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Aggiornato il 17/04/2023
460P/PANSTARRS 51
La 460P/PANSTARRS, denominata anche P/2016 BA14, è una cometa periodica con denominazione provvisoria (in attesa di conferma dopo che è stata recentemente osservata al secondo passaggio), che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane. La cometa è stata probabilmente originata dalla scissione del nucleo di una preesistente cometa che ha dato origine anche ad un'altra cometa.
Scoperta:
Al momento della sua scoperta, il 22 gennaio 2016 da parte del team del programma di ricerca PanSTARRS (Haleakala, Hawaii), è stata ritenuta un asteroide, in seguito ci si è accorti della sua natura cometaria e sono state trovate alcune immagini di pre-scoperta risalenti al 1º dicembre 2015.
Osservazione:
Il passaggio al perielio del 2016, che è avvenuto il 15 marzo 2016, è stato molto interessante sotto vari aspetti in quanto è il primo osservato per questa cometa scoperta solo poche settimane prima, oltre alla piccola distanza che la cometa e la Terra hanno raggiunto il 22 marzo 2016, ed infine per il concomitante passaggio al perielio della cometa "gemella" 252P/LINEAR che è avvenuto lo stesso giorno di quello della P/2016 BA14 PANSTARRS, (22 marzo 2016) ed a una distanza molto simile; l'unica differenza è stata che la P/2016 BA14 PANSTARRS è transitata nell'emisfero celeste boreale mentre la 252P/LINEAR è transitata nell'emisfero celeste australe.
La minima distanza del passaggio ravvicinato della P/2016 BA14 PanSTARRS dalla Terra è stata di circa 0,024 UA pari a circa 3,6 milioni di km ed è avvenuto il 22 marzo 2016 attorno alle 14-15 UT, questa distanza è circa 1,5 volte la minima distanza teorica raggiungibile dai due corpi celesti (MOID). La cometa assieme alla gemella 252P/LINEAR è entrata nella lista delle dieci comete che negli ultimi 2.000 anni sono transitate più vicine alla Terra di cui si abbia conoscenza.
Nel successivo previsto ritorno al perielio del 16 giugno 2021, la cometa è stata recuperata da Richard Weryk in immagini d'archivio, nel marzo 2023 ha annunciato il ritrovamento della cometa P/2016 BA14 = P/2020 U6 , nelle riprese fatte nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2020, e gennaio 2021 da parte del programma Pan-STARRS 1 (F51). Anche se le sue condizioni osservative erano estremamente sfavorevoli.
MPEC 2023-G14 - NK 3092 .
Il successivo passaggio al perielio ci sarà il 21,58 settembre 2026 (NK 4973), e non sarà un'osservazione favorevole, mentre il prossimo passaggio ravvicinato alla Terra, che potrà permetterne un facile recupero, avverrà il 14 marzo 2048 a una distanza di circa 0,053 UA.
(Link dei passaggi al perielio dal sito di Seiichi Yoshida).
Immagini radar e spettrografiche:
La cometa P/2016 BA14 è stata osservata dal Goldstone Solar System Radar nel Mojave Desert
in California. "Siamo stati in grado di ottenere immagini radar molto dettagliate del nucleo della
cometa per tre notti intorno al periodo di massimo avvicinamento", ha dichiarato Shantanu Naidu,
ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory. "Abbiamo potuto vedere caratteristiche della
superficie con dimensioni fino a 8 metri per pixel”. Le immagini mostrano che la cometa ha una
forma irregolare, con grandi regioni pianeggianti, piccole concavità e creste; ha un diametro di
circa 1 kilometro e appare ruotare attorno al suo asse una volta ogni 35-40 ore (36,6 h). [Link] .
( Immagini radar della cometa P/2016 BA14, riprese il 23 marzo 2016, con un’antenna del Deep Space Network della NASA a Goldstone in California, quando la cometa era a 3.6 milioni di kilometri dalla Terra. Crediti: NASA/JPL-Caltech/GSSR ).
Meteore:
La cometa dovrebbe originare uno sciame meteorico, ancora da confermare, nella costellazione della Colomba situata nell'emisfero celeste australe, di conseguenza lo sciame e le sue piogge saranno meglio osservabili dall'emisfero australe. Il radiante dello sciame durante il picco di attività che capita attorno al 21 marzo, è situato alle coordinate celesti AR= 05h 26'', DEC= -39°, a circa 6° da Alfa Columbae ed a circa 2,5° dall'ammasso globulare NGC 1851 (non visibile ad occhio nudo). La velocità geocentrica delle sue meteore è bassa, circa 14,15 km/s, la distanza tra il toro meteorico e l'orbita della Terra è di 0,016 UA, pari a circa 2,4 milioni di km.
Orbita:
L'orbita della cometa presenta tre caratteristiche interessanti:
1) - i suoi elementi orbitali presentano un'estrema somiglianza con quelli della cometa 252P/LINEAR, tanto da fa ritenere che le due comete siano state originate dalla scissione del nucleo di una pre-esistente cometa;
2) - ha il perielio nelle immediate vicinanze dell'orbita della Terra, dando luogo alla possibilità di passaggi molto ravvicinati tra la cometa e la Terra come è avvenuto nel 2016;
3) - ha MOID molto piccole con i pianeti Giove e la Terra: la MOID con Giove è di circa 15 milioni di km, quella con la Terra di circa 2,4 milioni di km. La piccola MOID con Giove fa sì che si possono verificare incontri estremamente ravvicinati con Giove tali da far subire alla cometa radicali cambiamenti di orbita, a seguito di uno di essi, probabilmente quello avvenuto tra la fine del 1903 e l'inizio del 1904, la cometa è stata immessa da Giove nell'orbita attuale, la MOID con la Terra invece permette al toro meteorico generato dalle polveri emessi dalla cometa di dare origine ad uno sciame meteorico visibile dalla superficie terrestre.
Parametri orbitali:
DATI dalla MPEC 2023-G14:Epoca 2023 Febbraio 25.0 TT = JDT 2460000.5
T 2021 giugno 16.94492 TT da Rudenko
q 1.0158684 UA (2000.0) P Q
n 0.18716580 Peri. 351.97139 -0.99134280 -0.13126701
a 3.0268092 UA Nodo 180.51343 +0.13108299 -0.98820182
e 0.6643765 Incl. 18.89675 +0.00752992 -0.07890586
P 5.27 anni
da 1835 osservazioni 2015 Dic 1 - 2021 Gen 5, residuo medio 0".4.
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( Diagramma orbitale - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.
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