilevato da grandi grani di coma nonostante le previsioni, basate su modelli ottici/infrarossi, che tale componente potesse essere rilevabile.
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2007 2P/Encke

Passaggio al perielio - 19 aprile 2007.

Il 20 aprile 2007, il satellite STEREO-A ha osservato che la coda della cometa Encke veniva temporaneamente strappata da disturbi del campo magnetico causati da un'espulsione di massa coronale (CME - un'esplosione di particelle solari dal Sole). 
La coda è poi ricresciuta a causa del continuo spargimento di polvere e gas da parte della cometa.


CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2010 2P/Encke

Passaggio al perielio - 6 agosto 2010.


CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2013 2P/Encke

Passaggio al perielio - 21 novembre 2013.
Passaggio ravvicinato: 17 ottobre 2013 , mentre si trovava a 0,48 UA dalla Terra.

Il 18 novembre 2013, è passata a soli 0,02496 UA (3.734.000 km) da Mercurio.

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:

FOTO GAMP (San Marcello Pistoiese - PT):
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2017 2P/Encke

Passaggio al perielio - 10 marzo 2017.

FOTO GAMP (San Marcello Pistoiese - PT):

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2020 2P/Encke

Passaggio al perielio - 25 giugno 2020.

( Michael Mattiazzo - 14 luglio 2020 ).

CURVA DI LUCE dal sito di Seiichi Yoshida:
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2022
La cometa passerà a 0,91 AU da Giove il 27 gennaio 2022.
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2023 2P/Encke

RITORNO PREVISTO.
Passaggio al perielio - 22 ottobre 2023.

Nel prossimo ritorno, del 2023, la cometa dovrebbe entrare nel raggio visivo entro la fine di agosto o l'inizio di settembre, quando sarà convenientemente posizionata nel cielo mattutino nella costellazione dell'Auriga , e nelle successive sei settimane, proseguirà verso est-sud-est attraverso Gemelli, Cancro e Leone. Quando scomparirà nel crepuscolo mattutino, poco prima di metà ottobre.
La magnitudine dovrebbe superare di poco i +8.
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ALTRI RITORNI PREVISTI:
(10 febbraio 2027), (Perielio 1 giugno 2030 - Passaggio ravvicinato 11 luglio a 0.27 UA), 
(18 settembre 2033), (7 gennaio 2037), (30 aprile 2040), (21 agosto 2043), 
(11 dicembre 2046), (24 marzo 2050), (7 luglio 2053), (18 ottobre 2056).
Secondo i modelli di previsione dopo questi passaggi la cometa non dovrebbe presentare più evidenti segni di attività, se non leggeri degassamenti solo nei pressi del perielio.
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A cura di Andreotti Roberto.