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LE COMETE, gli astri spettacolari. by Andreotti Roberto - INSA.

12 maggio 2025

LA GROSSA COMETA di SARABAT del 1729. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 05/05/2025

LA GROSSA COMETA di SARABAT
C/1729 P1

La cometa del 1729 non è stata particolarmente brillante, nota anche come C/1729 P1 o Cometa Sarabat, è una cometa con presunta orbita parabolica, con una magnitudine assoluta (H) di -3 mag, la più brillante mai osservata per una cometa, è quindi considerata potenzialmente la più grossa cometa mai vista, per dimensioni.

Scoperta:
La cometa fu scoperta nella costellazione dell'Equuleus da padre Nicolas Sarabat, professore gesuita di matematica, a Nîmes la mattina presto del 1° agosto 1729. 
Al momento della scoperta la cometa passava all'incirca nel punto più vicino al nostro pianeta, avvicinandosi alla Terra fino a circa 3,1 UA (460.000.000  km) e aveva un'elongazione di 155 gradi dal Sole.

Osservazioni:
Osservando ad occhio nudo, Sarabat vide un oggetto simile a una debole stella nebulosa e all'inizio non era sicuro se fosse una cometa o parte della Via Lattea . 
Il chiaro di luna ha interferito con le osservazioni di Sarabat fino al 9 agosto, ma dopo aver recuperato l'oggetto e aver tentato di rilevarne il movimento senza l'ausilio di strumenti di misurazione, si è convinto di aver trovato una nuova cometa.

La notizia della scoperta è stata passata a Jacques Cassini a Parigi, che è stato in grado di confermare la posizione della cometa, anche se con estrema sorpresa per quanto poco si fosse spostata dalla prima osservazione quasi un mese prima. Il 26 agosto, la cometa aveva un diametro di 1,5' e una luminosità prossima a 3,5 magnitudini.
Il 31 agosto, Cassini scrisse che si vedeva difficilmente ad occhio nudo, ma nel telescopio si vedeva come una stella nebulosa con una chioma che la circondava, e poi fu osservata da Cassini e Maraldi anche il 2 e 3 settembre, osservazioni che ripresero passata la presenza della Luna, e ne determinarono le posizioni fino al 26 settembre. Dopo la Luna Piena, Cassini e Maraldi, ripresero ad osservarla dopo il 10 ottobre 1729, fino al 27 ottobre registrandone le posizioni, proseguendo poi a periodi alterni a novembre, dicembre e gennaio quando ormai si era molto indebolita.
Cassini poté continuare l'osservazione fino al 18 gennaio 1730 quando riuscì a rilevarne l'ultima posizione, mentre era di 8a magnitudine e si trovava a circa 5,14 UA dalla Terra, momento in cui la cometa si trovava nella costellazione della Vulpecula, poi vu vista l'ultima volta il 21,7 gennaio 1730 in modo incerto. Questo è stato un periodo straordinariamente lungo per l'osservazione di una cometa, sebbene non sia mai salita al di sopra della magnitudine apparente 3-4, all'incirca la luminosità della Galassia di Andromeda.
[Cometography: Ancient-1799 (Kronk) p.394-396] .

Le tre posizioni riportate sulla carta celeste ).

Dimensioni:
Essendo rimasta visibile, anche se debolmente ad occhio nudo, e fu osservata per quasi sei mesi in totale, questo suggerisce che la sua magnitudine assoluta o luminosità intrinseca era insolitamente alta, forse fino a -3,0. 
È quindi riteniamo molto probabile che la cometa del 1729 fosse un oggetto eccezionalmente grosso, con un nucleo cometario dell'ordine di oltre 100 km di diametro, o forse di più.

Orbita:
L'orbita della cometa, successivamente calcolata da John Russell Hind, che aveva superato il perielio il 16 giugno 1729, mostrava una inusuale distanza del perielio di circa 4,05 UA, che era appena all'interno dell'orbita di Giove.
Sono state utilizzate solo 3 osservazioni per determinare l'orbita di questa cometa, e vista l'incertezza ne possiamo dedurre solo un'orbita parabolica altamente inclinata di circa 77° rispetto all'eclittica, che risulta quindi prograda.
DATI :
Epoca2352731.148
(16 giugno 1729)
Arco di osservazione135 giorni
Numero di
osservazioni
3 ( molto poco determinato )
Distanza Perielio4.05054 UA
Eccentricità1.0 (presunto) 
Inclinazione77,095 °
Dimensioni≈100 km? 
Ultimo perielio16 giugno 1729 
Il passaggio al perielio del 16 giugno 1729 - JPL ).

(Il momento della scoperta quando si trovava nel punto più vicino alla Terra il 1 agosto 1729 - JPL).

Ultima osservazione, 18 gennaio 1730 - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


19 aprile 2025

LA COMETA di CAROLINE HERSCHEL, la seconda del 1786. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 19/04/2025

LA COMETA di CAROLINE HERSCHEL
LA SECONDA del 1786

La C/1786 P1 (Herschel) è la prima cometa in assoluto che risulta scoperta da una donna con certezza, fu osservata nella seconda metà del 1786, non fu visibile ad occhio nudo ma resta ugualmente una pietra miliare dell'astronomia.


Scoperta:
Normalmente, Caroline Lucretia Herschel (nel disegno sopra) trascorreva le notti con il cielo sereno accanto a suo fratello, William Herschel, annotando le sue osservazioni presso il loro osservatorio a Slough in Inghilterra, ma tra la fine di luglio e l'inizio di agosto del 1786, suo fratello si trovava in Germania e lei trascorreva il tempo a cercare comete nelle vicinanze del Sole. 


Il 1,91 agosto 1786 trovò un oggetto rotondo nella costellazione del Leone, e disse che sembrava una stella sfocata, ed era simile per colore e luminosità a M27 (nebulosa planetaria, magnitudine +8,1 - diametro 15').
Sospettava che fosse una cometa, ma il cielo si offuscò ed era impossibile rilevare qualsiasi movimento. 

Il 2,92 agosto 1786, osservò nuovamente l'oggetto e stabilì un movimento ben definito rispetto alla sera precedente, avendo conferma che si trattava proprio di una cometa.
Al momento della scoperta la cometa si trovava alla distanza di 1,16 UA dalla Terra e a 0,74 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 39°, mentre era già passata, inosservata, il 24 luglio 1786, quando passò nel punto più vicino al nostro pianeta, ad una distanza, pur sempre notevole, di 1,1411 UA.

Appunti delle osservazioni di Caroline Herschel ).

Osservazioni:
La voce della scoperta della cometa si diffuse lentamente. Il 5 agosto il reverendo Francis Wollaston (Chislehurst, Inghilterra) ha visto per la prima volta la cometa e ha detto che era simile nell'aspetto a M3 (ammasso globulare, magnitudine +6,4 - diametro 16').
Le osservazioni dirette di Messier iniziano soltanto il giorno 11 agosto, quando riscopre la cometa tra le cinque stelle della Chioma di Berenice che Flamsteed denomina con i numeri 30, 31, 34, 41, 43.
Il 19 di Agosto la cometa è in congiunzione stretta con M3, scoperta da Messier il 3 maggio 1764 nella costellazione dei Canes Venatici, sopra la quale l'astronomo ritiene che la coda della cometa si sia sovrapposta.
Parte delle osservazioni sono condotte al castello di Saron, luogo delle vacanze estive per Messier, dove gli vengono messi a disposizione altri strumenti di osservazione.
La cometa viene seguita sino al giorno 26,80 ottobre 1786, tra la Testa di Ercole e quella del Serpentario (Ofiuco), dove per affievolimento non si rende più visibile, mentre si trovava ad una distanza di 2,54 UA dalla Terra e a 2,20 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 59°.

Mappa disegnata da Charles Messier con il percorso della cometa ).

Parametri orbitali:
Un'orbita parabolica prograda è stata calcolata da Palmer usando 144 osservazioni nell'arco di 82 giorni, ne risulta una traiettoria inclinata di ben 50,8921° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 325,0517°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 197,4005° (2000.0).
Il perielio lo ha passato il 8,3797 luglio 1786, mentre si trovava ad una distanza di 0,410712 UA dal Sole, nei pressi dell'orbita di Mercurio con cui ha avuto un passaggio molto ravvicinato intorno alla metà di luglio.

Diagramma orbitale al momento della scoperta ).
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A cura di Andreotti Roberto.


12 aprile 2025

LA GRANDE COMETA del 1668. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 13/04/2025

LA GRANDE COMETA 
del 1668

La C/1668 E1 era una cometa che poteva essere vista ad occhio nudo nella primavera del 1668 . 
Per la sua straordinaria luminosità è annoverata tra le " Grandi Comete ", oltretutto, considerando le condizioni molto sfavorevoli della sua osservazione doveva essere un oggetto di dimensioni notevoli per essere una cometa così ben visibile (vedi grafici orbitali a fine paragrafo).


Osservazioni:
La cometa, non vista in pieno giorno, era passata solo di 1,5° dal sole il 29 febbraio
La cometa è stata avvistata per la prima volta la sera del 3 marzo al Capo di Buona Speranza in Sud Africa  Probabilmente all'orizzonte si vedeva solo la sua coda, non furono forniti dettagli, ma orbite successive indicavano che la cometa si trovava allora nella costellazione della Balena (Cetus).
Due giorni dopo ci fu una scoperta indipendente a Lisbona, anche lì la testa era sotto l'orizzonte a causa della grande vicinanza del sole, ma la coda si estendeva per quasi un quarto di cielo da ovest a est, quell'anonimo scrittore ha scritto : "Il suo corpo non è visto, perché rimane nascosto all'orizzonte Il suo seguito è di una lunghezza stupenda, esteso in apparenza su quasi la quarta parte del Cielo visibile, da Ovest a Est, la sua larghezza apparente è di una buona palma e il suo splendore molto grande, ma dura solo poche ore ".
Nello stesso giorno c'è stata anche un'osservazione a Goa in India, così come dal gesuita Valentin Estancel a São Salvador, in Brasile, che ha riportato una luminosità straordinaria (si poteva vedere il suo riflesso nel mare) e una lunghezza della coda di 23°, ha scritto pure che poteva osservare la piccola e scura testa con un telescopio .
La cometa ha raggiunto la sua declinazione più meridionale di -11,0° (apparente) il 6 marzo.
Estancel ha detto che la cometa era leggermente sbiadita dal 6 marzo "ed è diventata così sottile che l'occhio poteva facilmente vedere le stelle che erano dietro di essa", e l'8 ha detto che si potevano vedere ancora più stelle attraverso la coda della cometa.

DALL'ESTREMO ORIENTE:
Cina :
1) (cronaca Chao Zhan Fu Zhi) - '' Nella notte del ventesimo giorno del primo mese lunare del settimo anno del periodo di regno di Kang-Xi (2 marzo 1668), una cometa apparve a ovest. Era lunga alcuni zhang. Dopo diverse notti è scomparso ''.
[1 zhang = 10 chi (cubiti)].
2) (QSG) - '' Nel giorno di yi-hai nel secondo mese lunare del settimo anno del periodo di regno di Kang-Xi (18 marzo 1668), la sua coda ha spazzato via Tian-Yuan (Eridanus), Jiu-Zhou (parte orientale di Eridanus) e Jun-Jing (Lepus). Nel giorno di ding-hai (30 marzo) scomparve ''.

Corea (Cronaca di Hyonjong): '' Nel giorno di yi-chou nel primo mese del nono anno di Hyonjong (8 marzo 1668), un vapore bianco si levava dall'orizzonte occidentale. Nella notte del giorno di wu-chen (11 marzo), un vapore bianco fu visto a ovest. Ha seguito la seconda stella di Tian-Yuan (⁠π Eridani), indicando una stella in Jiu-Zhou-Zhu-Kou. Nel giorno di ren-shen (15 marzo), sconfinò nella regione di Mao (18a dimora lunare) e la quarta stella di Tian-Yuan (⁠ε Eridani). La sua coda ha raggiunto una stella nello Shen (ventunesimo palazzo lunare) ''.

Giappone (Diario di Soko Yamaga): '' la sera del 27° giorno del primo mese lunare dell'ottavo anno del periodo di regno di Kanbun (9 marzo 1668), un vapore bianco apparve da ovest a est ''.

Giovanni Domenico Cassini ha potuto vedere la cometa per la prima volta il 10 marzo a Bologna, e ha visto un "percorso di luce" che presumeva fosse una cometa, che si estendeva da Cetus attraverso Eridanus. La punta della coda si trovava vicino a 14 Eridani, mentre la testa era o nascosta da "nuvole orizzontali" o ancora sotto l'orizzonte. 
Entro la seconda ora della notte, Cassini disse che la cometa era "demersa nelle nebbie dell'orizzonte". L'orizzonte di Cassini era coperto a ovest quando la notte iniziò l'11, ma dopo la prima ora della notte vide "uno splendore nella Balena [Cetus], almeno per mezz'ora, che era molto simile allo splendore di Venere, allo stesso modo velato da nuvole sottili, e due giorni dopo ha riportato una coda lunga 32°.

Le osservazioni di Cassini da Bologna ).

Nel corso dei giorni successivi, la cometa si allontanò nuovamente dal sole e dalla terra e perse la sua luminosità. 
La cometa è entrata in Eridano il 17 marzo e le distanze crescenti dal Sole e dalla Terra hanno avuto un impatto sulla luminosità. I cinesi hanno visto la cometa il 18 e hanno detto che la coda era lunga oltre 40°. La cometa è stata vista debolmente da un osservatore a Goa il 21, il che ha segnato l'ultima volta che è stata ottenuta una posizione. Il chiaro di luna ha iniziato a causare problemi da allora in poi e la cometa è stata rilevata l'ultima volta il 30 marzo dai cinesi. 
Estancel riassunse le sue osservazioni dicendo: "... fu dapprima molto splendido, e si proiettò con la vividezza sul mare, che i suoi raggi si riverberassero sulla riva, dove si trovavano gli Osservatori. Ma questo splendore durò solo per tre giorni, dopo di che decadde considerevolmente. Ma quello che sembrava un po 'strano, era che avendo perso così tanto della sua luce"
La cometa ha raggiunto una magnitudine da 1 a 2 mag l'8 marzo .

Valutazioni scientifiche:
Apparentemente gli astronomi consideravano le posizioni disponibili troppo approssimative per calcoli orbitali affidabili, ma, infine, nel 1843 furono fatti dei tentativi. Thomas Henderson divenne la prima persona a tentare di calcolare un'orbita per questa cometa e documentò i suoi tentativi in ​​due documenti pubblicati su Astronomische Nachrichten durante l'aprile e il luglio 1843. Henderson lavorò con una mappa disegnata da un osservatore a Goa. 
La mappa conteneva 13 posizioni ottenute durante il periodo dal 9 al 21 marzo. Sebbene il suo primo articolo contenesse un'orbita piuttosto non sungrazer con una distanza del perielio di 0,25 UA e un'inclinazione di 27°, il documento terminava con un'altra orbita con una data del perielio del 1668 marzo 1.3, una distanza del perielio di 0,0048 UA e un'inclinazione di 144°, che era molto simile a quella prevista per una sungrazer. 
Henderson ha esplorato la questione nel suo articolo di luglio. Ha preso l'orbita della sungrazer C/1843 D1 e l'ha applicata alle osservazioni ottenute per la cometa del 1668. Ha detto che ha permesso un buon adattamento alle osservazioni. Ha suggerito: "Questo confronto e la grande somiglianza nell'aspetto delle comete sembrano rendere molto probabile che le comete siano le stesse. Tuttavia l'accordo entro i limiti tollerabili dei luoghi osservati e calcolati nel 1668 non è sufficiente da solo per stabilire l'identità; poiché è possibile che orbite molto diverse rappresentino le osservazioni approssimative fatte in quel periodo ". Quindi, Henderson era sulla strada giusta, ma invece di scoprire una famiglia di comete, era incline alla teoria che le due comete fossero la stessa cosa.

Quando Heinrich Kreutz scrisse le sue ricerche sul sistema delle comete nel 1843 I, 1880 I e 1882 II tra il 1888 e il 1901 , fu in grado di presentare le prove di una famiglia di comete radenti al sole.
Kreutz ebbe un vantaggio quando scrisse il suo articolo, un'altra cometa ben osservata vista nel 1882 aveva un'orbita simile a quella della cometa del 1843, ma si muoveva chiaramente in un'orbita con un periodo di diverse centinaia di anni. In aggiunta, c'erano altre due comete minori osservate nel 1880 e nel 1887 che si muovevano in orbite simili. 
Quindi, queste comete non avrebbero potuto essere la stessa cosa. Kreutz ha suggerito che una famiglia di comete fosse responsabile e ha tentato di cercare ulteriori candidati. 
Dopo aver esaminato la cometa del 1668, disse che un'orbita parabolica calcolata utilizzando le osservazioni ottenute durante il periodo dal 5 al 21 marzo indicava una data del perielio del 28,08 febbraio e una distanza del perielio di 0,067 UA. 
Ha detto che un'orbita radente al Sole si adattava alle osservazioni approssimative.

Immagine odierna di una cometa sun-grazer ).


Orbita:
Per la cometa, a causa del numero limitato di osservazioni, è stato possibile determinare solo un'orbita parabolica con precisione limitata, risulta che è inclinata di circa 144° rispetto all'eclittica. 
Rivoluziona quindi in senso opposto (retrogrado) rispetto ai pianeti attraverso la sua orbita. 
Nel punto dell'orbita più vicino al Sole ( perielio ), che la cometa passò il 28 febbraio 1668, si trovava a una distanza di circa 9,96 milioni di km dal sole (circa 14 raggi solari) ben all'interno dell'orbita di Mercurio . 
Epoca:  28 febbraio 1668 
JD 2.330.342,58)
Tipo di orbitaparabolica
Eccentricità orbitale1.0
Distanza del Perielio0,0666 UA
Inclinazione del piano dell'orbita144,4°
Data del Perielio28 febbraio 1668
Velocità orbitale 
nel perielio
163 km / s
Il 14 febbraio si era avvicinata a Venere a circa 38 milioni di km e il 4 marzo si è avvicinata alla Terra a circa 0,80 UA / 120 milioni di km.
È improbabile che la cometa ritorni nel sistema solare interno o se tornerà sarà tra molte decine o centinaia di migliaia di anni .

Come potete vedere la cometa arrivava da una direzione opposta al Sole, in questo grafico della sua orbita tra i pianeti interni, alla data del 28 febbraio 1668 - JPL ).

Grafico dell'orbita - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


08 marzo 2025

LA GRANDE COMETA del 1881 - TEBBUTT 2. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 08/03/2025

LA GRANDE COMETA 
del 1881
C/1881 K1 (TEBBUTT 2)

La C/1881 K1 (Grande Cometa - chiamata anche Cometa Tebbutt 2) è una cometa che poteva essere vista ad occhio nudo nel 1881 . Per la sua straordinaria luminosità, alcuni la annoverano tra le " Grandi Comete ".
La cometa ha raggiunto una luminosità di +1 mag.


Scoperta:
L'astronomo australiano John Tebbutt aveva già scoperto la Grande Cometa C/1861 J1. 
Quando, quasi esattamente 20 anni dopo, la sera del 22 maggio 1881, mentre scrutava abitualmente il cielo occidentale, con le stelle di cui aveva molta familiarità, trovò ad occhio nudo una macchia nebbiosa. Quando ha poi controllato con un telescopio, poteva già vedere un'ampia coda . 
Prese subito la posizione e il giorno successivo informò i maggiori osservatori e attraverso un articolo del Sydney Morning Herald il pubblico della sua scoperta:
Uscendo questa sera alle 6:15, come avevo fatto diverse volte di recente per scansionare il cielo alla ricerca di comete ad occhio nudo, ho rilevato quello che sembrava essere un oggetto nebuloso a sud-ovest a pochi gradi sopra il luogo in cui ho scoperto la grande cometa del 1861 ".

Osservazioni:
Al momento della sua scoperta, la cometa si stava avvicinando maggiormente al Sole e alla Terra . 
Si muoveva costantemente in direzione nord attraverso il cielo australe , ma inizialmente era visibile solo dall'emisfero sud fino alla fine di maggio 1881 . 

( C. Russell / Sydney Observatory ).

Il 26 maggio: " È un oggetto abbastanza evidente ad occhio nudo e può essere visto molto bene con un binocolo. Il nucleo è condensato luminoso, e quasi stellare; la coda può essere tracciata completamente a 12 gradi ". 

Il 28 maggio, Benjamin Apthorp Gould ha osservato una forma asimmetrica del nucleo della cometa in Argentina . Il giorno seguente la cometa è stata osservata da bordo di una nave nell'Atlantico meridionale con una lunghezza della coda di 6° e il 30 maggio gli astronomi cinesi hanno segnalato una "stella di ginestra" (Hui-Hsing) nel nord-est. 
Il 31 maggio, gli osservatori in Sud Africa hanno descritto una luminosità di +2 mag e una lunghezza della coda di oltre 12°. 
Il 2 giugno: " Molto distinguibile a occhio nudo e con un telescopio di piccola potenza ho potuto tracciare la coda per circa 7 gradi ". 
(AOPwys / Sydney)
Anche nella prima settimana di giugno vi sono state ancora numerose osservazioni, tra le altre da Henry Chamberlain Russell al Sydney Observatory , che ha registrato i cambiamenti nella chioma della cometa nei suoi disegni dettagliati. 
Anche John Tebbutt la osservò fino al 13 giugno, prima che la cometa, vista prospetticamente dalla Terra, si avvicinasse sempre più al Sole diminuendo la sua elongazione e non potesse più essere osservata: " Un oggetto molto cospicuo e una parte della coda era visibile al crepuscolo ".
Il 19 giugno la cometa ha superato il sole a una distanza angolare di soli 7°, il che significa che ha quasi attraversato l'eclittica tra il Sole e la Terra . 
Poco dopo divenne un oggetto facilmente osservabile anche per gli osservatori dell'emisfero settentrionale . 
Carl Friedrich Wilhelm Peters lo osservò a Kiel la sera del 22 giugno con una luminosità di +1 mag, e scrisse: " Dopo che la sera e la notte del 21 giugno erano state molto nuvolose qui, ho visto per la prima volta la cometa il 22 in un'aria abbastanza limpida nel luminoso crepuscolo. Aveva la luminosità di una stella di prima magnitudine e un coda ".
Nei giorni seguenti ci furono numerose altre osservazioni, tra le altre. di Friedrich August Theodor Winnecke a Strasburgo , Alphonse Louis Nicolas Borrelly a Marsiglia , e altri in Inghilterra, Germania, Scozia e Ungheria.
Il 22 giugno (WFDenning / Bristol): 
Il nucleo era situato su una linea tra α e β Aurigae e la coda, ascendente e leggermente ricurva verso sinistra, era stimata essere lunga quasi 10°. Rispetto alla Chioma il nucleo era decisamente più grande e cospicuo, sebbene non del stessa luminosità intrinseca ".

24 giugno 1881 - Antonio Abetti / Padova ).

Il 25 giugno (WFDenning / Bristol): 
Cometa  vista splendidamente, il nucleo era ora posto leggermente al di sotto e a destra di δ Aurigae e un po' più debole rispetto al 23 giugno. La coda tuttavia, potrebbe essere tracciata su circa 15 gradi estendendosi da vicino δ Aurigae a L Camelopardi ''.
Il 25 giugno (Antonio Abetti / Padova):
'' La cometa fu osservabile ad un altezza di dieci gradi circa sull'orizzonte, ma ivi il cielo era coperto di vapori, e di nubi, ed inoltre lampeggiava tutta la notte, così che la cometa potè vedersi molto chiaramente, soltanto verso l'alba, Fu adoperato con ingrandimento di circa 100 volte. La stella (Argelander Oeltzen 6166) si trovava sul margine orientale della coda, e può servire ad indicare la direzione di essa per quel tratto compreso tra la stella ed il nucleo. Ad occhio nudo la coda non era lunga meno di 10°, ed era arcuata leggermente verso il polo. Il nucleo alle ore 10 di t.m. era rotondo, tranquillo ed ampio un minuto d'arco, alle ore 14 si era allungato in direzione opposta alla coda, si mostrava molto inquieto e di una grandezza doppia circa. Il suo splendore si crede sia stato come quello di Giove. ma di una luce rossigna chiara molto distinta da quella bianca della coda che si sfumava per tutto il campo del cannocchiale ''.

27 giugno 1881 - WFDenning / Bristol ).

Il 28 giugno (Antonio Abetti / Padova):
'' In causa del nuvolo la cometa potè essere riosservata soltanto ieri notte all'alba (27 giugno) così che lo splendore della coda si confondeva con il chiaro dell'aurora ''.

Aurel Krause riferì nel suo diario il 3 luglio 1881, in un viaggio nel Pacifico settentrionale verso il Mare di Bering , della cometa: "la coda puntata quasi esattamente verso la Stella Polare". 


Raggi di diversa luminosità provenienti dal nucleo della cometa sono stati descritti più volte; nel coma sono stati osservati anche un guscio interno ed uno esterno. 
La coda ha raggiunto lunghezze di oltre 20° il 25 giugno, dopodiché la lunghezza osservata della coda è diminuita nuovamente, era ancora di 14° il 27 giugno.
La cometa si è allontanata nuovamente dal Sole e dalla Terra all'inizio di luglio, ma è stata comunque facilmente seguita ad occhio nudo per tutto il mese. 

Nella prima settimana di luglio la luminosità era ancora di +2 mag. Il 16 luglio la cometa ha superato la stella polare (Alfa Ursae Minoris) a una distanza di poco inferiore ai 9° . 
La cometa attirò un'ampia attenzione dopo essere diventata visibile nell'emisfero settentrionale e averla osservata come oggetto circumpolare per tutta la notte da luglio a settembre 1881 .
Alla fine di agosto la coda era scomparsa, ma a metà settembre la cometa poteva ancora essere vista ad occhio nudo per tutta la notte. Alla fine di ottobre la luminosità era scesa a +9 mag. 
L'ultima osservazione della cometa risale al 15 febbraio 1882, quando era appena visibile al telescopio.

Percorso nel cielo dal 26 giugno al 19 luglio 1881 ).

Effemeridi:
Effemeridi dal 4 al 30 giugno 1881:
Data (0h UT)RADECDRm1
1881-06-0405h09m-25°53'0,510,78+3.8
1881-06-0605h11m-22°57'0,470,76+3.6
1881-06-0805h12m-19°20'0.430,75+3.4
1881-06-1005h14m-14°49'0,390,75+3.1
1881-06-1205h16m-09°12'0,350,74+2.9
1881-06-1405h19m-02°19'0,330,74+2.7
1881-06-1605h22m+05°56'0.300.73+2.6
1881-06-1805h26m+ 15°24'0.290.73+2,5
1881-06-2005h30m+ 25°37'0.280.73+2.4
1881-06-2205h36m+35°49'0.290,74+2,5
1881-06-2405h43m+45°16'0.300,74+2.6
1881-06-2605h52m+53°28'0,320,76+2.8
1881-06-2806h03m+60° 18'0,350,77+3.0
1881-06-3006h17m+65°49'0,390.79+3.2





APPROFONDIMENTO (PDF-English): 
Annales de l'Observatoire royal de Belgique:

Risultati scientifici:
Fu solo verso la fine degli anni 1870 che furono disponibili lastre fotografiche in gelatina secca più sensibili con bromuro d'argento come supporto di registrazione e la brillante cometa del 1881 arrivò proprio al momento giusto per dare a tre astronomi l'opportunità di scattare foto di successo.
Sia l'inglese Andrew Ainslie Common che l'americano Henry Draper ci provarono il 24 giugno 1881 . Le fotografie mostravano la testa della cometa e parti della coda. Il 1 luglio, anche il francese Jules Janssen è riuscito a scattare una foto, ma è stata conservata solo una copia post-elaborata.


La cometa del 1881 non è stata la prima cometa il cui spettro è stato osservato, ma la sua luminosità ha permesso a molti ricercatori di fare un importante passo avanti nella ricerca spettroscopica sulle comete. Russell è riuscito ad osservare lo spettro della cometa già il 6 giugno, quando era ancora nel cielo australe. Il 24 giugno, da Sir William Huggins e poco dopo da Henry Draper, furono ottenuti per la prima volta su lastre fotografiche spettrogrammi del coma e della coda. 
Negli spettri dell'intera coda si potrebbero determinare un continuum (luce solare diffusa) e bande discrete di "idrocarburi" sovrapposte, che hanno origine dai gas cometari.


Parametri orbitali:
I primi dati orbitali per un'orbita parabolica furono determinati da Benjamin Apthorp Gould alla fine di maggio 1881 , ed anche Tebbutt calcolò elementi orbitali per la cometa che scoprì che erano molto simili a quelli della Grande Cometa del 1807 , e si sospettava una connessione tra queste due comete. Tuttavia, è stato successivamente dimostrato che le due comete sono corpi celesti completamente diversi, ma che probabilmente formano un gruppo di comete con altri ancora .



Attualmente, un'orbita ellittica relativamente precisa fu determinata per la cometa da 98 osservazioni in un periodo di 149 giorni , e risulta che è inclinata di circa 63,43° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 354,235°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 63,427°. 
Nel punto dell'orbita più vicino al Sole ( perielio ), attraversato dalla cometa il 16 giugno 1881, si trovava a circa 0.7345 UA ovvero 110 milioni di km dal Sole nell'area dell'orbita di Venere . 
Il giorno prima, il 15 giugno, aveva già raggiunto il massimo avvicinamento a Venere a 47,6 milioni di km, mentre il 20 giugno aveva superato la Terra a soli 42,3 milioni di km (0,28 UA ). 
Questa stretta vicinanza alla terra era anche la ragione della sua luminosità osservata.

Diagramma orbitale e posizione dei pianeti al momento della scoperta - JPL ).

Evoluzioni orbitali:
La cometa si muove in un'orbita ellittica estremamente allungata attorno al sole. Secondo gli elementi orbitali, che sono afflitti da una certa incertezza, la sua orbita prima del suo passaggio nel sistema solare interno nel 1881 aveva un'eccentricità di circa 0,996068 e un semiasse maggiore di circa 186,86 UA, per cui il suo periodo orbitale era circa 2554,32 anni. Il suo ultimo passaggio attraverso il perielio avvenne quindi intorno all'anno -673 (incertezza ± 40 a). 
Tuttavia, a causa dell'attrazione gravitazionale dei pianeti, attualmente la sua eccentricità orbitale è stata ridotta a circa 0,9955 e il suo semiasse maggiore a circa 165 UA, così che il suo periodo orbitale è stato accorciato a circa 2110 anni. Quando intorno all'anno 2930 raggiungerà il punto più lontano dal Sole (Afelio) della sua orbita, sarà a circa 49 miliardi di km dal Sole, oltre 328 volte la Terra e quasi 11 volte Nettuno . 
La sua velocità orbitale nell'afelio è di soli 0,11 km/s. 
Il prossimo perielio della cometa avverrà probabilmente intorno all'anno 3990 (incertezza ± 30 a).

Pioggia di meteore su Venere:
L'orbita della cometa si avvicina all'orbita di Venere entro circa 1,3 milioni di km. 
Le particelle di polvere della cometa che si muovono lungo la sua orbita potrebbero quindi causare regolarmente sciami di meteore su Venere, ogni volta che passa attraverso un certo punto della sua orbita circa ogni 225 giorni. Le meteore penetrano quindi nell'atmosfera del pianeta in maniera circumpolare al polo sud del pianeta.
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A cura di Andreotti Roberto.


25 gennaio 2025

LA GRANDE COMETA DIURNA del 1910. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 25/01/2025

LA GRANDE COMETA DIURNA
del 1910 
(C/1910 A1)

La C/1910 A1 (Grande cometa diurna) era una cometa che poteva essere vista ad occhio nudo durante il giorno del 1910 . Per la sua straordinaria luminosità è annoverata tra le "Grandi Comete".
Al suo massimo splendore, ha superato anche il pianeta Venere ed è stata forse la cometa più brillante del XX° secolo.


Scoperta:
Era già visibile ad occhio nudo quando fu notata per la prima volta, e quindi sono molte le persone che hanno "scoperto" la cometa in modo indipendente.
I primi che hanno visto questa cometa erano tre lavoratori in una miniera di diamanti nel Transvaal all'alba del 12 gennaio 1910, quando aveva già una luminosità di -1.

Osservazioni:
La prima persona a studiare adeguatamente la cometa è stata l' astronomo scozzese Robert Innes al Transvaal Observatory di Johannesburg il 17 gennaio, dopo essere stato allertato due giorni prima dall'editore di un quotidiano di Johannesburg.
La cometa ha raggiunto il perielio il 17 gennaio ed era in quel momento visibile alla luce del giorno ad occhio nudo, con una magnitudine di –5. Dopo il perielio, diminuì di luminosità ma divenne uno spettacolo impressionante dall'emisfero settentrionale al crepuscolo serale, con la sua coda notevolmente ricurva che raggiungeva i 50 gradi all'inizio di febbraio.

Schizzo della Grande Cometa di Gennaio del 1910 di E.M. Antoniadi vista dalla terrazza dell'Osservatorio Juvisy il 21 gennaio 1910 ).

A mezzogiorno del 17 gennaio, Innes poté osservare la cometa nel cielo luminoso del giorno ad occhio nudo 4,5° vicino al sole , all'epoca aveva una luminosità di −4 mag. Lo descrisse come un oggetto bianco come la neve lungo circa 1° e più luminoso di Venere nel suo massimo splendore. 
Il giorno seguente ci sono state ulteriori osservazioni diurne della cometa a Vienna , Algeri e Roma , e il 19 gennaio gli astronomi dell'osservatorio di Santiago del Cile hanno osservato la cometa per sette ore dalla mattina alla sera quando era a circa 8° dal Sole. Anche a Milano la cometa è stata osservata durante il giorno.

( fotografia di Percival Lowell ).

Dopo che la cometa ha passato il Sole il 17 gennaio, si è spostata verso nord nel cielo, rendendola chiaramente visibile agli osservatori nell'emisfero settentrionale. È stato ampiamente osservato dal pubblico in Europa e Nord America. Molti osservatori che in seguito ricordarono di aver visto la cometa di Halley stavano effettivamente descrivendo la cometa di gennaio. 

Il 22 gennaio, la cometa è apparsa a un osservatore in Svezia con una coda curva di 25° di longitudine e 5° di latitudine al crepuscolo, e una lunghezza della coda da 30 a 50° è stata stimata entro la fine del mese.
La cometa svanì gradualmente man mano che si allontanava dal Sole e dalla Terra, +6 mag è stata raggiunta il 12 febbraio, +8 mag all'inizio di marzo e +11 mag all'inizio di aprile. 
L'ultima osservazione è stata il 9 luglio, quando probabilmente aveva raggiunto all'incirca +14 mag.


Valutazioni scientifiche:
La cometa di gennaio del 1910 era estremamente polverosa. Gli spettrogrammi hanno mostrato uno spettro continuo attraverso la luce solare diffusa non solo intorno al nucleo , ma anche in fondo alla coda. Nessuna delle righe di emissione altrimenti usuali potrebbe essere determinata. Tuttavia, sulla cometa sono state probabilmente osservate per la prima volta forti righe di emissione di sodio . 
Questo fenomeno di una coda di sodio neutro potrebbe essere analizzato solo molto più tardi sulla cometa C/1995 O1 (Hale-Bopp). La presenza di sodio insieme alla forte luce solare diffusa spiega anche la descrizione del colore della cometa come giallo o addirittura rosso, come riportato da diversi osservatori.

L'alto contenuto di polvere della coda della cometa ha portato anche a strisce nella coda, che aveva la forma di un corno ricurvo. Il 27 gennaio, accanto alla coda curva, si poteva vedere una coda più corta e dritta, ma probabilmente era anche quella una coda di polvere. Una coda di plasma non si è sviluppata fino a quando le righe di emissione di sodio non sono scomparse, e dopo il 26 gennaio è stato possibile vedere nello spettro anche le solite bande cometarie. All'inizio di febbraio c'era anche una piccola contro-coda su una fotografia.

Curiosità:
Non tutti quelli che l'hanno osservata, hanno poi accettato con calma l’apparizione improvvisa della cometa, difatti sulla costa del Portogallo, la gente si radunava al tramonto per assistere alla sua apparizione dal crepuscolo sbiadito, ma non tutti per ammirazione, molti si facevano il segno della croce anche per paura.
Un articolo di giornale del 27 gennaio attribuiva alla cometa la responsabilità di un rigido inverno in alcune parti d’Europa in quel periodo e prevedeva conseguenze più terribili nel prossimo futuro.
Secondo un articolo del New York Times, l'apparizione della cometa ha suscitato estrema paura tra i russi delle zone rurali, che l'hanno vista come un segno di una grande guerra in Estremo Oriente o della fine del mondo. Anche le popolazioni del Nord Africa e dell’India erano considerate vulnerabili a paure simili.


Orbita:
Nel 1982 Manoel Soares de Mello e Simas è stato il primo in grado di determinare un'orbita ellittica estremamente allungata che risulta inclinata di circa 139° rispetto all'eclittica, da circa 400 dati di osservazione su un periodo di 180 giorni . 

La cometa corre quindi nella direzione opposta ai pianeti (retrograda). 
Nel punto dell'orbita più vicino al Sole ( perielio ), che la cometa ha superato il 17 gennaio 1910, si trovava a una distanza di 19,3 milioni di km dal Sole, ben all'interno dell'orbita di Mercurio . 
Il giorno successivo, il 18 gennaio, ha raggiunto a 0,86 UA / 128,4 milioni di km l'approccio più vicino alla Terra. Un altro giorno dopo, il 19 gennaio, ha prima superato Venere a una distanza di 86,5 milioni di km e poi ha superato Mercurio a una distanza di 22,5 milioni di km.

L'apparizione della cometa nel 1910 fu forse la prima visita di questa "nuova cometa" dalla Nube di Oort al sistema solare interno. Gli elementi orbitali precedenti a questo passaggio risultavano molto incerti, dato che erano afflitti da una certa incertezza, poi la forza di attrazione dei pianeti ha modificato la sua eccentricità orbitale a circa 0,9999959 e il suo semiasse maggiore a circa 31577 UA, così che il suo periodo orbitale ci indica che forse tornerà tra più di 5,6 milioni di anni.

Diagramma dell'orbita al 17 gennaio 1910 - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


08 gennaio 2025

LA COMETA ''TROTTOLA'' TRITTON (157P). by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 08/01/2025

157P/TRITTON

La cometa Tritton, formalmente 157P/Tritton, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, e presenta due tipi di particolarità:
1) - Una MOID relativamente piccola, circa 20 milioni di km con il pianeta Giove ed una ancor più piccola con il pianeta Marte, circa 5 milioni di km, con quest'ultimo pianeta la cometa avrà incontri ravvicinati il 13 gennaio 2102 ed il 9 dicembre 2115.
2) - Aumenti improvvisi, anche notevoli, di luminosità attorno al perielio come quelli avvenuti attorno al 15 febbraio 1978 e a fine settembre - inizio ottobre 2003 quando raggiunse la magnitudine apparente di +12,4. Si ipotizzò che questi aumenti improvvisi di luminosità fossero il segno di una futura frammentazione della cometa, come poi è stato osservato dal 2022 al 2024.

Foto di Giovanni Sostero (Osservatorio Remanzacco, Italia). Questa immagine è stata ottenuta il 16 ottobre 2003 UT con il riflettore newtoniano da 0,45 mf/4,5 e una camera CCD. Sono state combinate venti esposizioni di 30 secondi non filtrate ).

Scoperta:
L'astronomo Keith Peter Tritton (UK Schmidt Telescope Unit, Coonabarabran) ha scoperto questa cometa durante un'esposizione profonda IIIa-J effettuata con il telescopio Schmidt da 122 cm l'11,66 febbraio 1978, e la magnitudine totale è stata stimata in +20, ed un'immagine aggiuntiva è stata ottenuta il 13,67 febbraio, e Tritton ha detto che la cometa mostrava un nucleo sfocato e una coda. 
La conferma è arrivata da C.Y. Shao (stazione Agassiz dell'Osservatorio di Harvard) il 15,28 febbraio, ed ha detto che la cometa era "molto ben condensata" con una magnitudine totale di circa +19. 
Una coda si estendeva da 10 a 15 secondi d'arco. 
Tritton ha ottenuto un'altra immagine il 15,69 febbraio 1978.

Storia osservativa:
La prima orbita è stata calcolata da M.P. Candy utilizzando le posizioni ottenute da Tritton l'11, 13 e 15 febbraio 1978, era un'orbita ellittica con una data del perielio del 30,07 ottobre 1977 e un periodo orbitale di 7,30 anni. Brian G. Marsden ha rivisto l'orbita utilizzando cinque posizioni che coprono il periodo dall'11 febbraio al 13 marzo, e ha fornito un'orbita ellittica con una data del perielio del 28,51 ottobre 1977 e un periodo orbitale di 6,33 anni.
Successivamente alle prime osservazioni, il chiaro di luna ha reso impossibili le osservazioni durante l'ultima metà di febbraio e durante i primi giorni di marzo, tuttavia, la cometa è stata osservata di nuovo da J.H. Bulger (stazione Agassiz dell'Osservatorio di Harvard) il 27 marzo, che ha dato la magnitudine nucleare come +20. Le ultime tre osservazioni della cometa sono state ottenute da Shao l'11,28, il 13,20 e il 14,21 marzo 1978, e sulla circolare IAU n. 3194, emessa il 15 marzo 1978, Marsden scrisse: "È possibile che la cometa abbia subito uno scoppio intorno al periodo dell'osservazione di Harvard il 15 febbraio ..." Nessuna osservazione è stata ottenuta in seguito.
Il B.A.A. Handbook per il 1984 pubblicò una previsione di Syuichi Nakano per l'imminente apparizione del 1984. Nakano aveva preso sette posizioni ottenute durante il periodo dall'11 febbraio al 14 marzo 1978 e ha applicato perturbazioni da tutti e nove i pianeti. Il risultato è stato una data del perielio del 3,12 marzo 1984 e un periodo di 6,36 anni, ma la cometa non è stata recuperata. Successivamente, Daniel W.E. Green ha pubblicato le previsioni nel Comet Handbook pubblicato dall'International Comet Quarterly, dove ha previsto le date per il perielio il 8,57 luglio 1990 e il 5,02 novembre 1996. Nel 1994, Patrick Rocher fornì anche una previsione per l'apparizione del 1996, fornendo la data del perielio per il 4,11 novembre 1996 e il periodo orbitale come 6,34 anni, ma anche in questo caso, la cometa non è stata recuperata.
Quindi questa cometa è stata persa alle apparizioni previste del 1984, 1990 e 1996, e quando il nuovo sistema di designazione delle comete è stato introdotto dall'Unione Astronomica Internazionale nell'agosto del 1994, questa cometa non ha ricevuto una designazione "P/", ma ricevette una designazione "D/", che significava "che sarebbe sconsiderato o impossibile prendere seriamente in considerazione una previsione per un futuro ritorno ...
Tuttavia, si fecero le previsioni anche per l'apparizione prevista nel 2003.
Utilizzando la stessa manciata di osservazioni fatte durante il periodo di 32 giorni nel 1978, Syuichi Nakano ha previsto una data del perielio del 4 marzo 2003 su Nakano Note NK 412R (5 maggio 1999). Sebbene Seiichi Yoshida abbia emesso avvisi mensili agli osservatori di comete durante i primi 7 mesi dell'anno, nessuna notizia di questa cometa è giunta fino a ottobre, fino a che C.W. Juels (Fountain Hills, Arizona, USA) ha rilevato un oggetto in rapido movimento su immagini CCD ottenute con un rifrattore da 0,12 m il 6,44 ottobre 2003, il suo collega, P. Holvorcem (Campinas, Brasile) ha aggiunto tre delle immagini non filtrate e ha notato una chioma lunga 2 minuti d'arco e una coda debole che si estende per 1,5 minuti d'arco verso P.A. 257° circa. 
Nelle successive 24 ore la natura cometaria fu confermata da numerosi altri individui, che misurarono anche posizioni precise, Maik Meyer (Germania) ha calcolato un'orbita approssimativa sulla base delle posizioni ottenute il 6 e 7 ottobre, dalla quale S. Hoenig (Germania) ha notato una somiglianza con la cometa perduta Tritton, quindi Brian G. Marsden (Smithsonian Astrophysical Observatory) è stato avvisato del possibile collegamento e più tardi il 7 ottobre i suoi calcoli hanno confermato che questa cometa era identica alla cometa Tritton del 1978. 
Come si è scoperto, la data effettiva del perielio per questo ritorno era il 24,31 settembre 2003, quindi la previsione era in anticipo di oltre sei mesi.
Al passaggio successivo intorno al perielio del 20 febbraio 2010, la cometa è stata recuperata, e le osservazioni hanno fatto registrare una luminosità massima di circa +15 mag.
Poi fu recuperata nell'autunno del 2015, circa 9 mesi prima del passaggio al perielio del 10 giugno 2016, ma l'evento particolarmente interessante di questo ritorno avvenne tra la primavera e l'estate dell'anno successivo, quando fu registrato uno sfogo con un forte aumento della luminosità della cometa di circa 6 magnitudini, ed al massimo si sono registrati valori di luminosità di circa +15 mag.
Durante il passaggio al perielio del 9 settembre 2022 le prime osservazioni dell'estate 2021 hanno registrato magnitudini tra +21,5 e +19,8. Questo ritorno avviene dopo che la cometa ha avuto un passaggio ravvicinato con Giove il 10 febbraio 2020 a 0,2641 UA, che ha fatto aumentare la distanza del perielio da 1,36 a 1,57 UA rendendola quindi più debole.

In seguito è stata osservata una frammentazione, come si nota in questa immagine di Michael Jeager del 18 settembre 2022 ).

Immagine del 7 ottobre 2022 ).

Jane Luu & David Jewitt hanno osservato la cometa divisa, tra ottobre e novembre 2022 e gennaio 2024 con il Nordic Optical Telescope (NOT). Le loro osservazioni mostrano che la divisione è continuata durante l'intera campagna di osservazione. La frammentazione è stata associata a esplosioni, coerenti con l'azione delle coppie di degassamento che hanno fatto girare il nucleo e i suoi frammenti fino al punto di creare una instabilità rotazionale. Gli eventi di frammentazione-esplosioni possono portare a un processo incontrollato in cui la crescente velocità di rotazione, guidata dalle coppie di degassamento, determina una ripetuta perdita di massa, fino a quando il corpo in sublimazione non si disintegra completamente.
Il frammento A è stato visto solo una notte a circa 33400 km davanti al corpo principale ed era molto piccolo e forse era un grumo di frammenti poi dissoltisi, il frammento B in realtà era anch'esso un gruppo ristretto di frammenti più piccoli, ripreso qui sotto mente si allontanava tra i 23600 km del 7 ottobre e i 27200 km del 16 novembre 2022 per poi svanire già dal 25 novembre, mentre il frammento C è stato visto staccarsi dal corpo principale intorno al 1 novembre ed era a circa 1900 km il 16 novembre, inoltre era sempre presente nelle immagini del 25 novembre 2022.
Il nucleo rimasto si stima abbia un diametro al massimo di 2,2 km, con una densità di circa 0,6 kg/dm3, e vista la velocità di allontanamento dei frammenti, comparabile alla velocità di fuga, si ritiene che il corpo abbia subito una instabilità rotazionale.


Passaggi futuri:
Se dovesse sopravvivere alla frammentazione, i successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia, che non tiene conto dei forti effetti non-gravitazionali:
18 maggio 2029 - 3 febbraio 2036 - ecc.

Parametri orbitali:
Dati per il passaggio del 2022, tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3974 :

T(per)= 2022 Settembre 9.81585 TT Epoca = 2022 Settembre 18.0 TT Peri. = 155.05792 e = 0.5565542 Nodo = 287.54960 (2000.0) a = 3.5445477 UA Incl. = 12.42115 n'= 0.14769399 q = 1.5718149 UA P = 6.673 anni


Diagramma orbitale - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.